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31 marzo 2016

La Sarta con la più grande clown al mondo Gardi Hutter


Sabato 2 aprile 2016
LA SARTA


GARDI HUTTER, LA PIU' GRANDE CLOWN AL MONDO,
PORTA IN TEATRO L'ARTE DI FAR RIDERE SENZA USARE LE PAROLE,
ALLA RICERCA DELLA FELICITÀ
a La Città del Teatro di Cascina (PI), in esclusiva per la Toscana

Perfino il destino può perdere il filo. Basandosi su questo principio, Gardi Hutter e Michael Vogel (direttore artistico di Familie Flöz) hanno dato vita ad uno spettacolo piacevole e divertente, riportando in scena l'antica arte della clowneria. Sabato 2 aprile, alle 21, La Città del Teatro di Cascina propone una nuova anteprima regionale: La Sarta, di e con Gardi Hutter e Michael Vogel con la musica di Franui, il suono di Dirk Schröder, e i video di Andreas Dihm. 


Gardi Hutter è considerata la più grande clown al mondo: un’artista unica, pluripremiata, che ha conquistato le platee internazionali di 29 Paesi e che dal 1981 gira il mondo (ha toccato le 3.000 repliche) con spettacoli quasi privi di parole, in cui crea piccoli universi paradossali fatti di personaggi che combattano con coraggio - ma invano - per la ricerca della felicità. La loro tragicomica situazione è esposta in modo spietato e crudele, offrendo così al pubblico il massimo di divertimento. Ne La Sarta il mondo è il tavolo della sartoria, dove, sbirciando tra gli occhielli, si intravede la stoffa di mille racconti. Tra bambole di pezza e manichini danzanti, Gardi Hutter cuce la trama dello spettacolo senza risparmiarci sforbiciate e cattiverie. Un pezzo teatrale sulla finitezza dell’essere e l’infinito del gioco. Al di fuori del tempo. Nella scatola da cucito si aprono abissi e con così tanti rocchetti...

Biglietti spettacolo: intero 15 euro – ridotto 13 euro – studenti/inoccupati 10 euro; sconti per i soci del cineclub Arsenale.

BIGLIETTERIA e PREVENDITA: telefono 345 8212494 dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 12,30 e mercoledì anche dalle 17 alle 19. Info & approfondimenti: www.lacittadelteatro.it

30 marzo 2016

In libreria il nuovo romanzo di Alessandro Toso: "A galla"

Scrittura & Scritture
           

 Novità in libreria - aprile


Renato Pappalardi, titolare di una importante azienda veneta, ha appena concluso un grosso affare con un cliente estero che potrebbe evitare la chiusura della fabbrica. L’incubo della cassa integrazione, già in essere per molti dei suoi dipendenti, sembra essere vicino alla fine.
Eppure qualcosa non quadra. Nonostante la commessa in arrivo, Pappalardi non recede dalla politica di taglio dei costi.
Franco Garritano, operaio esperto e dal carattere determinato, decide di giocarsi il tutto per tutto e avanzare richieste giuste, ma rischiose.
Al destino della fabbrica sono legate molte cose: la carriera; la salvaguardia del lavoro e dell’unità delle famiglie, loro malgrado coinvolte; persino un amore appena nato e una relazione dai contorni imprevedibili.
La vicenda si gonfia sempre più,  con i media pronti come pescecani a… [
Continua]

L'hanno letto in anteprima: Giancarlo De Cataldo:
"Sembra incredibile: quando prendono in mano la penna, anche i manager si accorgono di avere un cuore.
E come alcuni dei loro personaggi, riescono persino a diventare esseri umani."

Simonetta Agnello Hornby: "Una storia attuale, piena di suspense che avvince e fa meditare sui valori della società odierna."


Le altre novità in libreria

Un caffè con Robespierre
di Adriana Assini
Parigi 1793. Nella città sulla Senna sventola il tricolore della Repubblica, i Caffè brulicano di gente e di idee. E in autunno, mentre cadono le prime foglie, cade anche la testa di Marie-Antoinette, la regina straniera mai amata dai francesi. (
continua)

Straluna di Giuseppe Pompameo
Nel paese di Nuvàl, un puntino difficile da trovare sulle carte geografiche, il tempo trascorre appena più lento.
Octavio Serna, spinto laggiù dalla voglia di prendere il largo dal suo passato, vive tra il desiderio di avventura e la voglia di provare a essere felice… (
continua)

#agalla
#alessandrotoso
#libri
 

Novità in libreria da Fanucci editore: "Embassytown" di China Miéville.

  





dal 31 marzo in libreria:
Embassytown
di
China Miéville



“Un’opera d’arte pienamente riuscita.”  - Ursula K. Le Guin 
In un futuro remoto, gli esseri umani si sono spinti ai confini dell’universo, colonizzando il pianeta Areka. Qui, i rapporti tra gli uomini e il misterioso popolo degli Arekei, custode di una lingua misteriosa e inaccessibile, sono possibili solo grazie ai pochi ambasciatori terrestri in grado di comprenderne il linguaggio.

Avice Benner Cho, una colona umana, ha fatto ritorno sul pianeta, nella città di Embassytown, dopo anni di viaggio nello spazio più profondo. Non è in grado di parlare la lingua degli Arekei, eppure in qualche modo ne rappresenta una parte: lei, come altri esseri umani, è utilizzata dagli indigeni come una “similitudine vivente”, necessaria alla formulazione di concetti altrimenti inesprimibili. A causa di oscuri intrighi politici, sul pianeta è stato inviato un nuovo ambasciatore e il fragile equilibrio tra umani e alieni subisce una violenta scossa. 

Una catastrofe è all’orizzonte, mentre Avice si trova divisa tra un marito che non ama più, un sistema nel quale non ha più fiducia e una lingua che non può parlare ma che parla attraverso di lei, al di fuori della sua volontà.

Dalla vena immaginifica di uno dei nuovi maestri della fantascienza, un romanzo visionario e suggestivo che indaga il linguaggio e le sue possibilità. 

dal 31 marzo in libreria, €16.90
già disponibile in ebook, €4.99



#fanucci editore
#libri
#fantascienza

28 marzo 2016

FOTOGRAFIA . SENZA CONFINI . LE INCONE DI STEVE MCCURRY



Steve McCurry: Sharbat Gula, Afghan Girl, at Nasir Bagh refugee camp near Peshawar, Pakistan, 1984. Peshawar, Pakistan, 1984 ©Steve McCurry.
SENZA CONFINI.
Le Icone di Steve McCurry
Pordenone, Galleria Harry BertoiaDal 28 febbraio al 12 giugno 2016


Senza Confini è la nuova retrospettiva di Steve McCurry dedicata alla città di Pordenone.
La selezione di immagini dall'immenso archivio di McCurry,  offre  un viaggio simbolico attraverso i suoi 40 anni di fotografia per raccontarlo proprio come lo ha vissuto: Senza Confini, a costo della vita.
In Afghanistan nel '79 al seguito dei guerriglieri, primo a testimoniare l'importanza di quel paese per il fragile equilibrio del mondo; la conseguente odissea dei rifugiati che gli ha valso forse lo scatto più celebre di tutti i tempi: Sharbat Gula, la mitica bambina afgana in grado di esercitare per 30 anni la medesima forza magnetica.
Flash appassionanti di storia del mondo, lunghi appostamenti in cerca dell'inquadratura perfetta, o incontri fortuiti che lasciano il segno nei suoi ritratti unici.
La carriera di #McCurry è idealmente iniziata quando, vestito con abiti tradizionali, ha attraversato il confine tra il Pakistan e l’Afghanistan, controllato dai ribelli poco prima dell’invasione russa.
Quando tornò indietro portò con sé rotoli di pellicola cuciti tra i vestiti. Quelle immagini che sono state pubblicate in tutto il mondo, sono state tra le prime a mostrare il conflitto al mondo intero. Il suo servizio ha vinto la Robert Capa Gold Metal of Best Photographic Reporting from Abroad, un premio assegnato a fotografi che si sono distinti per eccezionale coraggio e per le loro imprese.
McCurry ha poi continuato a fotografare i conflitti internazionali, tra cui le guerre in Iran-Iraq, a Beirut, in Cambogia, nelle Filippine, in Afghanistan e la Guerra del Golfo.

 


Concentrandosi sulle conseguenze umane della guerra, mostrando non solo quello che la guerra imprime al paesaggio ma, piuttosto, sul volto umano. Confini simbolici quindi, che McCurry nel tempo ha fatto svanire davanti ai nostri occhi, le etnie in via di estinzione, le diverse condizioni sociali, i modi più particolari di concepire i gesti più semplici: immagini che raccontano una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità.
“Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te” afferma in un video l’artista.
Anche per questo, in ogni scatto di Steve McCurry è racchiuso un complesso universo di esperienze e di emozioni e non è un caso se molte delle sue immagini, a partire dal ritratto di #SharbatGula, sono diventate delle vere e proprie icone, conosciute in tutto il mondo
Senza Confini, nella sua installazione espositiva, mescolando tempi e luoghi, lascia il visitatore libero di muoversi e creare un suo personale percorso, e ritrovare le 50 icone più amate e commentate personalmente da McCurry nel catalogo, ma anche i progetti più recenti dedicati all'Africa, al Giappone alla Birmania dal 27 febbraio al 12 giugno, nei due piani della Galleria Harry Bertoia.
Tra questi una sezione inedita che costituisce un corpo a sé, dedicata a quella unica e incredibile realtà che è Cuba per attraversare con McCurry una vera e propria frontiera culturale e temporale prima dell’inevitabile cambiamento storico.
Cuba è il progetto più recente di McCurry, presentato a Pordenone in una prima assoluta, grazie alla straordinaria collaborazione di Jacob Cohën che ne ha reso possibile la realizzazione.
L'esposizione, a cura di Biba Giacchetti, è promossa e organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone su progetto di Sudest 57.


Orari mostra: mer - dom. 15.00 – 19.00
Info: Comune di Pordenone (+39) 0434 329916 attivitaculturali@comune.pordenone.it
www.comune.pordenone.it/galleriabertoia



#fotografia
#senzaconfini
#stevemccurry

TORNA A PISTOIA "LEGGERE LA CITTA'"


LEGGERE LA CITTA’
Pistoia 7-10 aprile 2016
#LA CITTA’ DEL DIALOGO



Torna a Pistoia LEGGERE LA CITTA’, la rassegna promossa e organizzata dal Comune, che in questa sua quarta edizione ha per tema #LA CITTÀ DEL DIALOGO. Nell’anno in cui si prepara ad essere Capitale della Cultura, dal 7 al 10 aprile 2016, Pistoia affronta con la sua manifestazione il tema del dialogo. E come sempre lo fa invitando personaggi dei più vari campi del sapere: architetti e filosofi, scrittori e sociologi, fotografi, giornalisti e tanti altri, per un totale di 60 ospiti e 40 appuntamenti, tra incontri, lezioni, mostre, passeggiate, concerti, spettacoli e laboratori. Il tutto, come sempre, coinvolgendo tantissimi luoghi della città.
Pistoia Piazza Duomo

Quattro giorni, questi, che faranno di Pistoia la casa del pensiero urbano, per riflettere sul tema del dialogo, come fondamentale strumento per lo sviluppo democratico di una comunità. La capillare estensione di internet e dei nuovi media ha reso più immediato e diffuso l’accesso all’informazione e più facile e veloce il confronto tra persone appartenenti anche a paesi e culture molto distanti tra loro; non sempre però a questo è seguito un miglioramento qualitativo del confronto, che - anzi – rischia sempre più di essere viziato dalla diffusione di sentimenti xenofobi e intolleranti, più o meno manifesti, e dal radicamento di nazionalismi e fondamentalismi, non soltanto religiosi.
Il programma di Leggere la città, realizzato con la consulenza del giornalista Francesco Erbani, proporrà occasioni di approfondimento sul dialogo, inteso sia come dialogo tra le diverse parti della città (i centri e le periferie, le aree urbanizzate e quelle rurali), sia tra le componenti sociali della città stessa (religiose, culturali, generazionali) e svilupperà il concetto di laicità, intimamente connesso al tema del dialogo, in quanto unico terreno sul quale è possibile sviluppare un confronto democratico, pieno e autentico.


Tantissimi gli ospiti in programma: il filosofo Remo Bodei, nel suo intervento “Se il senso del limite favorisce il dialogo”, svilupperà proprio il concetto di laicità; mentre lo storico Adriano Prosperi parlerà del rapporto tra il dialogo e la democrazia. Eligio Resta, membro laico del Consiglio superiore della Magistratura dal 1998 al 2002, sarà chiamato a riflettere sul rapporto con l’altro nell’incontro “Una scommessa sul codice della fraternità”, mentre Paolo Maddalena, già vice presidente della Corte Costituzionale, proporrà un approfondimento sul rischio della città di “diventare preda della finanza”. Il dialogo tra generi è affidato alla filosofa Michela Marzano, mentre quello religioso è al centro di un incontro tra i “figli di Abramo” (il Cristianesimo, l’Islam e l’Ebraismo) alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia Izzedein Elzir. Da segnalare poi l’incontro con lo storico Guido Crainz, che presenterà il suo libro “Storia della Repubblica. L’Italia dalla Liberazione ad oggi” (Donzelli) e quello con Gaetano Azzariti, professore di Diritto Costituzionale a Roma, “L’Italia dialoga. Multiculturalismo e Costituzione”.
Quest’anno, sotto il titolo “Storie di città”, la rassegna propone una serie di incontri dedicati a città simbolo del dialogo, a volte interrotto, a volte fecondo, in tutti i casi costitutivo dell’identità stessa di quelle comunità, come Gerusalemme, Venezia, Palermo e Istanbul, queste due ultime raccontate rispettivamente dal professor Giuseppe Barbera, ordinario a Palermo di Colture Arboree, e dal giornalista Siegmund Ginzberg.
Il ciclo “Testimoni”, invece, presenterà tre incontri su personaggi che hanno dedicato al dialogo parte importante della propria vita: Adriano Olivetti, Danilo Dolci e Angela Zucconi. Di quest’ultima parlerà Goffredo Fofi, col quale Leggere la Città rinnova il suo rapporto. Fofi e la sua rivista degli Asini, ripropongono infatti anche per questa edizione i seminari della “Università elementare”, dedicati stavolta al tema “Che cos’è l’arte. Di che arte oggi c’è bisogno” (tra le presenze Tomaso Montanari, Piergiorgio Giacché, Alfonso Berardinelli, Serena Vitale).
Due incontri affronteranno il tema del dialogo tra aree geografiche, nello specifico tra aree interne e zone costiere. A parlarne lo scrittore e regista Franco Arminio, l’economista Fabrizio Barca e lo storico Piero Bevilacqua.
Il rapporto tra le trasformazioni fisiche della città e lo sviluppo democratico della comunità è infine il tema intorno al quale rifletteranno i molti architetti e urbanisti invitati: la riacquisizione all’ambiente naturale di parte della città contemporanea è il tema della lectio magistralis di apertura affidata all’architetto urbanista e paesaggista tedesco Andreas Kipar; l’urbanista ed ex assessore regionale Anna Marson interviene sui temi della pianificazione del paesaggio; l’esperta di mobilità sostenibile Anna Donati indica la strada per una “mobilità nuova”; l’architetto svizzero Mario Botta, tra le più significative figure dell’architettura contemporanea, riflette sul dialogo nella “città pubblica”; infine i due urbanisti Vezio de Lucia, ormai ospite affezionato di Leggere la Città, e Carlo Cellamare sviluppano un ipotetico dialogo tra le diverse parti della città – ad esempio, il centro e la periferia.
La rassegna, con il suo titolo, rende omaggio al grande architetto pistoiese Giovanni Michelucci, richiamando il suo libro “Pistoia: leggere una città”: leggerla come fosse un libro di pietra, nel suo essere città variabile, città tenda, città del dialogo. Sono tra le pagine più belle del pensiero di Michelucci che, attento al disagio urbano, al tessuto degradato e a quello marginale, mise al centro delle sue architetture le persone e il loro vivere. Ad illustrare nel volume i pensieri di Michelucci, c’erano le immagini di un altro maestro pistoiese, il fotografo Aurelio Amendola, che renderà omaggio all’architetto, esponendone, per la prima volta, alcune delle più significative proprio nelle sale del Centro Michelucci. Domenica 10, in occasione dell’incontro con Amendola, le immagini saranno proiettate tutte su grande schermo.
La Biblioteca San Giorgio rende omaggio a un altro architetto pistoiese, Massimo Baldi, di cui ricorre quest’anno il trentennale della morte. La mostra a lui dedicata, La Pistoia di Massimo Baldi 1986-2016: l’eredità di un architetto urbanista, raccoglie i disegni per i progetti di molti edifici pistoiesi che tutt’oggi contribuiscono a caratterizzare la città.
Da segnalare poi Manifesto Urbano, una mostra fotografica atipica che invaderà tutti gli spazi dedicati alle affissioni all’interno della terza cerchia di mura. Al posto dei consueti manifesti pubblicitari, dal 29 marzo al 12 aprile, verranno ‘affisse’ le fotografie (100x140) dedicate a Pistoia di Filippo Basetti, Martina Bruni, Mario Carnicelli, Chiara Marraccini, Alessandra Repossi. Gli spazi che la città ha voluto concedere al pubblico, verranno restituiti in questo modo, attraverso le immagini della città, alla città stessa.
Il cuore della manifestazione, come tutti gli anni, sarà poi la Mostra del Libro gestita dalle librerie pistoiesi, che sarà allestita sotto al loggiato medievale del Palazzo Comunale.
La sera infine, a chiudere come sempre le giornate di Leggere la Città, saranno molti e qualificati appuntamenti spettacolari: da Paolo Rossi, che si esibirà al teatro Manzoni, insieme ai Solisti dell’orchestra Leonore, al musicologo Giovanni Bietti che, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, terrà la lezione “La città in musica: un dialogo tra parole, storie e suoni”, dal bassista Andrea D’Amelio dell’Accademia Santa Cecilia di Roma che, alla bottega del liutaio Andrea Gargini, proporrà un repertorio tutto novecentesco, a Massimiliano Civica che al centro culturale il Funaro proporrà una lezione-spettacolo dedicata a Eduardo De Filippo e alla clavicembalista Giulia Nuti che, nella chiesa di San’Ignazio, proporrà musiche di Giustini, Händel, Pasquini e Scarlatti.

Informazioni
Ufficio cultura del Comune di Pistoia
Tel. 0573.371690
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito
 
#pistoia
#leggerelacittà
#cultura
#lacittàdeldialogo

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CONCORSO LETTERARIO "70 RIGHE - NASCE LA REPUBBLICA"

  
CONCORSO LETTERARIO
“70 RIGHE – NASCE LA REPUBBLICA”



In occasione del 70° anniversario della Repubblica Italiana, il Dipartimento Attività Culturali e Turismo di Roma Capitale – Direzione Programmazione e Regolamentazione Attività Culturali - Servizio Programmazione e Gestione Spazi Culturali, in collaborazione con le Associazioni residenti della Casa della Memoria e della Storia e la Biblioteca Casa della Memoria e della Storia, promuove il concorso letterario intitolato “70 righe – Nasce la Repubblica “.

Con questo concorso si vuole cogliere l’occasione per contribuire a rinnovare il senso di appartenenza al nostro Paese ricordando un passaggio storico fondativo come il referendum del 2 giugno 1946. Nasceva la Repubblica con il voto degli italiani, donne e uomini che scelsero la forma istituzionale dopo la fine del regime fascista, a lungo fiancheggiato dalla monarchia. Con i risultati di quel voto, che per la prima volta nella storia italiana avvenne a suffragio universale, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana il 10 giugno 1946. Il concorso vuole porre l’accento sulla giovane Repubblica e le sue speranze, sui nuovi diritti e doveri di cittadini che sarebbero venuti a configurarsi nella nascitura società italiana ma, al contempo, intende tornare a quella straordinaria esperienza delle donne al voto per la prima volta. Il racconto e la poesia e il fumetto divengono allora strumenti per riannodare fili, immaginare le tensioni e portare in superficie le emozioni, ricostruire un contesto, un momento, un pensiero soggettivo.

In autunno si terrà una serata-evento presso la Casa della Memoria e della Storia, sita in via San Francesco di Sales 5, al termine della quale avverrà la cerimonia di premiazione dei vincitori per ciascuna sezione.
Il concorso è articolato in tre sezioni:
· Sezione Poesia: ogni partecipante può inviare non più di tre poesie, per un totale di massimo 70  versi complessivi, inedite e inerenti alle tematiche sopra riportate;
· Sezione Racconto breve: ogni partecipante può inviare un racconto breve (episodi storici, biografici, di fantasia), di massimo 70 righe complessive, inedito e inerente alle tematiche sopra riportate;
· Sezione Fumetto: ogni partecipante può inviare un fumetto (episodi storici, biografici, di fantasia) di massimo 7 tavole complessive, inedito e inerente alle tematiche sopra riportate.
Il bando, pubblicato il 24 marzo 2016 su www.comune.roma.it/cultura , scadrà il 10 giugno 2016. Il concorso letterario è alla sua seconda edizione, la prima edizione , nel 2015, era stata dedicata al 70° anniversario della Liberazione.

#70righe
#Roma
#concorsoletterario

26 marzo 2016

24 marzo 2016

EDWARD HOPPER A BOLOGNA

Palazzo delle Esposizioni, Bologna ‏
 Edward Hopper
25 marzo - 24 luglio 2016

Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni
Bologna



Edward Hopper (1882 1967), Second Story Sunlight, 1960, Oil on canvas, 102,1x127,3 cm, Whitney Museum of American Art, New York; purchase, with funds from the Friends of the, Whitney Museum of American Art © Whitney Museum of American Art, N.Y.


“Se potessi dirlo a parole, non ci sarebbe alcun motivo per dipingere”.
La mostra che apre dal 25 marzo al 24 luglio 2016 a Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni di Bologna, prodotta e organizzata da Arthemisia Group, unitamente a Fondazione Carisbo e Genus Bononiae. Musei nella Città e con il Comune di Bologna e il Whitney Museum of American Art di New York, percorre l’intero arco temporale della produzione di Edward Hopper, dagli acquerelli parigini ai paesaggi e scorci cittadini degli anni ‘50 e ‘60, attraverso circa 60 opere tra cui celebri capolavori South Carolina Morning (1955), Second Story Sunlight (1960), New York Interior (1921), Le Bistro or The Wine Shop (1909), Summer Interior (1909), interessantissimi studi (come lo studio per Girlie Show del 1941) che celebrano la mano di Hopper, superbo disegnatore: un percorso che attraversa la sua produzione e tutte le tecniche di un artista considerato oggi un grande classico della pittura del Novecento.
Prestito eccezionale è il grande quadro intitolato Soir Bleu (ha una lunghezza di circa due metri), simbolo della solitudine e dell’alienazione umana, opera realizzata da Hopper nel 1914 a Parigi.





Edward Hopper (1882 1967), New York Interior, c. 1921, Oil on canvas, 61,8x74,6 cm, Whitney Museum of American Art, New York;, Josephine N. Hopper Bequest, © Heirs of Josephine N. Hopper, Licensed by, Whitney Museum of American Art
L’esposizione è curata da Barbara Haskell - curatrice di dipinti e sculture del Whitney Museum of American Art - in collaborazione con Luca Beatrice. Il Whitney Museum ha ospitato varie mostre dell’artista, dalla prima nel 1920 al Whitney Studio Club a quelle memorabili del 1950, 1964 e 1980. Inoltre dal 1968, grazie al lascito della vedova Josephine, il Museo ospita tutta l’eredità dell’artista: oltre 3.000 opere tra dipinti, disegni e incisioni.
Durante il periodo di mostra, saranno proposte una serie di attività correlate per omaggiare l'opera e la poetica dell'autore. Dal 7 aprile al 26 giugno 2016 l'Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi presenterà un focus di paesaggi morandiani che dialogheranno a distanza con i lavori dell'artista americano, mettendo in evidenza analogie e differenze e soffermandosi in particolare sullo studio della luce. Sarà esposta una selezione di lavori trasversale alle tecniche utilizzate da entrambi gli artisti: dipinti, acquerelli e incisioni. La Fondazione Cineteca di Bologna proporrà una rassegna che racconterà l'influenza di Hopper sul cinema, a partire dal cinema noir fino ad arrivare a "Shirley - Visions of Reality" di Gustav Deutsch (2013). La rassegna inizierà nel mese di maggio al Cinema Lumière e prevederà anche degli appuntamenti all'interno del programma delle arene estive. Infine, l'Istituzione Biblioteche di Bologna organizzerà alcune conferenze dedicate al rapporto fra la pittura di Hopper e la contemporanea letteratura americana.
Anche questo evento - contestuale alla mostra sulla street art in corso a Palazzo Pepoli (Street Art - Banksy & Co. L’arte allo stato urbano Palazzo Pepoli - Museo della Storia di Bologna fino al 26 giugno 2016) - vede realizzarsi la partnership culturale tra Fondazione Carisbo, Genus Bononiae. Musei nella Città e Arthemisia Group.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Catalogo Skira.






Edward Hopper (1882 1967), South Carolina Morning, 1955, Oil on canvas, 77,2x102,2 cm, Whitney Museum of American Art, New York; given in memory of Otto L. Spaeth by his Family, © Whitney Museum of American Art, N.Y.


#edwardhopper
#arte
#bologna

ALIENI ALLA GALLERIA PIO MONTI IN ROMA




GALLERIA PIO MONTI
Stairway to heaven
Tommaso Lisanti  | Maurizio Mochetti



OPENING 16 MARZO 2016 ore 18
16 marzo-16 aprile 2016

La galleria PIOMONTI arte contemporanea presenta Stairway to heaven con le opere di Tommaso Lisanti e Maurizio Mochetti  il 16 marzo 2016 alle ore 18.
In mostra l’opera F 104 Starfighter, 1985. L’aereo è il punto di origine di un cono prodotto dalla combustione solidificata del suo motore. 


Entrando in galleria sarà come entrare in una galassia di mondi sconosciuti, prodotti da questo  artista visionario, che ha scelto di vivere anel suo paese natale,Ferrandina dove forse ha incontrato i suoi alieni.

Stairway to heaven
Tommaso Lisanti  | Maurizio Mochetti
Testo in catalogo: Ignazio Licata
dal 16 marzo al 16 aprile 2016
PIOMONTI arte contemporanea
Piazza Mattei 18, Roma
Info: permariemonti@gmail.com / tel. 06.68210744 / www.piomonti.com
Lun: dalle 15 alle 20 / dal Mart. al Sab: dalle 12 alle 20



Presentazione del libro "La scuola cattolica" di Edoardo Albinati |

Filippo Timi ed Edoardo Albinati leggono
La scuola cattolica

di Edoardo Albinati

mercoledì 30 marzo 2016, ore 19.00
NONOSTANTE MARRAS
Via Cola di Rienzo 8 – Milano


Mercoledì 30 marzo 2016 alle ore 19.00 lo spazio espositivo NONOSTANTE MARRAS ospita la presentazione del libro di Edoardo Albinati La scuola cattolica: leggeranno parti del libro Filippo Timi e l’autore stesso.
Il libro pubblicato da Rizzoli a marzo 2016 è in lizza per il Premio Strega.
Francesca Alfano Miglietti, curatrice e critico d’arte, modererà la discussione sui temi affrontati del volume, incentrato su adolescenza, sesso, religione, violenza, denaro, amicizia e vendetta.

Volume:              La scuola cattolica, Edoardo Albinati. Rizzoli 2016
Sede:                    NONOSTANTE MARRAS, Via Cola di Rienzo 8, 20144 Milano
Ingresso:             libero fino a esaurimento posti
Orario:                 mercoledì 30 marzo 2016, ore 19.00
Informazioni:    tel.: 02 76280991 – mail: bottega@antoniomarras.it

Sito:                      www.antoniomarras.it

Il libro

Roma, anni Settanta:

Per i 90 anni di Dario Fo

http://www.ilibrididariofo.it/wp-content/files_mf/1393946032copertine_giotto.jpg

23 marzo 2016

NOVITA' FANUCCI




dal 24 marzo in libreria:

Glass magiciandi
Charlie N. Holmberg
L'assassino di corte di
Robin Hobb

Malice. La guerra degli dèi
di
John Gwynne
“Charlie N. Holmberg ha dato vita a un grande mondo.” - Brandon Sanderson
Tre mesi dopo aver restituito il cuore di Emery Thane, maestro di arti magiche, al suo legittimo proprietario, Ceony Twill è sulla buona strada per diventare una Piegatrice. Adora dare vita alle forme che disegna e creare esseri inanimati da semplici pezzi di carta. Non tutte le sue attenzioni, però, sono rivolte allo studio della magia; i suoi pensieri più dolci sono per il suo giovane maestro, a cui Ceony spera di avvicinarsi sempre più anche se sa di non essere riuscita a rompere la barriera che ancora li separa. Nel frattempo una nuova minaccia è in arrivo: un mago in cerca di vendetta è convinto che Ceony custodisca un importante segreto e sarà disposto a tutto pur di venirne a conoscenza... anche se per farlo dovrà mettere e repentaglio l’esistenza stessa del mondo magico. Di fronte a pericoli spaventosi che metteranno a repentaglio la vita di coloro che le stanno più a cuore, Ceony dovrà affrontare una nuova prova, confrontandosi con i limiti delle sue paure e scoprendo la reale misura del proprio valore. 
dal 24 marzo in libreria, €14.90
già disponibile in ebook, €4.99
"La Hobb continua a dare nuova vita al genere fantasy, esplorando nuove vie narrative che spaziano dal non detto al turbamento." - Kirkus Reviews
Il bastardo reale sta crescendo. Fitz ormai non è più un ragazzino inesperto: gli si legge in volto il sangue del padre. È sopravvissuto alla sua prima pericolosa missione come assassino del re; ma ora, sofferente e amareggiato, sogna di rompere la promessa fatta a re Sagace, rimanendo nel lontano Regno delle Montagne. Ma l'amore mai dimenticato per Molly e la visione di eventi tragici lo riconducono alla corte di Castelcervo, fra i mortali intrighi della famiglia reale dei Lungavista... In questo secondo romanzo della Trilogia dei Lungavista, séguito de L'apprendista assassino, Robin Hobb conduce i suoi eroi nell'oscurità del male e sul cammino sempre più difficile delle scelte e del sacrificio individuali. Fitz non è solo un adolescente inquieto, ma il ritratto duro e tormentato di un assassino impegnato in un viaggio straordinario nei misteri della vita e dello Spirito.
Torna in libreria, in edizione tascabile, il secondo volume della Trilogia dei Lungavista.
dal 24 marzo in libreria, €12.90
già disponibile in ebook, €4.99
Le Terre dell’Esilio hanno un passato violento, in cui eserciti di uomini e di giganti si scontrarono in battaglia, scurendo la terra con il sangue nero dei loro cuori. Anche se i clan dei giganti sono stati spazzati via in ere ormai remote, le loro fortezze in rovina continuano a segnare come cicatrici la terra degli uomini. E ora questi es- seri riprendono a mostrarsi, le pietre piangono sangue e cominciano a spargersi voci di avvistamenti di wyrm, grossi serpenti dalle enormi fauci che aggrediscono gli uomini. Coloro che sono ancora in grado di leggere i segni vi vedono l’annuncio di una minaccia ben più grande delle antiche guerre. Quando l’Alto Re Aquilus convoca un concilio con i sovrani degli altri Sta- ti per sancire un’alleanza contro i tempi oscuri che si profilano all’orizzonte, alcuni di loro si mostrano scettici: sono già impegnati a difen- dere le proprie frontiere dagli attacchi di pirati e giganti. Ma la profezia indica che l’oscurità e la luce esigono due campioni, il Sole Nero e l’Astro Splendente. E farebbero bene a cercare entrambi, perché se il Sole Nero dovesse guadagnare potere, le speranze e i sogni dell’intera umanità cadrebbero in rovina.
In edizione tascabile, il primo folgorante volume della saga La fede e l’inganno.

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THOMAS e il popolo di Roma- UN FRANCESE NELLA ROMA DI FINE OTTOCENTO

Antoine Jean-Baptiste Thomas
e il popolo di Roma (1817-1818)
MUSEO DI ROMA PALAZZO BRASCHI
23 marzo - 11 settembre 2016
Fedeli per la benedizione papale in San Pietro a Pasqua



Come doveva apparire agli occhi di un francese la Roma di inizio Ottocento? Caotica e rumorosa, certo, ma anche piena di colori e di suoni, di odori perfino e costellata di volti caratteristici e anonimi al tempo stesso, inconfondibili. Sono i mestieri del popolo ad animare le vie e le piazze, assieme ai rituali condivisi dalla gente come dai nobili e dal clero e snocciolati come i grani di un rosario lungo tutto l’anno, giorno dopo giorno, a cadenzare il tempo e le stagioni.
  Il Saltarello

Questo caleidoscopio di scene quotidiane colpì a tal punto il pittore Antoine Jean-Baptiste Thomas da spingerlo a realizzare una serie di schizzi dal vero, durante il suo soggiorno romano tra il 1816 e il 1818 in qualità di vincitore del Prix de Rome dell’Accademia di Francia. Solo dopo il suo rientro in Francia questi fogli vennero selezionati dall’autore e organizzati in 12 sezioni corrispondenti ai mesi dell’anno, con un testo esplicativo di accompagno alle immagini. Fu poi François Le Villain a trarne le litografie che confluirono nel volume Un an à Rome et dans ses environs, edito da Firmin Didot prima nel 1823 e poi nel 1830.
Il Museo di Roma conserva non solo vari esemplari, sia sciolti sia rilegati, delle litografie inserite nel volume ma anche 142 disegni originali, acquisiti nel 1963, una selezione dei quali viene esposta nella mostra Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818) promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura di Angela Maria D’Amelio e Simonetta Tozzi con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Campisano Editore. L’esposizione è ospitata dal 23 marzo all’11 settembre 2016 nelle sale al piano terra del Museo di Roma Palazzo Braschi, i cui archivi vantano una ricchissima raccolta di materiale grafico e fotografico che documenta la storia della città nel corso dei secoli. Nel percorso espositivo le vivaci e realistiche rappresentazioni di Thomas vengono affiancate da alcune opere di Bartolomeo Pinelli 
che, invece, rappresenta il popolo con fisionomie idealizzate, derivate dall’iconografia classica.
L’esposizione, seguendo la sequenza cronologica di Un an à Rome et dans ses environs, presenta allo spettatore le tavole che compongono il volume, ciascuna seguita dai relativi studi preparatori, a testimonianza dell’abbondante e variegata produzione disegnativa di Thomas durante il suo soggiorno romano e di quanto articolata sia stata la selezione effettuata per i temi da tradurre in litografia.
Si parte da gennaio con, ad esempio, la Benedizione del “Bambino” dell’Aracoeli il giorno dell’Epifania, 

 Benedizione del Bambino Aracoeli

per proseguire con i festeggiamenti carnevaleschi di febbraio, seguiti dalle scene che connotano il mese di marzo, come i famosi Friggitori per le strade di Roma il giorno di San Giuseppe. I temi devozionali sono al centro delle rappresentazioni di aprile, mentre maggio è sostanzialmente dedicato a una gita a Frascati, durante la quale Thomas ritrae, tra le altre cose, il monastero dei Camaldolesi e i festeggiamenti per la Madonna delle Scuole Pie. Ma la cerimonia religiosa che più di ogni altra attira folle di fedeli e curiosi è quella della Processione del Corpus Domini che si svolge in giugno, con grande sfarzo, dall’interno della basilica di San Pietro.
Grande processione del Corpus Domini

Scene legate alla vita campestre (La battitura del grano e L’aratura) e un rifugio di Briganti rappresentano luglio mentre ad agosto si sta all’aria aperta per mangiare fette di cocomero e per assistere a divertenti e scenografici spettacoli come l’Allagamento di piazza Navona o i Fochetti e la Giostra dei tori ospitati nell’anfiteatro Corea. Tra cerimonie e preghiere, settembre è dedicato alla Vergine Addolorata, mentre ottobre è caratterizzato, più di ogni altro mese, da episodi di svago collettivo: la gioiosa comitiva che si reca nelle cantine di Testaccio; il Ritorno dalla vendemmia (occasione per esibirsi nella danza del Saltarello); la Canofiena, la tipica altalena costituita da una corda e un’ampia trave di legno, la sosta nelle osterie e, infine, la gita fuoriporta. Dopo i divertimenti arrivano le penitenze di novembre che hanno inizio con gli Ottavari dei defunti, per continuare con la visita al Cimitero di borgo Santo Spirito. Infine, per dicembre vengono scelti pifferai, zampognari e la messa del 25 in Santa Maria dell’Aracoeli. L’anno e il volume si concludono con due litografie raffiguranti il cosiddetto Colpo di bacchetta e la Befana, raffigurata in piedi su uno sgabello, accanto a tavoli pieni di giocattoli e dolci, e circondata da bambini in attesa di ricevere qualche piccolo dono.
La mossa dei cavalli berberi a Piazza del Popolo

L’opera di Thomas, dunque, è una sorta di moderno ‘almanacco’ che offre uno straordinario spaccato sociale all’epoca del pontificato di Pio VII, con il popolo quale protagonista della scena cittadina. A cominciare da questo momento infatti, e per tutto l’Ottocento, i viaggiatori del Grand Tour iniziano ad affiancare al tradizionale interesse per i monumenti, quello verso i costumi, la cultura e gli aspetti politici del nostro paese.


Mostra
Dove
Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818)
Museo di Roma - Palazzo Braschi
Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10
Quando 23 marzo – 11 settembre 2016
Orari
Biglietteria
Dal martedì alla domenica dalle ore 10 – 19 (la biglietteria chiude alle 18) Giorni di chiusura lunedì, 1 maggio
11 euro intero, 9 euro ridotto;
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Promotori
Organizzazione e Servizi Museali
In collaborazione con
Catalogo
Info mostra
Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Zètema Progetto Cultura
Mastercard Priceless Rome
Campisano Editore
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 21.00)
www.museodiroma.it www.museiincomuneroma.it

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