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28 dicembre 2017

ARTE. "I BAMBINI DI TEHERAN" UN VIDEO DI FARIAN SABAHI


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27 gennaio - 11 febbraio 2017
I Bambini di Teheran
Progetto artistico della storica e giornalista Farian Sabahi
La realizzazione dell’installazione torinese è
in collaborazione con il MAO Museo d’Arte Orientale
via San Domenico 11 – Torino

Un progetto artistico di Farian Sabahi, storica e giornalista italo-iraniana che ha fatto luce su una vicenda poco nota che risale alla Seconda guerra mondiale e lega la Polonia, l'Iran e Israele.
Dopo anni di lavoro intervista a quattro anziani ebrei polacchi incontrati in Israele.

I Bambini di Teheran è una video installazione di circa trenta minuti, poetica, delicata e dirompente, drammaticamente di quando fu l’Iran a farsi carico dei profughi polacchi, ebrei e cattolici, provenienti dall'Europa. Protagonisti del video sono quattro ebrei polacchi che all'inizio della Seconda guerra mondiale scapparono dalla Polonia invasa dai tedeschi verso la Polonia occupata dai sovietici. Da qui furono deportati nei campi di lavoro in Siberia, poi in Uzbekistan in orfanotrofi spesso gestiti da istituzioni cattoliche. Una tappa importante del loro lungo viaggio è Teheran, che il 25 agosto 1941 fu invasa dalle truppe britanniche e sovietiche, qui si fermarono oltre un anno e per questo sono chiamati i Bambini di Teheran.
A unire le vicende personali dei quattro protagonisti è la voce fuori campo di un quattordicenne, che a ogni tappa di questo lungo viaggio ricorda al pubblico le vicende storiche di quel periodo.


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Al piano nobile dello storico Palazzo Mazzonis sono le lettere in ebraico Yaldei Teheran (i bambini di Teheran), opera site specific dell’artista torinese-israeliano Gabriele Levy. Di madre piemontese di Alessandria e di padre ebreo sefardita di Alessandria d'Egitto.
Attraverso il linguaggio artistico de I Bambini di Teheran la collaborazione tra Farian Sabahi e Gabriele Levy, l'arte si conferma una modalità di superamento delle differenze e uno strumento che avvicina le persone.
Colonna sonora dell’esperienza artistica è Elegy for the Arctic di Ludovico Einaudi, brano scelto dall’autrice del progetto assieme al compositore torinese.

Il video dell’installazione proposta al MAO, fino all’11 febbraio, sarà ospitato nell’auditorium del Mudec, il Museo delle Culture di Milano, nella sola giornata della memoria, sabato 27 gennaio.

In concomitanza con il Mese della Memoria, il video I Bambini Teheran sarà proiettato anche in diversi Presidi del Libro, associazione che si occupa di promozione della lettura attraverso circoli diffusi in tutta Italia, soprattutto in Puglia, in presenza dell'autrice.
Il video è disponibile con testi e sottotitoli in italiano, francese e inglese.


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Farian Sabahi (1967) è scrittrice e giornalista specializzata sul Medio Oriente e in particolare su Iran e Yemen, con un’attenzione particolare alle questioni di genere. Durante la guerra in Kosovo, Farian aveva realizzato l’installazione BornBlind sui bambini nati dagli stupri, opera multimediale interattiva realizzata con l’artista torinese Ennio Bertrand e presentata allo Stadthaus di ULM, 1999. È autrice del testo per il teatro Noi donne di Teheran (Mimesis, Milano 2013) e di altri volumi tra cui l'intervista Il mio esilio. Shirin Ebadi con Farian Sabahi (Zoom Feltrinelli 2014), i saggi Storia dello Yemen (Bruno Mondadori 2010) e Storia dell’Iran 1890-2008 (Bruno Mondadori, Milano 2003-2005-2009), i reportage Un’estate a Teheran (Laterza, Roma 2007, prefazione di Sergio Romano) e Islam: l’identità inquieta d’Europa. Viaggio tra i musulmani d’Occidente (Il Saggiatore, Milano 2006, prefazione di Ferruccio De Bortoli) e il saggio The Literacy Corps in Pahlavi Iran 1963-1979 (Ed. Sapiens, Lugano 2002).
Ha conseguito il dottorato in Storia dell'Iran presso la School of Oriental and African Studies di Londra e insegna il seminario “Relazioni internazionali del Medio Oriente” all’Università della Valle d’Aosta. Scrive regolarmente sul Corriere della Sera e sul settimanale Io Donna e per vent'anni ha recensito libri sul Medio Oriente e l’Islam sulle pagine di cultura del Sole24Ore. Collabora con le emittenti televisive Rai Uno, RaiNews24 e BBC Persian. Si occupa di Iran e Yemen per Radio Popolare.

MAO Museo d’Arte Orientale Via San Domenico 11, Torino
Il Museo Un viaggio in Oriente. Oltre 2200 opere provenienti da diversi Paesi dell’Asia, dal IV millennio a.C. fino al XX d.C., raccontano cinque diversi percorsi per cinque diverse aree culturali: Asia meridionale, Cina, Giappone, Regione Himalayana, Paesi Islamici dell’Asia. Culture millenarie distanti e poco conosciute si avvicinano al pubblico. Il MAO, invita ad un viaggio affascinante di scambio, scoperta e conoscenza.
Info t. 011.4436927 – e-mail mao@fondazionetorinomusei.it - sito www.maotorino.it
Facebook MAO. Museo d’Arte Orientale | Twitter @maotorino
Orario mar-ven h 10 -18; sab-dom h 11 – 19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima.
Tariffe Intero € 10, ridotto € 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte

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