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29 giugno 2015

INVITO | MARIO VELOCCI. THE SOUND ROOM | Sabato 4 LUGLIO 2015 - ore 19 | ROOMBERG Project Space - LATINA

  
Mario Velocci / The Sound Room
a cura di Italo Bergantini e Martina Velocci

4 Luglio / 6 Settembre 2015

Opening
Sabato 4 Luglio 2015 ore 19,00

 
 



Per l’ultimo appuntamento della stagione espositiva 2014/2015 la ROMBERG ospita nel suo spazio di Latina, ROOMBERG Project Space, un progetto di MARIO VELOCCI, scultore originario di Monte San Giovanni Campano, Frosinone.
Un rapporto intimo con la natura e i suoi segni caratterizzano i lavori dell’artista che espone opere di grande formato accompagnate da alcune sculture di piccole dimensioni, lavorate con materiali intrinsecamente dissimili come l’acciaio e il cartone.


THE SOUND ROOM, la stanza dei suoni, è il titolo dell’esposizione che ruota attorno ai vibranti spazi mentali di Velocci che si traducono in una lucida riflessione sull’elasticità della realtà percettiva. Gli ambienti della galleria divengono una sorta di camera anecoica per una platea di sculture dalle sembianze di strumenti sonori, che riverberano nella mente del visitatore componendo una melodia lieve capace di assorbire l'aria e farla risuonare.
Lavori sapientemente stratificati che prendono forma dal suo legame con la terra, lui che proviene da una famiglia di contadini e fin da giovane si è espresso traendo ispirazione dalle distese di grano, dal lavoro dei campi, dalla flora e dalla fauna, sintetizzandone gli elementi. Il cartone nelle sue mani diviene cassa armonica e il freddo acciaio si plasma a strumento dell’anima, portatore di suoni nascosti.
Se “scolpire è arrestare l’energia per contemplarla, catturare la vitalità per domarla e nutrirsene” - come dice il filosofo e saggista francese contemporaneo Michel Onfray - Velocci fa un passo oltre arrestando sì questa energia, e catturandone la vitalità, ma per liberarla alla vita.


ROOMBERG PROJECT SPACE di ROMBERG
04100 Latina - Viale Le Corbusier 39 | Grattacielo Baccari - ground floor
Orari di galleria: Martedì - Sabato 16.30 – 20.00 | Lunedì e mattina solo su appuntamento

T +39 0773 604788 - M +39 334 710 5049 | www.romberg.it - info@romberg.it 

BASILICOMILANO



BASILICOMILANO


(Ed. Contrasto)


Presentazione del libro a cura di Giovanna Calvenzi a Milano

 
 



Giovedì 2 luglio 2015 ore 19
 

GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano
 

Primo appuntamento della rassegna di eventi collaterali alla mostra
“Don’t Shoot the Painter. Dipinti dalla UBS Art Collection


 

Il 2 luglio 2015 alle ore 19 presso la GAM, Galleria d’Arte Moderna di Milano, si terrà la presentazione di BasilicoMilano. Il libro, a cura di Giovanna Calvenzi e pubblicato da Contrasto, aprirà la rassegna “Don’t Shoot the Painter. Appuntamento al BookStore”, iniziativa voluta da  Micamera nel contesto della mostra recentemente inaugurata e curata da Francesco Bonami con oltre cento dipinti della UBS Art Collection.

Il volume, che raccoglie per la prima volta le fotografie realizzate nel corso del tempo da Gabriele Basilico nella sua città natale, contiene circa 200 immagini selezionate dai primi lavori fino al 2012.

Interverranno Luca Doninelli, Fulvio Irace e Roberta Valtorta.
Fulvio Irace e Luca Doninelli sono tra gli amici, intellettuali e artisti, che hanno voluto regalare un ricordo della propria esperienza di collaborazione con Basilico oppure hanno raccontato la loro relazione con Milano. Arricchiscono il libro, infatti, i testi di Marco Romano, Vittorio Gregotti, Alberto Garutti, Ferruccio de Bortoli, Gustavo Pietropolli Charmet, Michele De Lucchi, Francesco De Gregori, Antonio Bozzo, Francesco Moschini, Massimo Minini, Marina Spada, Italo Rota, Gianni Siviero, Marco Belpoliti, Mario Calabresi.

La presentazione sarà anche l’occasione per ripercorrere alcune tappe del lavoro di Gabriele Basilico, grazie all’intervento di Roberta Valtorta, autrice di un testo critico e della nota biografica che arricchiscono il volume.

 “Amo questa città come si può amare qualcuno a cui ci lega un vecchio rapporto di familiarità e di amicizia. È la città nella quale sono cresciuto. Ha dato forma anche alle mie passioni, alle mie speranze, alle mie angosce.”
Gabriele Basilico

Queste le parole che introducono il volume, tratte da una lettera indirizzata dal fotografo alla sua città. Nel testo, Gabriele Basilico motiva la sua costante ricerca artistica nei confronti di Milano e la volontà di documentarne il paesaggio urbano.
Milano è la protagonista di “Milano ritratti di fabbriche 1978- 80”, il primo progetto fotografico di Gabriele Basilico, lavoro sulla periferia industriale milanese, nato “dal bisogno di trovare un equilibrio fra un mandato sociale – che nessuno mi aveva mai dato, ma che era la conseguenza dell’ammirazione che provavo per il lavoro dei grandi fotografi del passato – e la voglia di sperimentare un linguaggio nuovo, in grande libertà e senza condizionamenti ideologici”, come ha scritto Basilico stesso. Dopo quel primo progetto comincerà una ricerca che condurrà il fotografo in varie città del mondo, nelle quali ritroverà sempre segni e frammenti della sua Milano. “Negli anni è diventata per me come un porto di mare, un luogo privato dal quale partire per altri mari, per altre città, per poi ritornare e quindi ripartire. Un porto, cioè un luogo fermo, stabile, dove accumulare reperti e impressioni di luoghi lontani. […] Questa città mi appartiene e io le appartengo, quasi fossi un frammento fluttuante nel suo immenso corpo.”

“Per anni mi sono chiesto cosa ci mostrasse di Milano la fotografia di Gabriele Basilico. Prima di venire ad abitare in questa città, prima di diventarne suo cittadino, essendo nato e vissuto altrove, credevo che Basilico fosse un artista sironiano. Che le sue fab­briche fossero quelle ritratte a colori lividi dal grande pittore novecentesco. Guardavo le officine, le ciminiere, le torri dell’acqua, osservavo le strade, gli incroci, i pali della luce, e così mi pareva. Tutto era vuoto, deserto, e la città appariva nella sua forma più vera. Le fabbriche e gli edifici mostravano la loro personalità più profonda. Basilico guardava le cose come nessuno le aveva viste sin lì. Era la Milano degli anni Settanta nel momento del suo passaggio, del suo cambiamento, una città deserta, senza uomini e donne, senza automobili o camion, senza nulla se non se stessa. Basilico ce la faceva vedere così com’è, quando noi non la guardiamo, quando esiste per se stessa, o solo per l’artista che l’osserva.”
Marco Belpoliti


Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013) dopo la laurea in Architettura (1973), si dedica con continuità alla fotografia. La forma e l’identità delle città. “Milano ritratti di fabbriche” (1978-­80) è il primo lungo lavoro che ha come soggetto la periferia industriale. Nel 1984-85 con il progetto “Bord de mer” partecipa, unico italiano, alla Mission Photographique de la D.A.T.A.R., il grande incarico governativo affidato a un gruppo internazionale di fotografi con l’obiettivo di documentare le trasformazioni del paesaggio francese. Nel 1991 partecipa, con altri fotografi internazionali, a una missione a Beirut, città devastata da una guerra civile durata quindici anni. Da allora, Gabriele Basilico ha prodotto e partecipato a numerosissimi progetti di documentazione in Italia e all’estero dai quali sono nati mostre e libri, come Porti di mare (1990), L’esperienza dei luoghi (1994), Italy, Cross Sections of a Country (1998), Interrupted City (1999), Cityscapes (1999), Berlino (2000), Scattered City (2005), Appunti di viaggio (2006), Intercity (2007). Tra i lavori recenti, Roma 2007, Silicon Valley, Mosca Verticale, indagine sul paesaggio urbano di Mosca, ripresa nel 2010 dalla sommità delle sette torri staliniane, Istanbul 05 010, Shanghai 2010, Beirut 2011, Rio 2011, Leggere le fotografie (2012). Partecipa alla XIII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (2012) con il progetto “Common Pavilions”, il cui volume è stato pubblicato da Contrasto. Contrasto ha pubblicato anche Abitare la metropoli, uscito postumo nel 2014.


DATI TECNICI LIBRO
Formato: 32x25,7
Confezione: cartonato
Pagine: 204
Fotografie: 211
Prezzo:  55 Euro    


Don’t Shoot the Painter. Dipinti dalla UBS Art Collection
17 giugno – 4 ottobre 2015
GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano
via Palestro 16 - 20121 Milano

Orari mostra:
martedì – domenica 9:00 - 19.30
giovedì apertura straordinaria mostra fino alle 22.30
lunedì chiuso
Ultimo accesso 30 minuti prima della chiusura

Ingresso alla mostra gratuito

SURPRISE - Gianni Piacentino | GAM Torino | dal 3 luglio 2015





SURPRISE | Edizione 2015
a cura di Maria Teresa Roberto e Gregorio Mazzonis

Terzo appuntamento:
GIANNI PIACENTINO. Modellini sculture 1969
3 luglio – 30 agosto 2015

Inaugurazione: giovedì 2 luglio, ore 18.30



Inaugura giovedì 2 luglio il nuovo appuntamento di Surprise, la rubrica con cui la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino indaga aspetti specifici della ricerca artistica tra gli anni Sessanta e Settanta. Il terzo appuntamento dell’edizione 2015 è dedicato a Gianni Piacentino.

Dell’artista piemontese, nato a Coazze nel 1945, vengono presentati 10 modellini sculture realizzati nel maggio del 1969 e mai esposti al pubblico.

Si tratta delle maquettes  preparatorie per le opere esposte nella personale alla Galleria Toselli a Milano (dicembre 1969 – gennaio 1970) nella quale per la prima volta Piacentino presentò i suoi veicoli-sculture, segnando così il passaggio dai lavori dei primi anni di attività, ispirati a strutture geometriche semplici o elementi architettonici, a una tipologia di scultura totalmente inedita in quel momento.

In mostra i prototipi di mezzi di trasporto dalle forme aerodinamiche ridotti a pochi tratti essenziali che ne evidenziano la funzione elementare, ispirati dalla passione dell’artista per la velocità e i veicoli d’epoca, siano questi motociclette, automobili o aeroplani, e realizzati con un uso dei materiali di grande sensibilità pittorica.

Accanto ai modellini sono inoltre visibili al pubblico i 2 veicoli che fanno parte delle collezioni della GAM, acquistati dalla Fondazione De Fornaris: Black Scooter e Road Triangle, del 1969. Entrambi sono stati realizzati a partire dalle maquettes esposte.


GAM
via Magenta 31, Torino
orario: martedì - domenica 10.00-19.30. Chiuso il lunedì

facebook, twitter, instagram GAM Torino

GLOBE THEATRE | dal 2 luglio "SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE"


SILVANO TOTI GLOBE THEATRE
Direzione artistica Gigi Proietti

Dal 2 al 12 luglio 2015 ore 21.15
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

regia di Riccardo Cavallo
traduzione di Simonetta Traversetti

Prodotto da Politeama Srl




Il 2 luglio parte la stagione 2015 Silvano Toti Globe Theatre e torna un appuntamento ormai cult: il SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE, a firma dell’indimenticabile Riccardo Cavallo, che andrà in scena fino al 12 luglio ore 21.15. Una storia che continua ad emozionare e a far sognare raccontando il tempo breve della felicità con un sottile sottofondo di malinconia.
L’opera è stata scritta in occasione di un matrimonio e rappresenta, come una scatola cinese, un mondo stregato in cui dominano il capriccio e il dispotismo. Linguaggi diversi che si intrecciano: quello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, e quello degli artigiani, in cui la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso raffinato.

La stagione 2015 del Silvano Toti Globe Theatre - unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti per una geniale intuizione di Gigi Proietti - è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma. La produzione degli spettacoli è di Politeama srl, l’organizzazione e la comunicazione sono di Zètema Progetto Cultura con il supporto di G.V. srl.


Note di regia
La notte di mezz’estate è una notte magica e il titolo ne svela immediatamente l’atmosfera onirica, irreale anche se, come viene precisato, la notte in cui si svolge gran parte dell’azione è quella del calendimaggio, la celebrazione del risveglio della natura in primavera e non in estate. E’ comunque l’augurio di un risveglio gioioso. Ma è davvero così? Tre mondi si contrappongono: il mondo della realtà (quello di Teseo, Ippolita e della corte), il mondo della realtà teatrale (gli artigiani che si preparano alla rappresentazione) e il mondo della fantasia (quello degli spiriti, delle ombre). Ma i sogni alle volte possono trasformarsi in incubi: il dissidio fra Oberon e Titania che rivela a un certo punto un terribile sconvolgimento nel corso stesso delle stagioni, il rapporto tra Teseo e Ippolita, il conquistatore e la sua preda, la brutalità di certi insulti che gli amanti si scambiano sotto l’influsso delle magie di Puck.
 “Sogno di una notte di mezza estate”, scritta in occasione di un matrimonio, è come una serie di scatole cinesi. All’esterno dell’opera ci sono la sposa, lo sposo e il pubblico, all’interno le coppie, Teseo e Ippolita, Titania e Oberon e i quattro innamorati e nell’opera dentro l’opera, i teatranti, la vicenda di Piramo e Tisbe. In questo mondo stregato domina il capriccio, il dispotismo di Oberon che attraverso Puck gioca con i mortali e con Titania, per imporre il suo dominio. Si compie quindi su Titania quella violenza che Teseo compie su Ippolita e che Egeo vorrebbe compiere sulla figlia costringendola a un matrimonio che respinge. Si noti la sequenza degli scambi fra gli amanti. Si inizia con Ermia che ama Lisandro e con Elena che ama Demetrio, ma quest’ultimo con l’appoggio di Egeo, padre di lei, vuole invece conquistare Ermia. Si passa, attraverso l’intervento “magico” di Puck, al folle girotondo in cui Ermia insegue Lisandro, Lisandro Elena, Elena Demetrio e Demetrio Ermia. E non è finita. Perché Ermia, alla quale dapprincipio aspiravano entrambi i giovani, sarà abbandonata da tutti e due, innamorati ora di Elena, e solo nel quarto atto dopo un nuovo intervento di Puck, si avrà la conclusione in cui gli amanti formeranno davvero due coppie.
La grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con un suo distinto linguaggio: quello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle liriche d’amore e quello degli artigiani, nel quale la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso aulico.
Il mondo è folle e folle è l’amore. In questa grande follia della natura, l’attimo di felicità è breve. Un richiamo alla malinconia che accompagna tutta la vicenda.
Riccardo Cavallo

Interpreti
(in ordine alfabetico)

Nick, Bottom  

Titania, Regina delle fate
Elena
Demetrio
Ippolita, Regina delle Amazzoni
Snug 

Teseo, Duca d’Atene

Lisandro, Innamorato di Ermia
Puck
Ermia

Tom, Snaout

Fairy
Maestro di cerimonie
Oberon, Re degli Elfi
Egeo, Padre di Ermia
Peter Quince

Francis, Flut


GEROLAMO ALCHIERI
CLAUDIA BALBONI
FEDERICA BERN
SEBASTIANO COLLA
FRANCESCA DE BERARDIS
ROBERTO DELLA CASA
MARTINO DUANE
DANIELE GRASSETTI
FABIO GROSSI
VALENTINA MARZIALI
CLAUDIO PALLOTTINI
ANDREA PIROLLI
RAFFAELE PROIETTI
CARLO RAGONE
ALESSIO SARDELLI
MARCO SIMEOLI
ROBERTO STOCCHI



COSTUMI
Manola Romagnoli

SCENE
Silvia Caringi e Omar Toni

ASSISTENTI ALLA REGIA
Mario Schittzer ed Elisa Pavolini

DISEGNO LUCI
Umile Vainieri

PROGETTO FONICO
Franco Patimo






26 giugno 2015

VOLTERRA 73.15 | Teatro Persio Flacco e varie sedi | VOLTERRA

PGM 2015 
TOSCANA ‘900 
VOLTERRA 73.15 – MEMORIA E PROSPEZIONE
27 giugno  31 ottobre 2015

Nino Giammarco Porta all' Arco 1973 doc, ph Damiano Dainelli


Dal 27 giugno apre i battenti a Volterra una grande esposizione, con importanti nomi della scena contemporanea, dedicata all’evento che nel 1973 ha rivoluzionato il concetto di arte ambientale in Italia.

Mauro Staccioli - Piramide 1973 doc, ph Fabio Fiaschi


Nel 1973 la Città di Volterra è stata protagonista di una importante manifestazione artistica: il “movimento” Volterra 73 fu rivoluzionario nel rapporto fra spazio urbano e azione creativa, e la sua influenza si fece sentire nelle più importanti realtà e istituzioni artistiche a livello internazionale, a partire dalla Biennale di Venezia. Dopo oltre 40 anni da questo prestigioso successo, la FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI VOLTERRA, per volontà del Presidente  Ing. Augusto Mugellini nell’ambito del progetto PGM 2015 TOSCANA ‘900, si fa promotrice di una grande rievocazione dell’evento. Questo accadrà in vari spazi della Città, non solo grazie a una mostra fotografica dove verrà esposto materiale inedito, ma anche attraverso la riproposizione di alcuni nuclei di opere insieme ai protagonisti di allora.

Valeriano Trubbiani - torre del porcellino 1973 ph Fabio Fiaschi

Complessivamente, fra “memoria e prospezione”, quasi effimera come un happening, ma solidamente proiettata nel tempo (come ogni vera fondata opera d’arte), “VOLTERRA 73.15 | MEMORIA E PROSPEZIONE: un grande evento di creatività urbana e la sua eredità” si propone ancora come una manifestazione in progress.

Shu Takahashi, doc ph Dante Ghilli

Opere di fortissimo impatto saranno visibili in Città. Per citarne alcune, alla Fonte di Docciola riemergerà la “segnaletica emozionale”, di Francesco Somaini, mentre Mauro Staccioli sarà presente con le installazioni permanenti sul territorio della personale Luoghi d’Esperienza (2009), ma anche con un’opera storica presso la Badia Camaldolese; così come sarà visibile il grande omaggio a Raffaello Consortini nell’omonima Casa Museo. Di grande effetto scenico saranno i “gonfiabili” di Franco Mazzucchelli nella centralissima Piazza dei Priori per l’evento inaugurale, così come le sculture di Mino Trafeli che saranno visibili nella splendida sede della FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI VOLTERRA.

Franco Mazzucchelli, Gonfiabili Volterra 1973_archivio F. Mazzucchelli

E la manifestazione attuale porta ancora la firma di Enrico Crispolti (emerito dell’Università di Siena), insieme ad Anna Mazzanti (Politecnico di Milano). È forte di un’organizzazione realizzatrice guidata da Sergio Borghesi, e della Segreteria organizzativa della FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI VOLTERRA. La progettazione e la cura degli allestimenti e delle grafiche sono affidate a Valerio Di Pasquale e Luciano Picchi. Inoltre, è da sottolineare la preziosa collaborazione della Soprintendenza BEAP di Pisa e Livorno, dell’Accademia dei Riuniti, della Curia vescovile e della Casa Museo Consortini.

24 giugno 2015

IL SUQ DELLE SPEZIE | Nuovo ciclo di eventi al MAO in occasione della mostra SULLA ROTTA DELLE SPEZIE

IL SUQ DELLE SPEZIE

Nuovo ciclo di eventi in occasione della mostra

SULLA ROTTA DELLE SPEZIE. Terre Popoli Conquiste



Il MAO Museo d’Arte Orientale propone per tutta l’estate un ricco ciclo di eventi in occasione della mostra fotografica Sulla Rotta delle Spezie, organizzata in collaborazione con National Geographic Italia.

A partire dal 28 giugno, e proseguendo fino a settembre, gli appuntamenti saranno dedicati alla scoperta delle spezie, della loro storia, delle terre da cui provengono e di quelle attraversate per giungere fino a noi.



Incontri, workshop, visite tematiche ed eventi esclusivi racconteranno la mostra in un viaggio esperienziale che coinvolgerà tutti i 5 sensi: le spezie non verranno solo raccontate ma anche toccate, annusate, per inebriarsi del loro profumo e per scoprirne l’impiego in molteplici campi, dalle ricette culinarie alle pozioni magiche inventate insieme ai più piccoli.

In particolare, i workshop permetteranno di imparare gli usi noti e consueti delle spezie nella cucina occidentale e di scoprirne le proprietà terapeutiche. E ancora, sulla suggestione delle spezie si degusteranno cocktail e dolci dal sapore esotico e verranno proposti appuntamenti con storici e botanici sulle scoperte geografiche e gli epici viaggi compiuti lontano nello spazio e nel tempo. Completano il calendario le visite guidate alla mostra e le attività per adulti e bambini, tutte all’insegna dell’atmosfera esotica delle spezie.





Calendario appuntamenti dal 28 giugno al 12 luglio
I successivi eventi saranno a breve disponibili sul sito www.maotorino.it

Domenica 28 giugno e 5 luglio, ore 15.30
CONOSCERE E GIOCARE CON LE SPEZIE
Attività per famiglie
Colori e profumi sono due caratteristiche delle spezie. Ma cosa sono le spezie? Da quanto tempo l’uomo le utilizza? E perché? Le bellissime fotografie, oggi esposte nella mostra Sulla rotta delle Spezie. Terre Popoli Conquiste in collaborazione con il National Geographic Italia, condurranno grandi e bambini in un itinerario a cura di una botanica capace di rispondere a queste altre curiose domande. A seguire ogni bambino potrà conoscere le spezie attraverso il gioco e la sperimentazione di estrazione di pigmenti coloranti. Età consigliata: 6-12 anni
Costo: adulti € 3 + biglietto di ingresso (€ 8 – gratuito per possessori di Abbonamento Musei); bambini € 5 + biglietto di ingresso (gratuito fino a 6 anni, € 8 dai 7 ai 18 anni)
Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Domenica 28 giugno e 12 luglio, ore 17.30
SULLA ROTTA DELLE SPEZIE. Terre Popoli Conquiste
Visita guidata in mostra
Un itinerario tra storia, cultura, colori e profumi, accompagnerà il visitatore nella nuova mostra in collaborazione con National Geographic
Costo: € 4 (+ biglietto di ingresso – gratuito per possessori di Abbonamento Musei).
Informazioni e prenotazioni: 0115211788 - prenotazioniftm@arteintoirno.com

Martedì 30 giugno, ore 18.00
SPEZIE D’ORIENTE. Un’esperienza affascinante e sorprendente nel misterioso e profumato mondo degli aromi
Workshop a cura di Amici delle Spezie con Alessia Scatena e Andrea Betti
Durante il workshop i partecipanti entreranno a stretto contatto con le più note spezie d’Oriente: Anice Stellato, Cannella, Cardamomo, Chiodi di Garofano, Curcuma, Noce Moscata, Pepe e Zenzero. Verrà spiegata l’importanza che le spezie rivestono per il nostro benessere e come queste si inseriscono nel concetto di sana alimentazione. Si conosceranno le piante da cui originano e le specifiche proprietà terapeutiche che caratterizzano ciascuna. Dopo averle presentate, i partecipanti potranno finalmente annusare e toccare le spezie e completarne la conoscenza. Non mancheranno le raccomandazioni per i migliori accostamenti gastronomici e per iniziare ad usarle da subito in cucina nei piatti di tutti i giorni. In particolare, si imparerà a preparare un curry, la miscela di spezie per eccellenza.

Il gruppo di lavoro AMICI DELLE SPEZIE si compone di professionalità specializzate sulla storia, la botanica, le proprietà terapeutiche e gli impieghi culinari delle spezie. www.amicidellespezie.it

Workshop realizzato con il contributo di Cannamela. Costo: € 10
Info: t. 011 4436928 (prenotazione consigliata)

Martedì 7 luglio, ore 18.00
I SENSI DELLE SPEZIE. UNA STORIA MILLENARIA TRA CIBO, MEDICINA E MAGIA
Incontro con Alessandro Vanoli
Alle spezie si attribuiva un’efficacia straordinaria, in cucina, ovviamente, ma anche e soprattutto per curare e prevenire le malattie; venivano bruciate nei rituali religiosi e distillate nei profumi e nei cosmetici. Per capire perché le spezie divennero segno di ricchezza e di prestigio sociale, occorre addentrarsi in una differente visione del mondo, in cui cucina, medicina, religione e magia erano strettamente legate.

Alessandro Vanoli è storico delle relazioni tra Cristiani e Musulmani in epoca medievale e moderna. Ha insegnato presso l’Università di Bologna ed è autore di numerose pubblicazioni. Tra i suoi libri, La Spagna delle tre culture (Viella Libreria, 2006) e La Sicilia Musulmana (Il Mulino, 2012)

Ingresso gratuito all’incontro fino a esaurimento posti disponibili. Distribuzione dei tagliandi dalle 17.30 (max 2 a persona). INFO t. 011.4436928


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MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11 - Torino


info t. 011.4436928 | Facebook MAO. Museo d’Arte Orientale | Twitter @maotorino

SIMON MA a La Pelanda | a cura di Achille Bonito Oliva

   

SIMON MA
Beyond Art with Love
World Tour Art Exhibition

a cura di Achille Bonito Oliva



Apertura al pubblico: 25 giugno – 23 agosto 2015

MACRO Testaccio -  La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani, 4 - Roma




Dal 25 giugno al 23 agosto 2015 si svolge al MACRO Testaccio - La Pelanda la mostra dell’artista cinese SIMON MA “Beyond Art with Love, a cura di Achille Bonito Oliva, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da MART con il coordinamento di Paolo De Grandis - PDG Arte Communications.

Dancing Waterdrop
PVC
4 dimensioni:
H: 80, 110, 140, 600 cm


Simon Ma è uno dei maggiori interpreti della nuova arte cinese, il quale, per la prima volta a Roma, proporrà la sua personale interpretazione del tema dell'amore con una serie di installazioni site specific. Per Ma il tema dell’amore è da intendere nell’accezione dell’ “amore incondizionato” che parte dall'opera ed arriva al pubblico tramite gli elementi primari dell'acqua, aria, terra e di quello spirituale della benevolenza.




Estremamente significativo per l’artista è l’utilizzo dell’acqua, sia come elemento iconografico sia per metafora del suo stesso fare arte e dell’incontro di questa con la natura. L’elemento acqua del resto è la fonte primaria per il nutrimento di tutte le creature viventi, espressione naturale di purezza e bontà, e quindi invito ad amare oltre che strumento per la diffusione di gioia e felicità.

Simon Ma, che si definisce artista "crossover", nel suo lavoro fonde influenze orientali e occidentali, e l’utilizzo di materiali, forme e tecniche estremamente eterogenee. L’opera d’arte per Ma rappresenta molto di più del mero oggetto fisico, per diventare qualcosa in grado di creare una serie di reazioni a catena nelle persone, influenzando anche l'ambiente circostante e gli atteggiamenti sociali.

Come osserva il curatore Achille Bonito Oliva: "L'artista Simon Ma si pone all'incrocio di tutte le possibilità, compresa la metamorfosi e trasformazione della materia in sentimento universale”.

Le opere in mostra comprendono la serie “Dancing Water Drops”, dipinti, sculture, installazioni e le opere di video arte “Danza” e “Armonia”.

Per celebrare l’anniversario dei 45 anni di relazioni diplomatiche tra Cina e Italia l’artista inoltre crea appositamente una grande installazione site specific caratterizzata da un dipinto di 2 metri, che unisce le due culture tramite l’acqua, e ispirata all’antica Via della Seta, lungo la quale si sono sviluppati i primi scambi tra Oriente e Occidente.

Venerdì 26 giugno, ore 18,00, presso il Macro di via Nizza, Sala Cinema, sarà presentato, in prima nazionale, l’opera video “THE BENEVOLENT HORSE – The Dream and Pursuit of Simon Ma”, regia di Gao xiao Iong. Interverranno: Achille Bonito Oliva, Federica Pirani, Claudio Crescentini, Paolo De Grandis.

Biografia

'Crossover' è un termine che ben rappresenta l’artista Simon Ma. All'età di sette anni, Simon Ma studia l'arte della pittura tradizionale cinese sotto la guida del Maestro Fan Tzu Teng, ad undici anni inizia a dilettarsi con la musica mentre all’età di tredici anni si trasferisce a Londra dove frequenta la Bartlett School of Architecture – UCL ed inizia la sua sperimentazione nel campo dell’arte, del design ed in numerose altre discipline. Nel 1997, dopo la crisi finanziaria di Hong Kong, Simon Ma si trasferisce a Shanghai per fondare la propria impresa e pochi anni dopo, nel 2002, apre M.HOUSE. Nel 2012 è nominato ambasciatore culturale sino-italiano e nel 2014 è nominato ambasciatore culturale per Hong Kong Jockey Club ed una delle “Ten Outstanding Young Persons” di Hong Kong. Nel corso degli anni, Simon Ma ha guadagnato popolarità negli ambienti dell’arte contemporanea come artista “crossover”, collaborando con brand di fama internazionale come Hublot, Ferrari, Ducati, Lamborghini, Porsche, Chow Tai Fook, Remy Martin 1898 e Chivas 18. Le sue opere e collezioni sono state esposte in rinomati luoghi di interesse tra cui il Padiglione Italia ad Expo Shanghai 2010, il “Kaohsiung Museum of Fine Art”, il “Museum of Contemporary Art” di Shanghai (MOCA), il “Xu Beihong Art Museum” di Yixing ed il “ Patricia and Phillip Frost Art Museum” di Miami.


INFO PUBBLICO

Luogo
MACRO Testaccio - La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani 4, Roma
Ingresso gratuito

Orario
Da martedì a domenica ore 16.00-22.00
Chiuso lunedì

INFO: +39 060608
www.museomacro.org

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