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28 marzo 2016

TORNA A PISTOIA "LEGGERE LA CITTA'"


LEGGERE LA CITTA’
Pistoia 7-10 aprile 2016
#LA CITTA’ DEL DIALOGO



Torna a Pistoia LEGGERE LA CITTA’, la rassegna promossa e organizzata dal Comune, che in questa sua quarta edizione ha per tema #LA CITTÀ DEL DIALOGO. Nell’anno in cui si prepara ad essere Capitale della Cultura, dal 7 al 10 aprile 2016, Pistoia affronta con la sua manifestazione il tema del dialogo. E come sempre lo fa invitando personaggi dei più vari campi del sapere: architetti e filosofi, scrittori e sociologi, fotografi, giornalisti e tanti altri, per un totale di 60 ospiti e 40 appuntamenti, tra incontri, lezioni, mostre, passeggiate, concerti, spettacoli e laboratori. Il tutto, come sempre, coinvolgendo tantissimi luoghi della città.
Pistoia Piazza Duomo

Quattro giorni, questi, che faranno di Pistoia la casa del pensiero urbano, per riflettere sul tema del dialogo, come fondamentale strumento per lo sviluppo democratico di una comunità. La capillare estensione di internet e dei nuovi media ha reso più immediato e diffuso l’accesso all’informazione e più facile e veloce il confronto tra persone appartenenti anche a paesi e culture molto distanti tra loro; non sempre però a questo è seguito un miglioramento qualitativo del confronto, che - anzi – rischia sempre più di essere viziato dalla diffusione di sentimenti xenofobi e intolleranti, più o meno manifesti, e dal radicamento di nazionalismi e fondamentalismi, non soltanto religiosi.
Il programma di Leggere la città, realizzato con la consulenza del giornalista Francesco Erbani, proporrà occasioni di approfondimento sul dialogo, inteso sia come dialogo tra le diverse parti della città (i centri e le periferie, le aree urbanizzate e quelle rurali), sia tra le componenti sociali della città stessa (religiose, culturali, generazionali) e svilupperà il concetto di laicità, intimamente connesso al tema del dialogo, in quanto unico terreno sul quale è possibile sviluppare un confronto democratico, pieno e autentico.


Tantissimi gli ospiti in programma: il filosofo Remo Bodei, nel suo intervento “Se il senso del limite favorisce il dialogo”, svilupperà proprio il concetto di laicità; mentre lo storico Adriano Prosperi parlerà del rapporto tra il dialogo e la democrazia. Eligio Resta, membro laico del Consiglio superiore della Magistratura dal 1998 al 2002, sarà chiamato a riflettere sul rapporto con l’altro nell’incontro “Una scommessa sul codice della fraternità”, mentre Paolo Maddalena, già vice presidente della Corte Costituzionale, proporrà un approfondimento sul rischio della città di “diventare preda della finanza”. Il dialogo tra generi è affidato alla filosofa Michela Marzano, mentre quello religioso è al centro di un incontro tra i “figli di Abramo” (il Cristianesimo, l’Islam e l’Ebraismo) alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia Izzedein Elzir. Da segnalare poi l’incontro con lo storico Guido Crainz, che presenterà il suo libro “Storia della Repubblica. L’Italia dalla Liberazione ad oggi” (Donzelli) e quello con Gaetano Azzariti, professore di Diritto Costituzionale a Roma, “L’Italia dialoga. Multiculturalismo e Costituzione”.
Quest’anno, sotto il titolo “Storie di città”, la rassegna propone una serie di incontri dedicati a città simbolo del dialogo, a volte interrotto, a volte fecondo, in tutti i casi costitutivo dell’identità stessa di quelle comunità, come Gerusalemme, Venezia, Palermo e Istanbul, queste due ultime raccontate rispettivamente dal professor Giuseppe Barbera, ordinario a Palermo di Colture Arboree, e dal giornalista Siegmund Ginzberg.
Il ciclo “Testimoni”, invece, presenterà tre incontri su personaggi che hanno dedicato al dialogo parte importante della propria vita: Adriano Olivetti, Danilo Dolci e Angela Zucconi. Di quest’ultima parlerà Goffredo Fofi, col quale Leggere la Città rinnova il suo rapporto. Fofi e la sua rivista degli Asini, ripropongono infatti anche per questa edizione i seminari della “Università elementare”, dedicati stavolta al tema “Che cos’è l’arte. Di che arte oggi c’è bisogno” (tra le presenze Tomaso Montanari, Piergiorgio Giacché, Alfonso Berardinelli, Serena Vitale).
Due incontri affronteranno il tema del dialogo tra aree geografiche, nello specifico tra aree interne e zone costiere. A parlarne lo scrittore e regista Franco Arminio, l’economista Fabrizio Barca e lo storico Piero Bevilacqua.
Il rapporto tra le trasformazioni fisiche della città e lo sviluppo democratico della comunità è infine il tema intorno al quale rifletteranno i molti architetti e urbanisti invitati: la riacquisizione all’ambiente naturale di parte della città contemporanea è il tema della lectio magistralis di apertura affidata all’architetto urbanista e paesaggista tedesco Andreas Kipar; l’urbanista ed ex assessore regionale Anna Marson interviene sui temi della pianificazione del paesaggio; l’esperta di mobilità sostenibile Anna Donati indica la strada per una “mobilità nuova”; l’architetto svizzero Mario Botta, tra le più significative figure dell’architettura contemporanea, riflette sul dialogo nella “città pubblica”; infine i due urbanisti Vezio de Lucia, ormai ospite affezionato di Leggere la Città, e Carlo Cellamare sviluppano un ipotetico dialogo tra le diverse parti della città – ad esempio, il centro e la periferia.
La rassegna, con il suo titolo, rende omaggio al grande architetto pistoiese Giovanni Michelucci, richiamando il suo libro “Pistoia: leggere una città”: leggerla come fosse un libro di pietra, nel suo essere città variabile, città tenda, città del dialogo. Sono tra le pagine più belle del pensiero di Michelucci che, attento al disagio urbano, al tessuto degradato e a quello marginale, mise al centro delle sue architetture le persone e il loro vivere. Ad illustrare nel volume i pensieri di Michelucci, c’erano le immagini di un altro maestro pistoiese, il fotografo Aurelio Amendola, che renderà omaggio all’architetto, esponendone, per la prima volta, alcune delle più significative proprio nelle sale del Centro Michelucci. Domenica 10, in occasione dell’incontro con Amendola, le immagini saranno proiettate tutte su grande schermo.
La Biblioteca San Giorgio rende omaggio a un altro architetto pistoiese, Massimo Baldi, di cui ricorre quest’anno il trentennale della morte. La mostra a lui dedicata, La Pistoia di Massimo Baldi 1986-2016: l’eredità di un architetto urbanista, raccoglie i disegni per i progetti di molti edifici pistoiesi che tutt’oggi contribuiscono a caratterizzare la città.
Da segnalare poi Manifesto Urbano, una mostra fotografica atipica che invaderà tutti gli spazi dedicati alle affissioni all’interno della terza cerchia di mura. Al posto dei consueti manifesti pubblicitari, dal 29 marzo al 12 aprile, verranno ‘affisse’ le fotografie (100x140) dedicate a Pistoia di Filippo Basetti, Martina Bruni, Mario Carnicelli, Chiara Marraccini, Alessandra Repossi. Gli spazi che la città ha voluto concedere al pubblico, verranno restituiti in questo modo, attraverso le immagini della città, alla città stessa.
Il cuore della manifestazione, come tutti gli anni, sarà poi la Mostra del Libro gestita dalle librerie pistoiesi, che sarà allestita sotto al loggiato medievale del Palazzo Comunale.
La sera infine, a chiudere come sempre le giornate di Leggere la Città, saranno molti e qualificati appuntamenti spettacolari: da Paolo Rossi, che si esibirà al teatro Manzoni, insieme ai Solisti dell’orchestra Leonore, al musicologo Giovanni Bietti che, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, terrà la lezione “La città in musica: un dialogo tra parole, storie e suoni”, dal bassista Andrea D’Amelio dell’Accademia Santa Cecilia di Roma che, alla bottega del liutaio Andrea Gargini, proporrà un repertorio tutto novecentesco, a Massimiliano Civica che al centro culturale il Funaro proporrà una lezione-spettacolo dedicata a Eduardo De Filippo e alla clavicembalista Giulia Nuti che, nella chiesa di San’Ignazio, proporrà musiche di Giustini, Händel, Pasquini e Scarlatti.

Informazioni
Ufficio cultura del Comune di Pistoia
Tel. 0573.371690
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito
 
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