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4 settembre 2017

ARTE A NAPOLI. CHARACTER POP DI ESTEBAN VILLALTA MARZI (EVM)

Radici spagnole e carattere italiano: EVM è un artista che conosco personalmente e che rappresenta la new pop art secondo il suo stile personale, forte e deciso nei colori e nei temi di denuncia, seguendo un canone fumettistico e baroccheggiante che compensa in pieno un carattere gentile, quasi timido.
Emanuela Dottorini


Esteban Villalta Marzi al PAN di Napoli: C(h)aracter Pop
A cura di Gianluca Marziani


Inaugurazione: 7 Settembre 2017, ore 18:00
PAN|Palazzo delle Arti Napoli, Via dei Mille, 60, 80121 Napoli

Esteban Villata Marzi By Dino Ignani 2014
 

In anteprima mondiale a Napoli, questa antologica racconta l’universo pittorico di Esteban Villata Marzi, uno tra i massimi esponenti della New Pop Art, che ha reinterpretato con originalità le icone e le atmosfere della tradizione spagnola e italiana.
EVM, acronimo di Esteban Villalta Marzi, si presenta con una selezione di opere di supereroi, ballerine di flamenco e toreri dipinti su originali scenari barocchi: da Hulk con ballerina, a un Batman che balla il flamenco. Protagonisti che appaiono decontestualizzati e riletti in una dimensione nuova, come i “Blood Runners”, gli “Ice Guys” e le “EVM Girls” con i loro tacchi altissimi e la  sensualità straripante. 


Esteban Villalta Marzi, Bisous, 2013.120x80cm

La mostra evidenzia un percorso artistico di profonda coerenza estetica che ha definito negli anni l'inconfondibile territorio hyperpop di EVM.
 
Biografia
Esteban Villalta Marzi nasce a Roma il 28 Novembre 1956. Vive e lavora tra Roma, Madrid e Palma di Majorca. Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Roma, dal 1978 inizia a esporre in Italia e nelle principali città europee. A New York è stato protagonista al MOMA’S Coffee in occasione dell’opera teatrale di Dario D’Ambrosi tratta da “A Clockwork Orange” di Anthony Burgess. Nei primi Anni Ottanta, da vero antesignano dei graffiti pittorici, crea pitture ambientali sui muri urbani, nelle discoteche, nei negozi, sui set cinematografici.


Esteban Villalta Marzi, Break Dance_ 1984, 300x200cm

Lo invitano alla prima “Biennale di Arte Mediterranea” a Barcellona insieme ad artisti come Andrea Pazienza, Marco Tamburini, Pedro Almodovar, Alberto Garcia-Alix, Fabio McNamara, Eva Liberty… il ciclo degli esordi ha un titolo profetico: GRAFFITISMI. Sempre negli Anni Ottanta viene premiato per due anni con la borsa di studio del museo Art et Histoire di Ginevra. In quei giorni dipinge negli spazi della prestigiosa "Halle sud" diretta da Renate Cornu. A Ginevra realizza una personale presso la galleria Care-off, iniziando poi una collaborazione con il gallerista Erik Frank, il primo a portarlo per diverse edizioni ad Art Basel.


Esteban Villalta Marzi, Paris Mon Amour_ 1986, 200x160cm

Comincia subito dopo il ciclo ESPRESSIONISMO FEROCE, segnato dalla chiara influenza di Parigi, città in cui l’artista risiede per un breve ma intenso periodo. A metà degli Anni Ottanta torna a Madrid e inizia una collaborazione con la galleria Juana de Aizpuru. Vince anche la borsa di studio della Casa Velasquez.


Esteban Villalta Marzi, Christine La Macchina Infernale_1984, 180x160cm

Tra gli anni Ottanta e Novanta diventa un membro attivo del movimento artistico “Movida Madrilena”, confermandosi come uno dei maggiori esponenti della Pop Art europea. Viene invitato dal Museo Sainsbury Centre For Visual Arts (insieme ad artisti come Eduardo Arroyo, Equipo Cronica, Ouka Lele, Carlos Pazos, Dis Berlín) per la mostra "Spain is Different" (1998). Da quel momento la critica lo annovera tra i più maturi rappresentanti della cosiddetta "New Pop Art".


Esteben Villalta Marzi, Il Minotauro  1984 cm 150 x 170


Torna quindi a Roma dove si dedica a diversi cicli pittorici. Uno di questi cicli, é GESTUALITÁ POP dove l'artista rappresenta, quasi sempre in close up, gesti quotidiani che hanno come protagoniste le mani. I vari cicli non vengono mai abbandonati dall’artista, al contrario la sua natura onnivora trasforma ogni singolo tema con innesti ed evoluzioni continue. Inizia negli Anni Novanta la serie di toreri cattivi dal titolo TOREROS MALEVOS. E’ la nascita di una lunga collaborazione con il curatore Gianluca Marziani che nel 1997 presenta la sua personale BLOOD RUNNER presso lo studio Soligo di Roma. Di questo periodo sono anche le ballerine di flamenco e i personaggi della cultura spagnola, raccolti assieme nell'installazione "Corrida Notturna", esposta alla Fundació Miró per la sua personale del 2001.


Esteban Villalta Marzi,Occhio agli occhi,2001,200x200cm


In seguito presenta l'evoluzione dei suoi graffitismi con la serie SUPEREROI (che appunto erano i personaggi principali degli Anni Ottanta), alternando questo primo ciclo con i manga delle serie ICE GUYS e BOYS & GIRLS. Attualmente EVM ha ripreso con forza il ciclo FETISH, essendo questo il tema centrale dei sui ultimi lavori che rappresentano la sua tappa piú intuitiva e personale.

“Villalta Marzi conferma la sua posizione centrale in una figurazione iperpop che lo vede in campo da oltre trent'anni.”
Tratto dal testo “Ice Guys”, Gianluca Marziani


Esteban Villalta Marzi, King Creole Madrid-1986




Opening 7 settembre 2017, ore 18
Periodo
Dal 08/09/2017 al 03/10/2017
Orari
dal lunedì al sabato (10:00- 18:00); domenica (10:00 – 14:00); chiuso il martedì
Sede
PAN|Palazzo Arti Napoli
Via dei Mille 60
80121 Napoli
(ITALIA)

Ingresso libero

Opere: 80 opere
Autore: Esteban Villalta Marzi
Curatore: Gianluca Marziani
Cronologia: 1980-2017
Tecnica: pittura
Misura: vari formati
Provenienza: Collezione privata dell’autore
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