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18 gennaio 2015

FOTOGRAFIA: I quattro vincitori della sesta edizione del Concorso Internazionale Federculture per Giovani Artisti, Centro-Periferia:


CENTRO-PERIFERIA VI edizione - I VINCITORI
In mostra al Corner D del MAXXI dal 15 gennaio 2015 le opere dei quattro vincitori della sesta edizione del Concorso Internazionale Federculture per Giovani Artisti, Centro-Periferia:
Yael Duval, Riccardo Giacconi, Ovidiu Leuce, Ekaterina Maximova

Riccardo Giacconi


CENTRO-PERIFERIA
Concorso Internazionale Federculture per Giovani Artisti
MOSTRA DEI VINCITORI DELLA VI EDIZIONE
Dal 15 al 22 gennaio 2015
Corner D - MAXXI
Aperto tutti i giorni dalle 11 alle 19
Opening: giovedì 15 gennaio 2015 ore 18.30-21.30

Ekaterina Maximova


Yael Duval (Repubblica Dominicana), Riccardo Giacconi (Italia), Ovidiu Leuce (Romania), e Ekaterina Maximova (Russia), sono i quattro vincitori della sesta edizione di Centro-Periferia, il concorso internazionale per giovani artisti promosso da Federculture, che ha l’obiettivo di scoprire e promuovere nuovi talenti dell’arte contemporanea.

Riccardo Giacconi


Oltre 500 giovani artisti da tutto il mondo hanno inviato le loro opere. 28 sono stati selezionati come finalisti e, tra questi, solo 4 sono stati selezionati come vincitori dal Comitato Scientifico e dalla Giuria Popolare, aggiudicandosi la possibilità di esporre in mostre personali.

Yael Duval


Il Comitato Scientifico - Maria Grazia Bellisario, Zhang Hongbin, Matteo Lafranconi, Anna Mattirolo, Ivan Novelli, Michelangelo Pistoletto, Ludovico Pratesi, Luigi Ratclif, Oliviero Toscani, Maurizio Vanni, Marcello Smarrelli, Andrea Viliani, Emma Zanella - ha scelto:
  • L’altra faccia della spirale, il video dell’artista italiano Riccardo Giacconi, promosso dalla Fondazione Ermanno Casoli;
  • Cloister on the lake Kenozero in Archengelsk Region, l’opera fotografica dell’artista russa Ekaterina Maximova, promossa da Creativirus e dal Consolato Onorario della Federazione Russa nelle Marche.
La Giuria Popolare, composta dal pubblico accorso a visitare la mostra dei 28 finalisti che si è svolta tra maggio e giugno 2014 presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano , ha invece scelto:
  • Señora ensacada (Bagged lady), la fotografia digitale realizzata dall’artista dominicana Yael Duval, promossa dal Museo de Arte Moderno di Santo Domingo;
  • Postcards, la serie di opere su carta realizzate dall’artista rumeno Ovidiu Leuce, promosso da Roma Capitale.
A testimonianza del raggiungimento dell’obiettivo principale del concorso, ossia la scoperta e la promozione dei giovani talenti, segnaliamo i successi ottenuti da alcuni artisti della scorsa edizione di Centro-Periferia: il duo artistico formato da Lazlo Passi Norberto e Tania Brassesco ha preso parte alla mostra statunitense “In Tandem” curata da John T. Spike per il Muscarelle Museum of Art di Williamsburgh, dove le opere sono entrate a far parte della collezione permanente ed esposte al fianco di artisti come Cindy Sherman e David Hockney. Ha partecipato anche alla mostra “Under influences” curata da Antoine Perpère per la Maison Rouge di Parigi, assieme ad artisti del calibro di Jean-Michel Basquiat, Yayoi Kusama e Damien Hirst.
Dopo la mostra di Roma, Rori Palazzo ha vinto il concorso indetto da BNL per il suo centenario e ha partecipato alla mostra “The sea is on my land”, al MAXXI, curata da Francesco Bonami e Emanuela Mazzonis. Un’esperienza di successo anche quella di Andrey Abramov che, dopo aver vinto la V edizione di Centro-Periferia, ha conquistato una personale all’interno della Moscow Photobiennale 2014.

GLI ARTISTI E LE OPERE

16 gennaio 2015

Manuela Bedeschi, 30 gennaio-28 febbraio, PIOMONTI arte contemporanea, Roma

MANUELA BEDESCHI
OPENING 30 GENNAIO ore 18
30 GENNAIO – 20 FEBBRAIO 2015

      Manuela Bedeschi
Casarancio, 2014
neon e  plexiglass
cm 25.5x50x35


La galleria PIOMONTI ARTE CONTEMPORANEA apre l’Anno Internazionale della Luce, proclamato dall’UNESCO, con la mostra L2U0C1E5 di Manuela Bedeschi.

       Manuela Bedeschi
Cubo colorato, 2014
neon e  plexiglass
cm30x30x30


L’artista veronese, in linea con la sua ricerca incentrata sulla relazione tra l’inconscio e la formalizzazione visiva della luce – espressa attraverso l’uso di led e neon –, propone opere realizzate appositamente per lo spazio romano.
La luce nelle istallazioni e opere parietali - idealmente legate al minimalismo americano - appare come sintesi di una stratificazione identitaria fatta di memorie intime e collettive, ricordi familiari e suggestioni culturali.

  Manuela Bedeschi
Rettangolo arancioverde, 2008
tubi al neon
cm200x235

La luce è utilizzata in modo da cadenzare il ritmo alternante tra opera e ambiente e renderlo parte integrante del lavoro, in un rapporto di continuità spazio temporale.
Francesca Valente, nel presentare il lavoro di Manuela Bedeschi, afferma: “Si realizza così un percorso di efficace sintesi emotiva in cui confluiscono a un tempo evocazioni bibliche (Genesi 1,3) e storiche (Dan Flavin, James Turrell, Mario Merz), per approdare a una identità personale stratificata, composita, simultaneamente laica e religiosa […]”.
Simonetta Lux illuminerà con la sua luce critica i lavori in mostra, sottolineando come Manuela Bedeschi “gentilmente entra nella grande trama di luce dell’arte”.

MANUELA BEDESCHI
L2U0C1E5
a cura di Francesca Valente
con un testo di Simonetta Lux
Dal 30 gennaio – 28 febbraio 2015
Inaugurazione: 30 gennaio ore 18
Info: permariemonti@gmail.com / tel. 06.68210744
www.piomonti.com
Lun: dalle 15 alle 20 / dal Mart. al Sab. dalle 11 alle 20

Il film documentario PROSPETTIVA VEGETALE di Francesco Fei selezionato per il FESTIVAL OF FILM ON ART di Montreal

Il film documentario “Prospettiva Vegetale” di Francesco Fei selezionato per il Festival of Films on Art di Montreal



Il Comune di Firenze, la Soprintendenza per il Polo museale fiorentino,  i curatori e gli organizzatori della mostra Giuseppe Penone, Prospettiva Vegetale hanno il piacere di condividere la notizia che il film documentario “Prospettiva Vegetale” del regista e filmaker Francesco Fei è stato selezionato per il  33rd International Festival of Films on Art (FIFA) di  Montreal  2015. Considerato il più importantefestival al mondo dedicato ai film sull'arte,  la rassegna si svolgerà nella città canadese dal 19 al 29 marzo.



Ecco quanto riportato dalla giuria che ha selezionato il documentario:  


“We are please to announce that the Selection Committee has chosen the film mentioned above to be screened in the HORIZONS section of the 33rd International Festival of Films on Art (FIFA), to be held in Montreal, March 19-29, 2015”

Una  menzione che riempie d’orgoglio la città di Firenze  che ha ospitato, riscuotendo un successo internazionale di pubblico e di critica,  la grande mostra monografica di Giuseppe Penone nelle due prestigiose sedi del Forte di Belvedere e del Giardino di Boboli

11 gennaio 2015

LIBRI: TRIESTE



Daša Drndić
TRIESTE
Traduzione di Ljiljana Avirović
Bompiani, Narratori Stranieri, pp. 520 • Euro 19,00
 



In libreria il 15 gennaio 2015

"Una frontiera è una terra di spettri che si lamentano, in cerca di una forma"
"Ogni nome nasconde una storia"

Trieste è stato accolto ovunque, in Inghilterra, in Francia – dove è tradotto da Gallimard - come un capolavoro, e posizionato sulla stessa strada di Sebald e Don DeLillo. Troviamo la protagonista, Haya Tedeschi,  seduta da sola a Gorizia, circondata da una cesta di fotografie e ritagli di giornali. E' una donna anziana, che dopo 62 anni aspetta di ricongiungersi a suo figlio, avuto da un ufficiale delle SS e rapito dalle autorità tedesche per far parte del programma segreto di Himmler: il progetto Lebensborn. Il figlio che sta cercando disperatamente era nato nel  1915 da una relazione con Kurt Franz, giovane ufficiale tedesco alto e biondo di cui si era innamorata,  senza sapere che era già a capo del campo di lavoro di Treblinka. Haya riflette sulle esperienze della sua famiglia ebrea convertita al cattolicesimo, e sul massacro spietato degli ebrei italiani nella Risiera di San Sabba, il campo di concentramento di Trieste. La ricerca ossessiva di suo figlio la conduce verso fotografie, mappe, frammenti di versi, verso le deposizioni durante i processi di Norimberga e le interviste con gli ebrei di seconda generazione, e ai racconti dei testimoni oculari delle atrocità avvenute sulla sua porta di casa. Da questo ampio collage di materiale e memoria emerge la sconcertante cronaca dell’occupazione nazista nel nord Italia. Ci sono 9000 nomi elencati nel libro, sono i nomi degli ebrei italiani che hanno trovato la morte nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale. Costruito attraverso micro-racconti di singoli destini, il susseguirsi di nomi e nomi compone un inaudito memoriale delle vittime. Con Trieste, Daša Drndic  scrive un grande romanzo sulle conseguenze del male piuttosto che sulla sua pretesa banalità. Scritto con un linguaggio di immensa forza e utilizzando una gamma di incredibili dispositivi concettuali, Trieste è un romanzo come nessun altro. Daša Drndić ha realizzato uno sconvolgente contributo alla letteratura del XX secolo.

Daša Drndic è nata in Croazia. Laureata all'Università di Belgrado – Facoltà di Filologia presso il Dipartimento di lingua e letteratura inglese, con una borsa di studio Fullbright, continua il suo corso di studi in Teatro e Comunicazione negli Stati Uniti, conseguendo infine il dottorato con una ricerca su Sinistra e Protofemminismo, presso la Facoltà di discipline umanistiche e Scienze sociali all'Università di Reika (Fiume), Croazia. Ha scritto una trentina di sceneggiati radiofonici, pubblicato prose e poesie. E' scrittrice di romanzi tradotti in inglese, francese, polacco, sloveno, tedesco, slovacco.

ARTE: FOSCO GRISENDI STAND YOUR GROUND

Officina delle Arti, Reggio Emilia
10 gennaio - 1 febbraio 2015

FOSCO GRISENDI
Stand your ground

A cura di Chiara Serri

Inaugurazione: sabato 10 gennaio, ore 18.00

Fosco Grisendi foto di Federico Donato



Fosco Grisendi presenta, dal 10 gennaio al 1 febbraio 2015, all’Officina delle Arti di Reggio Emilia, “Stand your ground”, progetto artistico che nasce da fatti di cronaca e si traduce nel mondo del wrestling. Curata da Chiara Serri, l’esposizione è promossa dal Comune di Reggio Emilia con il sostegno di RezArte Contemporanea e 1.1_Zenonecontemporanea.


Il titolo della mostra – “Stand your ground” – fa riferimento alla legge americana che consente ad una persona armata di uccidere un presunto aggressore in base alla mera percezione di pericolo per la sua incolumità. Da una riflessione sull’uso eccessivo della forza e l’abuso di potere nella società contemporanea, all’analogia con il mondo del wrestling, per indagare il confine sottile tra verità e menzogna, tra realtà e fiction.
In esposizione, dieci grandi dipinti ad acrilico su tela di juta e numerosi disegni su carta, opere autonome che costituiscono, tuttavia, il punto di partenza per la produzione pittorica.


Per la prima volta, l’attenzione di Grisendi non si concentra sui singoli quadri, ma sulla serie, dando vita ad un progetto di più ampio respiro. Rispetto alle opere del passato, generalmente ripartite su più livelli, il soggetto conquista il centro della scena, lasciando in sospeso i particolari non funzionali alla narrazione.
Manovre di sottomissione, tecniche aeree, calci volanti e, allo stesso tempo, scene di vita quotidiana, dominate da un senso di perdurante attesa. La continuità cromatica e formale genera il parallelismo tra queste ultime opere ed il wrestling, dove s’intrecciano realtà e finzione, dove gli atleti sono atleti, ma la performance è soprattutto spettacolo.
«Poche linee – scrive la curatrice – toni selezionati, aree di colore piatte e uniformi che sembrano guardare al mondo della grafica pubblicitaria e del fumetto. Una pittura pop, volutamente sintetica, che allude anziché descrivere, mettendo in secondo piano la verità anatomica a favore del pathos, del gesto e del movimento».
La personale, che sarà inaugurata sabato 10 gennaio alle ore 18.00, con una performance di Wiva Wrestling (www.wivawrestling.com), federazione italiana di wrestling con sede a Reggio Emilia, sarà visitabile fino al 1 febbraio 2015, sabato e domenica con orario 18.00-20.00, oppure su appuntamento. Catalogo Vanillaedizioni, Collana PageNotFound, con testi di Chiara Serri, Emanuele Baistrocchi, Maria Cristina Robuschi, Sebastiano Simonini. Per informazioni: cell. 339 8833796, fosco.grisendi@libero.it, www.csart.it/foscogrisendi.
Le opere della serie “Stand your ground” saranno successivamente esposte presso Spazio Inangolo (Penne, Pescara, marzo 2015), Scaramuzza Arte Contemporanea (Lecce, giugno 2015) e RezArte Contemporanea (Reggio Emilia, settembre 2015).
Fosco Grisendi nasce a Parma nel 1976, vive e lavora a Reggio Emilia. Si avvicina alla pittura nel 2004, prendendo parte ad esposizioni e fiere d’arte. Fa parte del gruppo Bee live, al quale è stato assegnato tramite selezione pubblica un atelier presso l’Officina delle Arti a Reggio Emilia.


FOSCO GRISENDI
Stand your ground
A cura di Chiara Serri
10 gennaio - 1 febbraio 2015
Officina delle Arti
Via Brigata Reggio, 29
42124 Reggio Emilia
Orari: sabato e domenica ore 18.00-20.00, oppure su appuntamento.
Catalogo Vanillaedizioni, Collana PageNotFound, numero 08.


TEATRO DEL LIDO DI OSTIA



TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
Programma gennaio – marzo 2015


 
 
Prosegue la stagione 2014-5 del Teatro del Lido di Ostia all’insegna di teatro, danza, musica, arti visive e formazione. In corso le rassegne tematiche avviate nel primo trimestre di programmazione tra cui No more – Storie di Donne pensata per focalizzare l’attenzione sulle tematiche di genere attraverso incontri, spettacoli di danza e teatro (in calendario: “Le Beatrici” di Stefano Benni, “Il II Sesso #2” con coreografia e regia di Simona Miraglia, “La Semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d'esser donne” di e con Marta Cuscunà, “Sleep Elevation. Le mille e una donna” di Mariella Celia e Sosta Palmizi) e TDL Contro le Mafie con incontri gratuiti e una mostra in collaborazione con daSud Onlus e lo spettacolo “Donne e Mafia” di Simonetta de Nichilo, spettacolo  premiato al Festival Antimafie e Diritti Umani Dirittinscena 2013.


In programma anche “Fratelli Di Sangue” di Ingvar Ambjørnsen con l’adattamento teatrale di Axel Hellstenius, un nuovo appuntamento con la rassegna ArteOltre, dedicata al tema della relazione con l'universo della disabilità e Urban Area una mostra accompagnata da diversi laboratori dedicati alla street art.


Si aggiunge, inoltre, la rassegna gratuita Il Territorio Narrante, che propone incontri letterari di grande qualità, con il reading ideato e condotto da Dario Morgante: “1915-2015. Cento anni al fronte. Scrittori ricordano la Grande Guerra”
Tanti appuntamenti in programma anche per la stagione di Teatro Ragazzi, Emergenze Teatro, Musica, Arti Visive e Formazione con una ricca offerta di laboratori condotti dagli artisti in calendario.

5 gennaio 2015

Libri: LA FELICITA' E' FACILE


"La felicità è facile"
nuovo libro di massimiliano nuzzolo
uscito in questi giorni.
Un nuovo libro per l'autore dei romanzi "L'ultimo disco dei Cure" e "Fratture"




La felicità è facile
Massimiliano Nuzzolo
pp.120
€ 14
italic
ISBN 9788898505975


La felicità è facile. Perché sostenerlo se la realtà ci dice continuamente l’opposto? Diciannove racconti brevi o brevissimi, fugaci istantanee di un mondo dove, apparentemente, la felicità non esiste, esiste solo l’ironia delle cose che ci accadono: avvenimenti e circostanze spesso capaci di annientarci, talvolta di redimerci. In La felicità è facile Massimiliano Nuzzolo riesce, attraverso un caustico humour, dosato alla perfezione dal taglio raffinato e sorvegliato della sua scrittura, a raccontare l’umano in tutte le sue sfaccettature, destando in noi le domande e le questioni più profonde. La sua forza sono i contrasti, gli ostacoli, i conflitti. Massimiliano Nuzzolo non provoca, non critica, non accusa, semplicemente racconta, semplicemente si diverte e cerca, riuscendoci, di far divertire anche noi. Quando ci mostra il male è per farci rimpiangere il bene, quando ci mostra la bellezza è per insegnarci a riconoscere ciò che bello non è, e a saperlo quindi evitare. I protagonisti di La felicità è facile sembrano avere tutti un’unica certezza: sì, voi leggete e vi divertite, ma di fronte alle miserie dell’essere umano non c’è proprio niente da ridere.
Massimiliano Nuzzolo è nato a Mestre nel 1971. Ha esordito nel 2004 con il romanzo L’ultimo disco dei Cure. Nel 2007 ha pubblicato la raccolta di poesie Tre metri sotto terra (Coniglio editore). Esperto di musica e di culture giovanili, ha curato la raccolta di racconti La musica è il mio radar (Mursia 2010). Con Italic nel 2012, ha pubblicato il romanzo Fratture. E' produttore del disco "L'esperienza segna" dei Soluzione collaboratori di Manlio Sgalambro.