SILVANO
TOTI GLOBE THEATRE
Direzione
artistica Gigi Proietti
Dal 2 al 12 luglio 2015 ore 21.15
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
regia di Riccardo Cavallo
traduzione di Simonetta Traversetti
Prodotto da
Politeama Srl
Il
2 luglio parte la stagione 2015 Silvano Toti Globe Theatre e torna un appuntamento
ormai cult: il SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE, a
firma dell’indimenticabile Riccardo Cavallo, che andrà in scena fino al 12
luglio ore 21.15. Una storia che continua ad emozionare e a far sognare raccontando il tempo breve della
felicità con un sottile sottofondo di malinconia.
L’opera è
stata scritta in occasione di un matrimonio e rappresenta, come una scatola
cinese, un mondo stregato in cui dominano il capriccio e il dispotismo. Linguaggi diversi che si intrecciano: quello delle fate che alterna al verso
sciolto, canzoni e filastrocche, e quello
degli artigiani, in cui la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa
parodia del verso raffinato.
La stagione 2015 del
Silvano Toti Globe Theatre - unico
teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno
dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti per una geniale
intuizione di Gigi Proietti - è promossa
dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma. La produzione degli
spettacoli è di Politeama srl, l’organizzazione e la comunicazione sono di
Zètema Progetto Cultura con il supporto di G.V. srl.
Note di regia
La notte di mezz’estate è una notte magica e il titolo ne svela
immediatamente l’atmosfera onirica, irreale anche se, come viene precisato, la
notte in cui si svolge gran parte dell’azione è quella del calendimaggio, la
celebrazione del risveglio della natura in primavera e non in estate. E’
comunque l’augurio di un risveglio gioioso. Ma è davvero così? Tre mondi si
contrappongono: il mondo della realtà (quello di Teseo, Ippolita e della
corte), il mondo della realtà teatrale (gli artigiani che si preparano alla
rappresentazione) e il mondo della fantasia (quello degli spiriti, delle
ombre). Ma i sogni alle volte possono trasformarsi in incubi: il dissidio fra
Oberon e Titania che rivela a un certo punto un terribile sconvolgimento nel
corso stesso delle stagioni, il rapporto tra Teseo e Ippolita, il conquistatore
e la sua preda, la brutalità di certi insulti che gli amanti si scambiano sotto
l’influsso delle magie di Puck.
“Sogno di una notte di mezza
estate”, scritta in occasione di un matrimonio, è come una serie di scatole
cinesi. All’esterno dell’opera ci sono la sposa, lo sposo e il pubblico,
all’interno le coppie, Teseo e Ippolita, Titania e Oberon e i quattro
innamorati e nell’opera dentro l’opera, i teatranti, la vicenda di Piramo e
Tisbe. In questo mondo stregato domina il capriccio, il dispotismo di Oberon
che attraverso Puck gioca con i mortali e con Titania, per imporre il suo
dominio. Si compie quindi su Titania quella violenza che Teseo compie su
Ippolita e che Egeo vorrebbe compiere sulla figlia costringendola a un
matrimonio che respinge. Si noti la sequenza degli scambi fra gli amanti. Si
inizia con Ermia che ama Lisandro e con Elena che ama Demetrio, ma quest’ultimo
con l’appoggio di Egeo, padre di lei, vuole invece conquistare Ermia. Si passa,
attraverso l’intervento “magico” di Puck, al folle girotondo in cui Ermia
insegue Lisandro, Lisandro Elena, Elena Demetrio e Demetrio Ermia. E non è
finita. Perché Ermia, alla quale dapprincipio aspiravano entrambi i giovani,
sarà abbandonata da tutti e due, innamorati ora di Elena, e solo nel quarto
atto dopo un nuovo intervento di Puck, si avrà la conclusione in cui gli amanti
formeranno davvero due coppie.
La grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi
diversi, ciascuno con un suo distinto linguaggio: quello delle fate che alterna
al verso sciolto, canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle
liriche d’amore e quello degli artigiani, nel quale la prosa di ogni giorno è
interrotta dalla goffa parodia del verso aulico.
Il mondo è folle e folle è l’amore. In questa grande follia della natura,
l’attimo di felicità è breve. Un richiamo alla malinconia che accompagna tutta
la vicenda.
Riccardo
Cavallo
Interpreti
(in ordine alfabetico)
Nick, Bottom
Titania, Regina delle fate
Elena
Demetrio
Ippolita, Regina delle Amazzoni
Snug
Teseo, Duca d’Atene
Lisandro, Innamorato di Ermia
Puck
Ermia
Tom, Snaout
Fairy
Maestro di cerimonie
Oberon, Re degli Elfi
Egeo, Padre di Ermia
Peter Quince
Francis, Flut
|
GEROLAMO ALCHIERI
CLAUDIA BALBONI
FEDERICA BERN
SEBASTIANO COLLA
FRANCESCA DE BERARDIS
ROBERTO DELLA CASA
MARTINO DUANE
DANIELE GRASSETTI
FABIO GROSSI
VALENTINA MARZIALI
CLAUDIO PALLOTTINI
ANDREA PIROLLI
RAFFAELE PROIETTI
CARLO RAGONE
ALESSIO SARDELLI
MARCO SIMEOLI
ROBERTO STOCCHI
|
COSTUMI
Manola Romagnoli
SCENE
Silvia Caringi e Omar Toni
ASSISTENTI ALLA REGIA
Mario Schittzer ed Elisa Pavolini
DISEGNO LUCI
Umile Vainieri
PROGETTO FONICO
Franco Patimo
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