Inaugurazione:
martedì 16 dicembre ore 17.00
Ingresso gratuito
fino al 6 gennaio 2015
Savona ha un nuovo gioiello
d’arte e cultura nel cuore del suo centro storico: è il Museo della Ceramica,
la cui realizzazione è stata fortemente attesa ed è oggi arrivata a compimento
grazie all’impegno e alla stretta collaborazione che ha visto la Fondazione A.
De Mari e il Comune di Savona operare fianco a fianco nella creazione di un
polo museale senza precedenti dedicato alla ceramica ligure, in particolare
savonese e albisolese, con un migliaio di opere di grande valore
artistico, dal XV secolo al
contemporaneo, accuratamente selezionate dalle curatrici Cecilia Chilosi ed
Eliana Mattiauda.
Sede del Museo è il magnifico
edificio quattrocentesco del Monte di Pietà - di proprietà della Fondazione A.
De Mari - fondato nel 1479 dal Papa savonese Sisto IV e restaurato dalla stessa
per l’occasione, con un intervento progettuale mirato da un lato a conservare e
valorizzare le parti storiche preesistenti e, dall’altro, a favorirne una nuova
fruibilità pubblica. Nella rinnovata veste di Museo della Ceramica, gli spazi
restaurati e allestiti su quattro piani vengono riaperti per la prima volta al
pubblico e collegati direttamente, con questo intervento, all’adiacente
Pinacoteca Civica di Savona - ospitata nell’edificio di Palazzo Gavotti di
proprietà del Comune - con i suoi straordinari dipinti antichi, prima fra tutte
la Crocifissione di Donato de' Bardi, un unicum nel panorama dell'arte
rinascimentale, e opere di celebri artisti contemporanei presenti nella
collezione della Fondazione Museo di Arte Contemporanea Milena Milani in
Memoria di Carlo Cardazzo, fra cui Picasso, Fontana, De Chirico, Magritte e
Mirò.
L'unione delle due realtà museali
offre così l’opportunità di dotare la città di un forte polo di attrazione, il
Museo d'Arte di Palazzo Gavotti, formato da straordinarie collezioni d’arte, a
creare un itinerario culturale e artistico unico, di rilievo internazionale, in
stretto collegamento con le chiese e i palazzi del centro storico cittadino.
Non a caso, il Museo della
Ceramica nasce proprio a Savona. Forte infatti di una tradizione che ha visto
la produzione ceramista caratterizzare per oltre sei secoli l’arte, la storia e
la cultura del savonese, il Museo rappresenta sin dalle sue premesse
l’espressione di un intero territorio e dell’eccellenza che l’ha reso
apprezzato in tutto il mondo. Un connubio – quello tra capacità artistica e
manifattura produttiva – che, a partire dai secoli scorsi fino ai nostri
giorni, ha reso possibili importanti collaborazioni con pittori e scultori
locali e internazionali nell’utilizzo della materia ceramica quale mezzo espressivo
di grande potenziale e valore artistico.
Un patrimonio valorizzato grazie
alla collaborazione tra la Fondazione A. De Mari e il Comune di Savona, che
hanno saputo unire con grande attenzione e lungimiranza competenze
professionali e risorse economiche, collocando il Museo della Ceramica nel più
ampio circuito dei Civici Musei di Savona (MUSA), con l’obiettivo di creare e
amplificare il polo museale cittadino e le sue straordinarie collezioni
invidiabili a livello internazionale.
“Aver realizzato un progetto così
rilevante per la nostra comunità e il territorio è per noi motivo di grande
orgoglio e soddisfazione”- ha commentato Roberto Romani, Presidente della
Fondazione “A. De Mari” – “Riteniamo che aver dato al nostro edificio del Monte
di Pietà la destinazione di sede del Museo della Ceramica debba considerarsi la
naturale evoluzione di un palazzo che rappresenta un capitolo fondamentale
della storia savonese e che diventerà così luogo di conoscenza e
rappresentazione del vissuto economico e culturale del nostro territorio”.
“La nascita del Museo della
Ceramica e la creazione, con esso, di un nuovo polo culturale della ceramica
savonese rappresentano un'importante opportunità per la città – dichiara
Federico Berruti, Sindaco di Savona – per favorire lo sviluppo turistico e
culturale del territorio. A partire dalla realizzazione di un centro espositivo
di questa portata, l'obiettivo è quello di far sì che la nostra città e le sue
storiche peculiarità artistiche possano trovare un ruolo preminente nell'ambito
della ceramica italiana”.
Il Percorso espositivo e le
collezioni
Nel Museo trovano spazio le
raccolte di proprietà della Pinacoteca Civica - l'antica vaseria dell'Ospedale
San Paolo, la prestigiosa donazione del Principe Boncompagni Ludovisi e i pezzi
donati o in deposito alla Pinacoteca a partire dal 2011 (raccolte Folco e
Figliolia) – a cui si aggiungono le
ceramiche acquistate nel tempo dalla Fondazione A. De Mari, come il corredo
della farmacia Cavanna, la collezione Bixio e importanti opere tratte dalle
edizioni della Biennale della Ceramica, realizzate da noti artisti e designer
contemporanei fra cui Michelangelo Pistoletto, Adrian Paci, Yona Friedman,
Alberto Garutti, Ugo La Pietra, Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Pekka Harni
e Franco Raggi.
La visita al Museo della Ceramica
inizia in piazza Chabrol, all’ingresso della Pinacoteca Civica e termina nel
Palazzo del Monte di Pietà, con lo scalone aperto su via Aonzo, in prossimità
del Complesso Monumentale della Cattedrale. Il percorso si articola su quattro
livelli ed è organizzato per singole raccolte, cui si alternano sezioni
ordinate secondo una disposizione cronologica e tipologica.
Completano la visita gli
strumenti multimediali, realizzati da “Mizar per la divulgazione scientifica”,
di Paco Lanciano, tra cui emerge la quadrisfera, una struttura che permette di
assistere a una suggestiva narrazione della storia e degli sviluppi della
ceramica ligure. Una vetrina interattiva multimediale dà invece vita a racconti
che ci introducono ai diversi segreti della lavorazione della ceramica.
L’intervento di restauro e
architettonico
Autori del progetto di restauro
sono stati Armellino & Poggio Architetti Associati, lo Studio di
Architettura Fallucca e l’Architetto Marco Ricchebono, chiamati dalla
Fondazione A. De Mari alla ridefinizione degli spazi individuati per ospitare
il nuovo museo sia dal punto di vista strutturale sia allestitivo. L’ubicazione
del museo all'interno del quattrocentesco Palazzo del Monte di Pietà ha infatti
reso necessaria l’adozione di soluzioni architettoniche indirizzate in primis
alla conservazione e al recupero delle parti originarie dell'edificio, con
l’inserimento di nuovi elementi architettonici contemporanei con suggestive
strutture in vetro e acciaio per valorizzare in maniera adeguata e allo stesso
tempo scenografica gli oltre mille pezzi in esposizione.
Photo credit Fulvio Rosso.