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22 marzo 2015

LIBRI: 30 GRANDI MITI SU SHAKESPEARE

  
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Novità saggistica agli-estremi dell'Occidente

Dal 25 marzo in libreria


Laurie Maguire ed Emma Smith


Un libro incisivo, arguto e di ampie vedute che utilizza i miti popolari come via d’accesso alle domande complesse e talvolta spiacevoli scaturite dall’arte di Shakespeare.
L’arte e la figura di Shakespeare suscitano da sempre ricorrenti e spinosi quesiti, mai risolti definitivamente: chi si celava realmente dietro la firma di William Shakespeare? È davvero possibile che abbia scritto tutte le sue opere da solo? Era un teschio umano quello utilizzato nella prima rappresentazione dell’Amleto? La sua preparazione scolastica era scarsa o addirittura inesistente? E ancora, l'accusa di plagio rivolta a molte sue opere era fondata?
Le autrici affrontano con brio e incisività i 30 quesiti e, appoggiandosi a un approfondito lavoro di ricerca storiografica e filologica, gettano nuova luce su quelli che sono ancora oggi i punti oscuri della carriera e della vita del drammaturgo, mostrando anche quanto il materiale storico – o la sua totale assenza – possa essere interpretato e frainteso, e quanto di "personale" mettiamo nelle storie che raccontiamo.
Senza decretare la verità o la falsità dei miti presi in esame, le due studiose riescono a dare in ciascun saggio una visione complessiva ed esauriente delle più stimolanti diatribe accademiche, ma non solo. Ricostruendo il contesto storico, ci trasportano nel pieno del periodo elisabettiano, e ci offrono un prezioso spaccato della vita dell’epoca.
Una narrazione coinvolgente e stimolante che interroga la vita, le opere e il teatro del drammaturgo, toccandone i punti che più animano l'immaginario comune.
Laurie Maguire Docente di Letteratura inglese al Magdalen College di Oxford, autrice e curatrice di libri. Critico teatrale per «The Times Literary Supplement», tiene conferenze nel Regno Unito e in America.

Emma Smith ricercatrice all’Hert­ford College di Oxford. È autrice e curatrice di libri, scrive per «The Times Literary Supplement», tiene conferenze nel Regno Unito e in America.

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