Giosetta Fioroni
Teatrini-Presepi
23 dicembre 2015 – 11 gennaio
2016
Museo MADRE, Napoli
Teatrino-Presepe Azzurro 2015, cm 60×43×41 |
Dal 23 dicembre 2015 all’11 gennaio 2016
presso il MADRE di Napoli si terrà la mostra Teatrini-Presepi di Giosetta
Fioroni, ideata da Piero Mascitti, curatore della mostra con Marco Meneguzzo.
In esposizione sei presepi di ceramica di
Giosetta Fioroni: uno verticale del 1996 e cinque inediti, creati per questa
occasione, «nati da una fusione emotiva, tra l’idea del Presepe e quella del
Teatrino, della Fiaba».
I Presepi di Giosetta Fioroni, infatti,
prendono vita dai ricordi dell’artista da bambina, dal grande presepe costruito
da suo padre scultore, e dalla rappresentazione di Fiabe in un Teatrino per
marionette allestito da sua madre con sue scenografie. La magia del Presepe e
quella del Teatrino, si concretizzano oggi nelle opere esposte al Madre.
Scrive il curatore Marco Meneguzzo «i
Presepi sono compatti, sviluppati in altezza come delle piccole torri […] è
tutto lì, Sacra Famiglia e mondo… eppure, anche in questa composizione
eterodossa rispetto al presepe che i napoletani sono abituati a vedere quel
rapporto tra mondo e Natività, tra realtà e rinascita, tra evento e quotidianità
si ritrova appieno».
Un catalogo monografico, a cura di Piero
Mascitti e Marco Meneguzzo, rende omaggio all’artista romana. I testi in
catalogo sono di Giosetta Fioroni, Piero Mascitti, Marco Meneguzzo, Ermanno Rea,
Raffaele La Capria, Erri De Luca, Silvio Perrella, Marzio Breda e del filosofo
Giorgio Agamben.
La pubblicazione è edita da Silvana
editoriale (22 euro).
Giosetta Fioroni nasce a Roma la
vigilia di Natale del 1932 da un padre scultore e una madre marionettista e
pittrice. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti, dove segue le lezioni di Toti
Scialoja. Dal 1958 vive a Parigi e nel 1963 ha la sua personale alla galleria
Denise Breteau. Tornata a Roma, Giosetta entra a far parte, come unica presenza
femminile, nel gruppo della Scuola di Piazza del Popolo, accanto a Franco
Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, Francesco Lo Savio, Giuseppe Uncini, Fabio
Mauri. Con alcuni di loro partecipa alla XXXII Biennale di Venezia del 1964.
Questi sono gli anni del ciclo degli Argenti: volti, figure e paesaggi
dipinti, su carta o tela, con vernice industriale alluminio. Nel 1968 Giosetta
presenta la sua prima performance La Spia Ottica, con la quale inaugura
la rassegna "Il Teatro delle Mostre" presso la galleria La Tartaruga di Plinio
De Martiis. In questi anni presenta i suoi "giocattoli per adulti", ovvero i
Teatrini. Inizia a collaborare con poeti e scrittori, come Alberto Arbasino,
Nanni Balestrini, Andrea Zanzotto, Cesare Garboli, Guido Ceronetti, Franco
Marcoaldi e tanti altri, ideando con loro libri e opere grafiche. Si cimenta con
la macchina da presa creando film in 16mm e Super8. Gli anni Settanta li
trascorre in Veneto, a Salgareda, col compagno, lo scrittore Goffredo Parise.
Legge gli studi sulla fiaba del russo Vladimir Propp e compone i cicli degli
Spiriti Silvani (disegni a china nera) e Le Teche (scatole di
legno che raccolgono piccole collezioni di oggetti trovati per boschi e
campagne). Nel 1975 espone a Roma l’Atlante di Medicina Legale. Dal 1980
al 1986 compone un ciclo di pastelli (accompagnati da un testo di Goffredo
Parise nell’esposizione del 1987 alla galleria dell’Oca di Roma) ispirati agli
affreschi di Gian Domenico Tiepolo nella Villa Valmarana a Vicenza. Nel 1993
partecipa alla Biennale di Venezia invitata con una sala da Achille Bonito
Oliva. Sempre nel 1993 inizia a lavorare con la ceramica presso la Bottega Gatti
di Faenza dando vita ad una serie di cicli come le Case, i
Teatrini, le Steli, i Vestiti. Negli anni che seguono
ricordiamo alcune antologiche: Palazzo Diamanti a Ferrara, Casa del Mantegna a
Mantova, Loggetta Lombardesca a Ravenna, Mercati di Traiano a Roma, Museo MIC
(Museo Interazionale di Ceramica) di Faenza. Collabora con il fotografo Marco
Delogu, prima nel 2002 per Senex, poi nel 2012 per L’Altra Ego al
MACRO di Roma. Nel 2009 per i tipi di Skira esce un’ampia monografia
storico-biografica curata da Germano Celant. Nel 2013 il Drawing Center di New
York le dedica un’antologica "Giosetta Fioroni. L’Argento", curata da Claire
Gilman. Nello stesso anno, la mostra viene riproposta a Roma alla GNAM, accanto
a "Faïence", una raccolta di importanti opere in ceramica. Nella primavera del
2014 realizza per la casa di moda Valentino un breve video dal titolo The
Golden Bough, ispirato all’ominimo libro dell’antropologo James
Frazer.
Inaugurazione: 23 dicembre ore 12.00,
Sala delle Colonne (primo piano)
Presentazione della monografia: 11
gennaio ore 12.00, Biblioteca (primo piano) alla presenza dell’artista e degli
autori.
Info
Tel. 081.19313016 lunedì-venerdì 9:00-18:00
e sabato 9:00-14:00
Orari
Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato
10:00 ⋅ 19:30
Domenica 10:00 ⋅ 20:00
La biglietteria chiude un'ora prima /
Martedì chiuso / Lunedì ingresso gratuito
Sede espositiva
Museo MADRE
Via Settembrini 79, Napoli
Nessun commento:
Posta un commento