Al via la Prevendita per ArteFiera 40 e per
il capolavoro di Matthew Barney
River of Fundament
evento di arte
internazionale che unisce cinema, musica, performance e teatro in una grande
opera e che sarà proiettato il 29 gennaio alle ore 17.30, presso il Teatro
Comunale, a un prezzo speciale per i visitatori di Arte Fiera
ARTE FIERA
2016
29 gennaio - 1 febbraio 2016
Al via la Prevendita per ArteFiera 40 e
River of Fundament, il capolavoro di Matthew Barney in anteprima nazionale a
Bologna per l’edizione dei 40 anni di Arte Fiera
Un evento di arte internazionale che unisce cinema, musica, performance e teatro in una grande opera.
Un evento di arte internazionale che unisce cinema, musica, performance e teatro in una grande opera.
River of Fundament sarà proiettato il 29 gennaio alle ore 17.30, presso il Teatro Comunale, a un prezzo speciale di 25 euro che include il biglietto di ArteFiera.
E’ stata attivata la prevendita on line sul
sito www.artefiera.it del pacchetto
speciale (con posti limitati) per i visitatori di Arte Fiera 2016.
Il pacchetto speciale a 25 euro consentirà
l'accesso ad Arte Fiera unitamente al posto riservato in Teatro per la visione
del film River of Fundament e naturalmente come per ogni biglietto ArteFiera
l’accesso gratuito o ridotto a tutti gli eventi che fanno parte del circuito
ArtCity.
A partire da diverse sperimentazioni
ispirate al romanzo Ancient Evenings di Norman Mailer, Matthew Barney e Jonathan
Bepler hanno dato origine al progetto di film in sette parti intitolato River of
Fundament, combinando strumenti narrativi tradizionali del cinema con elementi
di live performance, scultura e opera, in modo da poter presentare il lavoro nei
teatri d’opera e nelle sale con proscenio in una serata divisa in due parti.
Ambientata nell’Egitto pre-cristiano, la trama di Mailer descrive in dettaglio
sette stati dell’anima dalla morte fino alla rinascita secondo la mitologia
egizia. Le riprese comprendono la partecipazione di un’ampia gamma di ospiti,
sia reali – tratti dall’ambiente intellettuale statunitense vicino a Mailer –
sia immaginari, come alcuni che derivano dal mondo di Cremaster, e sono state
effettuate in occasione di rappresentazioni “site specific” tenutesi nel corso
degli anni in importanti città statunitensi come Los Angeles, Detroit e New
York.
L'evento rientra nell'ambito della quarta
edizione di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e
iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con
BolognaFiere, che dal 29 al 31 gennaio 2016 affianca la quarantesima edizione di
Arte Fiera con un calendario ancora più ricco di oltre 50 appuntamenti,
all'insegna di una contaminazione interdisciplinare sempre più avanzata tra le
diverse espressioni artistiche.
Matthew Barney
Nato nel 1967 a San Francisco, Matthew
Barney vive e lavora a New York e Reykjavik. Fin dalla laurea a Yale nel 1989,
l’artista si è subito imposto nel panorama dell’arte mondiale esponendo al San
Francisco Museum of Modern Art (1991, 1996 e 2000), a Documenta 9 (1992), alla
Tate Britain (1995) e al Guggenheim (2002). Nel 1994 Matthew Barney ha dato il
via al ciclo Cremaster, sicuramente il suo lavoro più complesso, che consiste in
cinque lungometraggi a tema che ha scritto, diretto e nei quali si è esibito. Il
ciclo esplora la creazione del genere e della sessualità costruendo una propria
mitologia. Per ogni pellicola, Matthew Barney ha anche creato delle sculture,
scattato fotografie e realizzato dei disegni inerenti i temi e le immagini del
ciclo. Una mostra dell’intero ciclo è stata esposta al Guggenheim a New York nel
2002.
La serie Drawing Restraint esplora la resistenza e la creatività, in particolare come il corpo risponde al potenziamento della resistenza. Drawing Restraint 9, probabilmente la chiave di volta dell’intera serie, è una pellicola da 143 minuti girata in digitale e trasferita su pellicola da 35mm, dove si esibisce lo stesso Barney. Il film fonde la storia e la cultura giapponese con l’interesse di Matthew Barney per la metamorfosi e gli stati di passaggio.
La serie Drawing Restraint esplora la resistenza e la creatività, in particolare come il corpo risponde al potenziamento della resistenza. Drawing Restraint 9, probabilmente la chiave di volta dell’intera serie, è una pellicola da 143 minuti girata in digitale e trasferita su pellicola da 35mm, dove si esibisce lo stesso Barney. Il film fonde la storia e la cultura giapponese con l’interesse di Matthew Barney per la metamorfosi e gli stati di passaggio.
Jonathan Bepler
E' nato a Philadelphia ed era già uno studente autodidatta in molti strumenti quando si iscrisse al Bennington College nel 1982. In seguito si è specializzato in Composizione con Louis Calabro, in Improvvisazione con Bill Dixon, in Percussioni con Milford Graves, e in Studi Performativi con diversi artisti e coreografi, tra cui Lisa Nelson e Min Tanaka. Il suo interesse per la contaminazione tra le discipline è proseguito a New York; il suo lavoro lo ha visto spesso unire gli elementi in apparenza più disparati, spinto dall’amore per il caos e il desiderio della riappacificazione. Tra i coreografi con cui ha lavorato ci sono John Jasperse, Sasha Waltz, Jennifer Lacey e Wally Cardona. In qualità di multistrumentista ha guidato ensemble sia con lavori di improvvisazione sia su partiture, esibendosi spesso a New York e in Europa.
E' nato a Philadelphia ed era già uno studente autodidatta in molti strumenti quando si iscrisse al Bennington College nel 1982. In seguito si è specializzato in Composizione con Louis Calabro, in Improvvisazione con Bill Dixon, in Percussioni con Milford Graves, e in Studi Performativi con diversi artisti e coreografi, tra cui Lisa Nelson e Min Tanaka. Il suo interesse per la contaminazione tra le discipline è proseguito a New York; il suo lavoro lo ha visto spesso unire gli elementi in apparenza più disparati, spinto dall’amore per il caos e il desiderio della riappacificazione. Tra i coreografi con cui ha lavorato ci sono John Jasperse, Sasha Waltz, Jennifer Lacey e Wally Cardona. In qualità di multistrumentista ha guidato ensemble sia con lavori di improvvisazione sia su partiture, esibendosi spesso a New York e in Europa.
Tra le commissioni che gli sono state
assegnate ricordiamo quelle per l’Ensemble Modern, la Glenn Branca Ensemble e la
Basel Synfonietta. Ha collaborato inoltre con l’artista Ann-Sofi Siden per il
Royal Dramatic Theatre of Sweden e il suo lavoro è stato poi visto e ascoltato a
Stoccolma e Berlino.
La sua collaborazione con Matthew Barney dura da vent’anni e comprende 7 film e 9 performance. Jonathan Bepler vive e lavora a Berlino.
La sua collaborazione con Matthew Barney dura da vent’anni e comprende 7 film e 9 performance. Jonathan Bepler vive e lavora a Berlino.
La visione del film “River of Fundament” è
vietata ai minori di 18 anni.
Info e prenotazioni
T. +39 051 282111
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