IL GIAPPONE DI FOSCO MARAINI
Immagini, appunti, progettiA cura di Rosanna Padrini Dolcini e Nicola Rocchi
Fosco Maraini_Festa del fuoco a Kyoto Kusama 1953-54_Courtesy Fondo F. Maraini- ACGV |
Fondazione Raffaele CominelliCisano di San Felice del Benaco30 luglio – 2 ottobre 2016
In occasione del 150mo Anniversario delle
relazioni tra Giappone e Italia, la Fondazione Raffaele Cominelli ospiterà una
mostra dedicata al celebre orientalista ed etnologo italiano Fosco
Maraini.
Fosco Maraini_Il monte Fuji_Fondo F. Maraini- ACGV |
Negli spazi del palazzo benacense si
svilupperà un percorso che metterà in risalto la complessa e poliedrica figura
di Fosco Maraini: etnologo, antropologo, orientalista, alpinista,
fotografo, scrittore, esplo ratore e poeta. La mostra, a cura di Rosanna
Padrini Dolcini e Nicola Rocchi, si focalizzerà sul legame profondo
di Maraini con il Giappone, legame che ha inciso in maniera determinante su
tutto il suo percorso esistenziale e culturale.
Fosco Maraini_Torii del santuario Shinto del villaggio di Shirakawa. Ghifu-ken_1953-54_Fondo F. Maraini- ACGV |
Il rapporto di Fosco Maraini con il Giappone
ha inizio alla fine degli anni ’30, quando si trasferisce nell’isola di Hokkaido
per studiare l’arte, la religione tradizionale e la cultura del popolo degli
Ainu. Da quel momento la sua vita professionale e privata si intreccerà
profondamente con il Giappone, che sarà fonte inesauribile di ispirazione per
documenti di vario tipo (libri, appunti, fotografie, etc).
Fosco Maraini_Ama di Hekura_1954_courtesy Fondo F. Maraini- ACGV |
La mostra sarà realizzata grazie al consenso
delle eredi di Fosco Maraini e alla collaborazione del Gabinetto Scientifico
Letterario G. P. Vieusseux di Firenze, cui lo stesso Maraini affidò
la
propria biblioteca orientale e i preziosi materiali prodotti nel corso della sua
vita di viaggiatore e studioso: oltre 100 mila fotografie, i carteggi e la
corrispondenza, i quaderni con gli appunti di viaggio e molte altre carte
relative all’archivio di lavoro, gli scritti e le pubblicazioni, i documenti
personali e familiari.
All’interno del palazzo Cominelli verrà
esposta una selezione di fotografie, taccuini e altri documenti “giapponesi” di
Maraini, oltre ai libri da lui dedicati al Giappone e all’Asia. Le fotografie,
in bianco e nero, si riferiscono in particolare alla permanenza in Giappone
negli anni Cinquanta: mostrano templi, riti e cerimonie religiose, ritratti e
paesaggi. Agli scatti fotografici sono accostati alcuni dei taccuini sui quali
Maraini annotava i propri appunti, accompagnandoli con schizzi, disegni e
schemi.
L’obiettivo della mostra è di evidenziare
inoltre, il composito metodo di lavoro dello scrittore, la sua curiosità
inesauribile e la pressante necessità interiore di comprendere a fondo la
realtà.
L’esposizione sarà incentrata intorno a tre
nuclei tematici, ai quali è dedicata una sala ciascuno.
Nella prima sala verranno raccolte immagini
e agende con appunti e disegni relativi agli anni 1953-54: tutti materiali poi
confluiti nel libro “Ore giapponesi” (1956), testo ancor oggi imprescindibile
per chi desideri avvicinarsi alla cultura giapponese.
La seconda sala sarà dedicata alle
fondamentali ricerche condotte sulle Ama, le pescatrici delle isole Hekura e
Mikuriya - dell’arcipelago delle Nanatsu-to - e alle fotografie in cui Maraini
le ritrasse nel 1954. Alcuni materiali documenteranno inoltre gli studi sui
matsuri, le feste tradizionali giapponesi.
Nell’ultima sala verrà data testimonianza di
un progetto a cui Maraini lavorò a lungo e non riuscì a concretizzare: saranno
esposte alcune schede, parte del materiale preparatorio per un dizionario e un
libro sui kanji - i caratteri di origine cinese utilizzati nella
scrittura giapponese.
“La presenza sibillina, alchemica,
bellissima degli ideogrammi” è il primo indicatore che segnala a Clé – il
protagonista del romanzo autobiografico “Case, amori, universi” – che il
viaggiatore sta “davvero saltando oltre i valli del mondo indoeuropeo”. E
l’interesse per gli ideogrammi, insieme alla profonda fascinazione per la
religione scintoista, sono una costante nel rapporto tra l’etnologo fiorentino e
la cultura giapponese.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo
contenente, oltre a numerose immagini, brevi testimonianze dei familiari sulla
figura di Fosco Maraini e il suo rapporto col Giappone.
Questa mostra, inserita nel 150°
Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, con il sostegno
dell’Ambasciata del Giappone in Italia e del Consolato Generale del Giappone a
Milano, rientra nel programma espositivo che la Fondazione Raffaele Cominelli,
per l’estate 2016, ha dedicato interamente al rapporto tra Giappone e Italia, e
si aggiunge agli altri due eventi, dedicati rispettivamente alla mostra
“Dialoghi - Gioielli contemporanei” e alla mostra “Eterne Stagioni” allestita al
Museo D’Annunzio Segreto presso il Vittoriale degli Italiani, in cui si indaga
il rapporto tra i più significativi artisti visivi del panorama contemporaneo e
gli antichi paraventi giapponesi.
Il Giappone di Fosco Maraini
Immagini, appunti, progetti
Inaugurazione: sabato 30 Luglio 2016 ore
18.00
30 Luglio 2016 - 2 Ottobre 2016
in collaborazione con:
Comune di San Felice del Benaco
Gabinetto Scientifico Letterario G. P.
Vieusseux
Sede:
Fondazione Cominelli
Via Padre F. Santabona, 9
25010 Cisano di San Felice del Benaco
(BS)
Orari:
sabato: dalle 17.00 alle 20.00
domenica: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle
17.00 alle 20.00
Ingresso libero
Info:
tel +39 338.60.60.153
info@fondazionecominelli.it
www.fondazionecominelli.it
Nessun commento:
Posta un commento