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29 febbraio 2016

Galleria d'Arte 2000 & NOVECENTO | Sabato 5 marzo, ore 18 | Massimiliano Galliani | Presentazione di Alberto Zanchetta

Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO, Reggio Emilia

27 febbraio – 10 aprile 2016
COLORI POLARI
Mario Ballocco, Pino Pascali, Pino Pinelli, Antonio Sanfilippo

Le Strade del Tempo


Sabato 5 marzo, ore 18
MASSIMILIANO GALLIANI
Le Strade Del Tempo, Dagli occhi della Gioconda
Presentazione di Alberto Zanchetta


Nell’ambito della mostra “Colori polari”, visitabile fino al 10 aprile 2016 alla Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F), sabato 5 marzo 2016, alle ore 18, si terrà la presentazione della nuova produzione litografica di Massimiliano Galliani, nata da un’analisi lenticolare della “Gioconda” di Leonardo Da Vinci.
Ad illustrare le opere, Alberto Zanchetta, Direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone e curatore delle personali dell’artista recentemente allestite presso lo Spazioborgogno di Milano e la Sinagoga di Reggio Emilia. Nel corso della serata, si terrà un intervento di Massimiliano Galliani su una litografia originale.

Le Strade Del Tempo, 2016, litografia ritoccata a mano con oro in foglia (r.a.m.), cm. 100x140

Le opere pittoriche e le litografie della serie “Le Strade Del Tempo” riproducono le screpolature formatesi negli anni sul capolavoro del Louvre. Affascinato dalla casualità delle linee, l’artista ha deciso di esplorare questo intrico di strade avvalendosi di diversi supporti e materiali.
«Di primo acchito – scrive Alberto Zanchetta – nei quadri di Massimiliano Galliani non è possibile riconoscere lo sguardo ipnotico, seducente e sibillino della Gioconda. Dobbiamo frapporre tra lei e noi una distanza, non solo corporea ma persino cronologica. Più ci avviciniamo ad essa e più ci smarriamo nei suoi intrichi di segni. In queste crepe-rughe, l’artista ha riconosciuto delle Strade, “percorsi” che da lontano si infittiscono fino a farci riconoscere il luogo-volto dipinto da Leonardo, da vicino perdono invece ogni connotazione somatica, si astraggono facendo perdere noi stessi dentro loro…».
Il titolo della mostra – “Colori polari” – fa riferimento alla dominante cromatica delle opere esposte, accomunate dalla presenza del bianco, del rosso e del nero, ossia dei tre “poli” attorno ai quali si articolano tutti i sistemi simbolici legati all’uso del colore sino all’epoca altomedievale, con numerosi rimandi in fiabe, miti e leggende.
In mostra, gli “inganni” della visione di Mario Ballocco, artista milanese che concepiva il quadro come verifica percettiva di un risultato sperimentale, due tempere del 1963 di Pino Pascali, bozzetti realizzati per la copertina della rivista dell’INAPLI (Istituto Nazionale per l’Addestramento e il Perfezionamento dei Lavoratori dell’Industria), un dittico tattile di Pino Pinelli che vede l’utilizzo congiunto di pigmenti e materia plastica, nonché una grande tempera su tela del 1961 di Antonio Sanfilippo, maestro dell’Astrattismo europeo.
Il percorso espositivo comprende, inoltre, opere di Enrico Della Torre, Massimiliano Galliani, Omar Galliani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Antonio Ligabue, Carlo Mattioli, Nunzio, Paola Pezzi e Piero Ruggeri.
La mostra è visitabile fino al 10 aprile 2016, tutti i giorni con orario 10-12,30 e 16-19,30, aperto anche domenica e festivi. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 580143, duemilanovecento@tin.it, www.duemilanovecento.it, www.facebook.com/duemilanovecento.

COLORI POLARI
Mario Ballocco, Enrico Della Torre, Massimiliano Galliani, Omar Galliani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Antonio Ligabue, Carlo Mattioli, Nunzio, Pino Pascali, Paola Pezzi, Pino Pinelli, Piero Ruggeri, Antonio Sanfilippo
Reggio Emilia, 2000 & NOVECENTO Galleria d’Arte
27 febbraio – 10 aprile 2016
La mostra sarà visitabile a partire da sabato 27 febbraio 2016, ore 10
Orari: 10-12,30 e 16-19,30, aperto anche domenica e festivi
Sabato 5 marzo, ore 18, presentazione del progetto “Le Strade Del Tempo, Dagli occhi della Gioconda” di Massimiliano Galliani a cura di Alberto Zanchetta. Intervento manuale dell’artista su una litografia originale.

Per informazioni:
2000 & NOVECENTO Galleria d’Arte        
Via Sessi 1/F  | 42121 Reggio Emilia 
Tel. 0522 580143 | Fax. 0522 496582 
duemilanovecento@tin.it | www.duemilanovecento.it

www.facebook.com/duemilanovecento

LORENZO PIOVELLA ALLA FONDAZIONE PASQUINELLI

4 - 18 marzo 2016

CITYSCAPE/PRESETS
La Fondazione Pasquinelli ospita le fotografie di Lorenzo Piovella

Slice-Highrise-VIII-2012



Giovedì 3 marzo, ore 18.30, inaugura alla Fondazione Pasquinelli la mostra CITYSCAPE/PRESETS del giovane fotografo Lorenzo Piovella che si articola attraverso il confronto tra due serie fotografiche realizzate in luoghi e tempi diversi: SLICES/HIGHRISE (2012-2014) e OH GOLD! (2015), le prime fotografie riproducono gli edifici più alti della città di Milano che vengono sottoposti ad un processo di astrazione dai relativi contesti sociali; le seconde invece raffigurano modelli virtuali di costruzioni verticali.

L'artista e fotografo Lorenzo Piovella, nato a Milano nel 1986, indaga sugli spazi alterati dall'intervento umano. La sua ricerca, che alterna fotografia e nuove tecnologie, crea un immaginario nel quale gli stereotipi costruttivi e spaziali che dominano gli scenari urbani sono protagonisti. Le sue immagini vivono in una dimensione nella quale il precario equilibrio fra reale e fittizio è sempre in bilico. Nella ricerca di Lorenzo Piovella il tentativo costante è quello di abbattere le linee di demarcazione, i limiti tra le esperienze spaziali e visive concrete e virtuali; e gli spazi architettonici e urbani, oggetto principale del suo lavoro, si prestano naturalmente - e quasi obbligatoriamente - a questa modalità di azione. 

Il massivo bombardamento di materiale visivo che l'architettura vive e produce si alimenta infatti di documentazioni fotografiche di progetti realizzati alternate, spesso senza soluzione di continuità, a rendering proiettivi che spesso si confondono alle immagini reali. In questo modo la pratica architettonica si trasforma in un esercizio fluido, in cui reale e fittizio spesso coincidono.

Esposizione: 4 – 18 marzo 2016
Apertura gratuita al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30 - 12.30 / 14.30 - 18.30
Inaugurazione giovedì 3 marzo, ore 18.30
Fondazione Pasquinelli - Corso Magenta 42, Milano

"LADRI" ALLA GALLERIA ALESSANDRA BONOMO

GALLERIA ALESSANDRA BONOMO
FRANCISCO TROPA
LADRI

4 MARZO 2016
ORE 19.00

La Galleria Alessandra Bonomo annuncia la prima mostra personale di Francisco Tropa a Roma: tutti i lavori sono ispirati alla tradizione dell’antica Roma e medioevale.

Il lavoro che da il titolo alla mostra, Ladri, deriva dal gioco romano Latruncoli, le cui misteriose regole sono arrivate a noi solo in parte.

Come nel gioco “Latruncoli”, dove i pezzi potevano rimanere fermi o essere attivati un numero illimitato di volte dai giocatori, Tropa evoca la perpetua dualità tra movimento e staticità, interpretando attraverso il bronzo una natura morta come una composizione di scultura di scultura mobile.

Le Lanterne in bronzo di Tropa, ispirate alle lampade romane, sono appese al soffitto, illuminano la stanza e gli allegorici “ladri” rubano per un attimo l’attenzione dello spettatore.

FRANCISCO TROPA (Lisbona, Portogallo 1968) vive e lavora a Lisbona. Ha studiato all’Ar.Co. di Lisbona tra il 1987 al 1992, continuando i suoi studi al Royal College of Arts of London nel 1992 e alla Kunstakademie di Münster tra il 1995 e il 1996. Fin dall’inizio degli anni ’90 si è dedicato principalmente alla scultura, e alla combinazione di diversi media tra cui il disegno, la performance, la fotografia e i film. Comune è invece lo studio del mito e della storia legati all’arte e alla memoria collettiva. Questi riferimenti si relazionano con l’ambiente, in un continuo scambio tra i dispositivi creati e lo spettatore. Con l’installazione “Scenario”, ha rappresentato il Portogallo alla Biennale di Venezia (2011). Tra le altre partecipazioni si segnala la Biennale di Istanbul (2011), Manifesta (2000), la Biennale di Melbourne (1999) e la Biennale di San Paolo (1998). Nel 2008 ha realizzato “Gigante”, una performance al Palais de Tokyo di Parigi. Lo scorso anno è stato residente all’atelier Calder a Saché in Francia. 

GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA BRUEGHEL A BOLOGNA

  
Pieter Brueghel il Giovane, Danza nuziale allʼaperto, 1610 ca. Olio su tavola, 74,2x94 cm. Collezione privata, U.S.A

Un altro grande successo per Bologna e Arthemisia Group:la mostra “Brueghel. 
Capolavori dell’arte fiamminga” chiude con 168.908 visitatori superando le migliori aspettative



Bologna si conferma “città delle mostre”; grazie anche agli investimenti di Arthemisia, che ha creduto e continua a credere nel capoluogo emiliano, Bologna si attesta sempre più come epicentro culturale italiano, richiamando visitatori da ogni parte di Italia e del mondo.

Mentre continua con successo e numeri crescenti la mostra “Egitto. Splendore millenario”, frutto della collaborazione tra il Comune di Bologna e Arthemisia Group, tra pochi giorni due nuove mostre apriranno i battenti a Bologna: “Street Art. Banksy & Co.” a Palazzo Pepoli e “Edward Hopper” a Palazzo Fava.

Realizzate con una sinergica e forte cooperazione tra Genus Bononaie e Arthemisia, in collaborazione con il Comune di Bologna per ciò che concerne la grande retrospettiva su Hopper, con queste due nuove proposte la città avrà un’offerta culturale senza uguali: una grande mostra archeologica, una mostra per i giovani e per tutti quelli che guardano al futuro dell’arte, e una mostra iconica sul pittore americano più noto del XX Secolo. Difficile chiedere di più.

SNIFF SNIFF AFTERNOON

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Lawrence Alma Tadema, The Roses of Heliogabalus, 1888, 213,4x131,8cm

Giovedì 10 Marzo 2016 | dalle 18 alle 22

Dream Factory Club presenta "Sniff Sniff Afternoon"
nel nuovo Giardino d'Inverno "Oscar Wilde" di Cagis
 
Un Perfume Coach vi guiderà nella creazione del Vostro profumo personalizzato, unico come un'opera d'arte un pomeriggio d’altri tempi degustando champagne, franciacorta saten, tè, caffè, cioccolato e macarons.
Create your tailored perfume, unique as an art work, with the assistance of a Perfume Coach an old fashioned afternoon enjoying champagne, franciacorta saten, tea, coffee, chocolate and macarons.


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ROMA MUSEI CAPITOLINI : MITO, MEMORIA, ARCHEOLOGIA.

CAMPIDOGLIO.
MITO, MEMORIA, ARCHEOLOGIA
1 marzo - 19 giugno 2016
Musei Capitolini

Frammento di antefissa,
testa di figura femminile
terracotta dipinta
Musei Capitolini 
Rari documenti d’archivio, dipinti, incisioni, sculture e inediti reperti archeologici
per narrare le trasformazioni urbanistiche del Campidoglio, cuore religioso e civile di Roma antica, da dove William Turner dipinse Modern Rome. Campo Vaccino, eccezionalmente in prestito dal Getty Museum, e per la prima volta esposto a Roma.

Nessun luogo a Roma, forse, raccoglie in sé un insieme di suggestioni, storie e leggende pari al Campidoglio. Uno degli artisti più celebri ad averne subito il fascino fu William Turner che nel 1839, circa 10 anni dopo il suo ultimo viaggio a Roma, dipinse “Modern Rome – Campo Vaccino” rappresentando la città eterna immersa in un velo di memoria, tra chiese barocche e antiche rovine che si dissolvono in una luce crescente generata dal tramonto. Un’opera di grande suggestione che sarà esposta per la prima volta a Roma grazie ad un importante prestito del Getty Museum e che sarà il punto di partenza della mostra “Campidoglio. Mito, memoria, archeologia” ospitata dai Musei Capitolini dal 1 marzo al 19 giugno 2016.

Modern Rome. Campo vaccino,
J. M. W. Turner
1839
 J. Paul Getty Museum, Los Angeles

Accanto all’opera di Turner saranno esposti tre plastici del Campidoglio, recentemente recuperati e poco noti al grande pubblico, un ricco apparato scientifico-documentario e diverse opere precedenti e contemporanee a quella di Turner che raccontano la suggestione poetica suscitata dal Campidoglio fino all’inizio del XIX secolo: basti citare le bellissime vedute di Giovan Battista Piranesi e Filippo Juvarra.

Fotografo non identificato
Via della Consolazione: interno fabbricato prima delle demolizioni
1931
Gelatina bromuro d’argento
Museo di Roma, Archivio Fotografico

Partendo così dalla visione mitica e romantica (sezione 1) si esaminerà il percorso storico-urbanistico del Campidoglio (in particolare del versante sud) che dalla fine del Settecento ai nostri giorni è profondamente mutato, fino a divenire sede dell’amministrazione capitolina.

Mostra
Campidoglio. Mito, memoria, archeologia
Dove

Musei Capitolini
Date

1 marzo– 19 giugno 2016

Orari
Tutti i giorni 9.30 – 19.30. La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti
Intero € 14 biglietto integrato Mostra + Museo
Ridotto € 12 biglietto integrato Mostra + Museo
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Info

Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 21.00)

Sono previsti percorsi didattici e laboratori per scuole e pubblico.

#Musei capitolini
#Roma

27 febbraio 2016

PALERMO INTITOLA UNA VIA AD ENZO ED ELVIRA SELLERIO



Palermo intitola una via a Enzo ed Elvira Sellerio

Domenica 28 febbraio l’Amministrazione Comunale di Palermo intitolerà a Enzo ed Elvira Sellerio il tratto di via Siracusa dove ha sede la casa editrice.


Nel 1969 Enzo ed Elvira diedero vita a una delle imprese culturali più importanti del Paese.

Dal primo volume dato alle stampe a oggi, il nome dell’editore in copertina è accompagnato dal nome della città: Sellerio editore Palermo. Questa firma sugli storici libri blu non è solo un segno distintivo, un marchio di appartenenza al territorio, è soprattutto il punto d’inizio di quel progetto editoriale che negli anni ha accompagnato le letture degli italiani: una casa editrice periferica e interessata alle periferie, una specie di provincia dell’anima. Non una nicchia, ma un soggetto. 

Oggi quell’idea è diventata una delle più influenti case editrici italiane. Avvalendosi della collaborazione di Leonardo Sciascia, ha lanciato Bufalino, Tabucchi e Camilleri, ha consegnato il romanzo poliziesco, scostandolo dal novero del genere, al mondo della letteratura, ha fatto conoscere in Italia scrittori provenienti dai paesi più lontani, ha inventato un formato editoriale unico e insuperato, quello de «La memoria», ha proposto e continua a proporre generazioni di scrittori di successo, come per esempio Balzano, Giménez-Bartlett, Fontana, Malvaldi, Manzini, Molesini.

Via Siracusa non è stata solamente la via che ha visto nascere e crescere la casa editrice. In questo tratto di strada, a qualche decina di metri dalla sede della Sellerio, Enzo ed Elvira hanno vissuto. Le loro abitazioni distano pochi passi dal lavoro. 

Questa porzione di città oggi racchiude il mondo Sellerio, la casa editrice, le case dei fondatori e i magazzini editoriali. 

Il Sindaco Leoluca Orlando, a nome della città di Palermo, celebrerà l’opera di Enzo ed Elvira, intitolando a loro nome i luoghi dove hanno vissuto e operato.
Dal 28 febbraio il tratto di via Siracusa che va da via principe di Villafranca a via Sammartino si chiamerà via Enzo ed Elvira Sellerio.

La cerimonia avrà luogo domenica 28 febbraio alle ore 10:30 davanti alla casa editrice al civico 50, alla presenza del Sindaco di Palermo, di Olivia e Antonio Sellerio. Parteciperanno gli autori della casa editrice, gli amici e quanti vorranno essere presenti a questo momento. Tra gli scrittori presenti: Maria Attanasio, Giosuè Calaciura, Davide Camarrone, Gian Mauro Costa, Lodovico Festa, Giorgio Fontana, Daria Galateria, Alessandra Lavagnino, Salvatore Silvano Nigro, Santo Piazzese, Francesco Recami, Giuseppe Scaraffia, Domenico Seminerio, Marco Steiner, Nino Vetri, Piero Violante.

Dopo la cerimonia, la banda accompagnerà il corteo fino al teatro Politeama dove alle ore 11:30 si svolgerà un ricordo di Enzo ed Elvira Sellerio con filmati d’archivio e letture svolte da  Anna Bonaiuto e Luigi Diberti.
La cittadinanza è invitata. Quanti avessero piacere di partecipare all’incontro al Politeama, giovedì e venerdì potranno ritirare l’invito fino a esaurimento posti presso la casa editrice in via Siracusa 50.

PER I 125 ANNI DEL MEYER DI FIRENZE, UN FRANCOBOLLO DISEGNATO DA TULLIO PERICOLI

UN FRANCOBOLLO DISEGNATO DA TULLIO 

PERICOLI

PER CELEBRARE I 125 ANNI DI STORIA DEL 

MEYER



Firenze – Gli occhi gioiosi di un bambino che guardano, dal basso verso l’alto, il Meyer, con il suo simbolo e la sua lunga storia: è questa l’immagine, semplice e coloratissima, che campeggia sul francobollo emesso per celebrare i 125 anni dell’Ospedale pediatrico fiorentino. Il disegno, che in pochi inconfondibili tratti coglie tutta l’essenza di questa struttura da sempre dedicata ai più piccoli, porta la firma di Tullio Pericoli ed è la prima volta che il grande illustratore presta la sua matita, e il suo estro, per realizzare un francobollo per lo Stato italiano. Il fatto che il Ministero dello Sviluppo Economico, autorità emittente delle carte-valori postali dello Stato, abbia voluto dedicare al Meyer un francobollo (appartenente alla serie tematica le “Eccellenze del Sapere”) rappresenta un importante riconoscimento per l’ospedale pediatrico fiorentino e la sua storia. La presentazione del prodotto filatelico, alla presenza dei rappresentanti istituzionali, è la prima di una serie di iniziative in programma per celebrare questa importante ricorrenza. Tra gli eventi più attesi, la festa di sabato 27 febbraio, un Open Day tutto dedicato ai bambini e alle famiglie, con tanti incontri, spettacoli e laboratori. (Per informazioni sul programma: www.meyerperamico.it). Tra le tante iniziative per ripercorrere questa carrellata di storia, una emozionante mostra fotografica allestita all'interno dell'ospedale: protagoniste saranno le immagini d'epoca concesse dall’Archivio di Stato di Firenze e dall'Archivio storico Foto Locchi che, con il suo patrimonio di 5 milioni di immagini, rappresenta un punto di riferimento di livello internazionale per chi vuole conoscere il passato di Firenze e della Toscana.

La storia del Meyer. Correva l’anno 1891 quando, nelle case delle famiglie fiorentine più illustri, fu recapitato il biglietto di invito alla cerimonia di inaugurazione dello Spedale dei Bambini Anna Meyer. La data dell’evento era stata fissata per il 19 febbraio: i primi cinque piccoli pazienti sarebbero arrivati quattro giorni dopo, dando il via a un’esperienza pressoché unica in Europa. Nell’arco di poche settimane, l’ospedale - una delle prima strutture esclusivamente dedicate alla cura dei bambini - cominciò a funzionare a pieno regime, proiettando la città di Firenze nel panorama delle realtà più avanzate nell’ambito della pediatria. In più di un secolo di storia, il Meyer non ha mai tradito la sua vocazione di struttura all’avanguardia nell’ambito delle cure dedicate ai bambini: oggi, quello che i fiorentini chiamarono affettuosamente l’ospedalino, si è confermato un centro di livello internazionale per la cura, la ricerca e l’assistenza dedicate ai più piccoli. La storia  di quest’ospedale nasce sostanzialmente come un atto di amore e di altruismo:





quello che il commendatore Giovanni Meyer – un nobile di origine russa – volle dedicare alla memoria della moglie, scomparsa in giovane età. Anna Meyer, una donna di profonda sensibilità, era rimasta sconvolta nel constatare come i bambini malati venissero trattati nello stesso modo riservato agli adulti, senza alcuna distinzione né rispetto per le loro particolari esigenze. Di qui, la decisione del marito di creare un centro solo per loro. In questa struttura sono state scritte pagine importantissime della pediatria italiana e non solo. Quelle che ancora oggi, gli operatori del Meyer continuano a scrivere quotidianamente.

LA CULTURA MOTORE DI SVILUPPO SOCIALE ED ECONOMICO

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L' Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Dipartimento di Giurisprudenza
presenta il Convegno
Dieci anni di Impresa e Cultura
La cultura come motore di sviluppo economico e sociale


Lunedì 29 febbraio 2016, ore 14.00 – 19.30
Teatro Raffaello Sanzio – Urbino
Lunedì 29 febbraio 2016 il Teatro Raffaello Sanzio di Urbino ospiterà il convegno Dieci anni di Impresa e Cultura. La cultura come motore di sviluppo economico e sociale, parte di un progetto partito nel 2005 da un’idea di Elisabetta Righini, docente di Diritto commerciale dell’Università di Urbino Carlo Bo esperta di mercati finanziari e responsabile scientifico del progetto, e di Felicia Bongiovanni, soprano, che del progetto è direttore artistico.

Organizzato nell'ambito delle attività del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Urbino Carlo Bo, Il convegno si propone di indagare le relazioni e le feconde contaminazioni tra la sfera culturale e quella imprenditoriale. L'obiettivo è di dare risalto all'arricchimento in termini di immaginazione, pensiero laterale, stimolo ed afflato creativo che le Arti, le Scienze e la Cultura in generale possono determinare nelle strategie aziendali, con immediate ricadute in termini di produttività, competitività e sviluppo sociale equo-sostenibile del territorio, in un rapporto bilaterale di reciproca, feconda collaborazione, nell'ottica di una “umanizzazione” dell'economia.


Impresa e cultura è un progetto innovativo, nato inizialmente in collaborazione con la società di ricerca NOMISMA a Bologna e sorto dall’esigenza di riflettere sulla diffusione della cultura e sulle sue declinazioni in campo economico e sociale, che nei suoi primi dieci anni ha coinvolto personalità del mondo della politica, dello spettacolo dell’economia, dell’arte, della musica, dello sport come Vittorio Prodi, Angelo Gugliemi, Carlo Maria Badini, Pierluigi Stefanini, Claudio Sabatini, Vittorio Franceschi, Vito, Giorgio Comaschi, Andrea Mingardi, Sergio Cofferati, Alberto Zedda, Gianfranco Mariotti, Teatro Comunale di Bologna, Lottomatica, Eni.

Il convegno del 29 febbraio cade in una data molto particolare di un anno bisestile, in cui ricorre il 224mo anniversario della nascita di Rossini e il bicentenario del Barbiere di Siviglia, opera per la quale Felicia Bongiovanni, che già nel 2000 aveva frequentato come uditrice l’Accademia Rossiniana di  Alberto Zedda, è attualmente impegnata sul palcoscenico del Teatro della Fortuna di Fano. Tra le arie che il soprano eseguirà per l'occasione, accompagnata al pianoforte dal maestro Lorenzo Bavaj (collaboratore di lunga data del tenore José Carreras), e che faranno da contrappunto musicale agli interventi dei relatori, ci sarà anche Una voce poco fa, proprio pensata in omaggio al Barbiere di Rossini, alla cui edizione del ROF 2014 Felicia Bongiovanni ha contribuito al successo, guadagnandosi molti plausi di pubblico e di critica. Fra le eccellenze provenienti dal mondo musicale, dopo le partecipazioni degli scorsi anni del Rossini Opera Festival e del Teatro Comunale di Bologna, quest’anno al convegno parteciperà il Sovrintendente del Macerata Opera Festival Luciano Messi.

Insieme all’aspetto culturale, il convegno esplora contemporaneamente l’ambito economico, a partire dalla presenza della responsabile del progetto Elisabetta Righini (che introdurrà i lavori),  Professore  di Diritto Commerciale e Diritto del Commercio e dei Mercati Finanziari dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo,  e autrice di numerose pubblicazioni su materie giuridiche, di cui l’ultima (Behavioural Law and Economics. Profili di policy, assetti normativi  e di vigilanza Edizioni Franco Angeli ) riguardante gli errori del mercato derivanti dai comportamenti degli investitori, trattando in sinergia tematiche quali il diritto e la psicologia economica.

Dieci anni di Impresa e Cultura. La cultura come motore di sviluppo economico e sociale vedrà la partecipazione di relatori provenienti dal mondo imprenditoriale. Tra questi, Salvatore Giordano (Direttore generale Confindustria Pesaro Urbino), Gianluca Carrabs (Presidente Associazione Mondo IES), Oda Costa (Eventi, Progetti, Iniziative Editoriali Monrif Group), Pierluigi Gianquitto (tesoriere FICLU UNESCO), Fulvia Tombolini (Fulvia Tombolini, Vigne e Vini dal 1921), Carlo Paoloni (Partner Stern Stewart & Co.), Emanuela Scavolini (Vicepresidente Scavolini S.p.a., Presidente Fondazione Scavolini), Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina (Vip Hotels), Francesco Bernardi (Presidente Illumia S.p.a.).
Numerosi, infine, docenti dell’Università di Urbino Carlo Bo, a partire dal Rettore Prof. Vilberto Stocchi, Giorgio Calcagnini (Prorettore Vicario), Paolo Pascucci (Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza), Giuseppe Giliberti (Coordinatore  della Scuola di Giurisprudenza), Thomas Tassani, Francesca Cesaroni e Silvia Cecchini.
Non mancano, fra le eccellenze italiane nel mondo, personalità della cultura sportiva, rappresentate in questo caso dall’Onorevole Valentina Vezzali, campionessa olimpionica di scherma, con la sua eccezionale partecipazione.
Modererà Stefano Sassi, caporedattore TG2 RAI Economia e Direttore di Arturismo

TIRRENO C.T. LA FIERA DELL'OSPITALITA' E DELLA RISTORAZIONE


Dal 28 febbraio al 2 marzo a Carrara Fiere l’appuntamento con il meglio per l’ospitalità e la ristorazione
Tirreno C.T.: da 36 la crescita dell’ospitalità italiana
 
La 36 esima edizione di Tirreno C.T.è la fiera promossa da Tirreno Trade e dedicata alle ultime novità nel settore delle forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e in generale strutture ricettive. Dal 28 febbraio 2016 al 2 marzo Tirreno C.T. attirerà nei padiglioni della fiera gli oltre 50mila operatori del settore qualificati provenienti da tutta Italia che avranno l’opportunità di incontrare oltre 345 espositori in rappresentanza di oltre 600 marchi commerciali nei circa 30mila metri quadrati dello spazio fieristico.


Saranno presenti a Tirreno C.T. le aziende leader dei vari settori.  Dal pane alla pizza, dai prodotti lavorati e semilavorati per la cucina alle forniture alberghiere, passando per la gelateria e la pasticceria. Un’intera area dedicata al caffè e alle innovazioni del settore grandi impianti. Inoltre ampio spazio alle aziende dell’agroalimentare. Per questo ogni anno Tirreno CT si riconferma un format fieristico unico nel suo genere in grado di catalizzare innovazioni, soluzioni e tendenze per tutto il mondo della ristorazione e dell’ospitalità a 360 gradi.

L’incontro qualificato tra domanda e offerta di questo settore è come al solito alla base di Tirreno C.T. Uno scambio commerciale che risponde a un giro di affari di notevole impatto sull’economia dell’intero Paese. Tirreno C.T. è anche riferimento per il mercato del sud Italia, dal momento che si qualifica come unico appuntamento del settore dell’Italia centrale. Tirreno C.T. non è solo esposizione, ma anche un confronto tra gli operatori del settore grazie ai tanti eventi collaterali che ogni anno arricchiscono un programma denso di convegni, seminari e workshop.

A fare da animatori delle giornate di fiera le tante associazioni di categoria che si ritrovano a Carrara Fiere per fare il punto della situazione. Dai Barman ai Gelatieri, passando per i Maitres, Panificatori, Pasticceri, Pizzaioli, Sommelier e Cuochi. Sono solo alcune delle categorie professionali attive in fiera con convegni, dimostrazioni e concorsi. Ampia rappresentanza in fiera per il Made in Italy agroalimentare, con le principali associazioni del settore del wine e food per presentare le loro eccellenze territoriali in abbinamento alla tecnologia che distingue l’Italia nel mondo. Inoltre sarà Tirreno C.T. la sede di importanti competizioni a livello internazionale che vedranno coinvolti i più importanti professionisti dei vari settori.

Per il 2016 già confermate le nuove edizioni dei Nazionali e Internazionali di promossi dalla Federazione italiana pasticceri (Fip) che richiameranno a Carrara centinaia di pasticceri da tutto il mondo per confrontarsi sulle ultime novità.

Il settore della ristorazione e dei bar in Italia rappresenta numeri importanti con circa 160 mila ristoranti e oltre 140 mila tra bar e pubblici esercizi per un milione di posti di lavoro in tutto per un giro d’affari medio annuo di circa 28miliardi di euro. Per quanto riguarda il fatturato medio si preannuncia per il primo trimestre del 2014 un recupero rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Solo in Toscana, regione che ospita la fiera, sono presenti 11.600 ristoranti (il 7,3% del totale in Italia), 8.541 bar (il 6% del nazionale) e circa 16mila pubblici esercizi (il 7%).
Tirreno C.T. è organizzata da TirrenoTrade Srl con la collaborazione di enti regionali, provinciali e associazioni di categoria, tra cui, storico partner, la Federazione Italiana Cuochi. Importante la stretta collaborazione con la Camera di Commercio di Massa Carrara. Per informazioni sulla fiera e per poter partecipare come espositori o visitatori www.tirrenoct.it

26 febbraio 2016

FASHION: Silky Separates + Camel Overcoat

Photo: Christian Vierig/Getty Images

On Cecilie Ingdal Christiansen
Link: http://www.whowhatwear.co.uk/copenhagen-fashion-week-street-style-february-2016/slide15



FASHION FROM COPENHAGEN FASHION WEEK


Aria di primavera: maglietta a righe e cappotto invernale
Link: http://www.whowhatwear.co.uk/copenhagen-fashion-week-street-style-february-2016/slide2

#FASHION
#COPENHAGENFASHIONWEEK

FASHION ON LINE


Link: http://www.chicwish.com/glorious-sparkles-print-midi-skirt.html

CLASSIC FASHION: GREY BLAZER AT WORK


Un suggerimento per vestire un blazer grigio quando si va al lavoro: comfort classicheggiante. Un'eleganza rilassata che si rivela sempre la scelta migliore.
Link: http://www.careergirldaily.com/wear-your-grey-blazer-with-flair-heres-how/

FASHION: CLASSICAMENTE


Molto semplice e molto classico: per il lavoro o lo studio il cappotto cammello con i pantaloni neri a sigaretta e le francesine stringate marroni, la borse nera è capiente con i manici lunghi in pelle morbida .
Link http://www.careergirldaily.com/author/charlotte/

25 febbraio 2016

SIAMO TUTTI BUONI IN SCENA AL TEATRO OROLOGIO DI ROMA

Teatro dell’Orologio
stagione 2015 – 2016
CAMBIAMENTO REALE


SIAMO TUTTI BUONI
di Readarto Officine Artistiche
dal 1 al 13 marzo 2016



drammaturgia e regia ANDREA BIZZARRI
con ANTONIO CONTE, ALIDA SACOOR, GUIDO GOITRE, MATTEO MONTAPERTO, VALERIO DI TELLA e RICCARDO GIACOMINI
produzione READARTO OFFICINE ARTISTICHE
scene SANDRO IPPOLITO
costumi LUCIA MIRABILE
fotografie di scena EMANUELE BIANCHI

SALA ORFEO
da martedì a sabato ore 21 | domenica ore 18


La nuova produzione della compagnia Readarto Officine Artistiche debutta in prima assoluta al Teatro dell’Orologio, dal 1 al 13 marzo: Siamo tutti buoni.

SINOSSI
In un borgata della periferia romana, Elèna, giovane disoccupata romena in cerca di fortuna sul territorio italiano, trova immediata accoglienza nel garage gestito da alcuni teppisti di quartiere. Vincenzo, infatti, buttafuori di una scalcinata sala di videopoker in cerca di facili guadagni, dopo essersi illegalmente appropriato di una struttura comunale in disuso, ne ricava un posto letto da affittare alla giovane sprovvista di permesso di soggiorno. Ma, una visita improvvisa e inaspettata, rimetterà in discussione i già precari equilibri. Un punto di vista inedito ed originale sui disagi giovanili, una voce fuori dal coro sulle logiche della piccola criminalità, attraverso una commedia esilarante, dai dialoghi brillanti e suggestivi.

NOTE DI REGIA
Tutta la vicenda si svolge in un garage. Siamo sottoterra, quindi siamo all'Inferno. O meglio, stiamo per andare all'Inferno. Più o meno, saremo nell'anticamera del regno di Ade. Ed è qui che prendono vita le storie incrociate di sei povere anime. Ognuno ha un suo piccolo, personalistico, motivo per vivere, o sopravvivere. Ognuno ha bisogno dell'altro, seppure i rapporti di forza spesso possano essere chiari e lineari: la romena ha bisogno del garagista che le offre accoglienza e protezione in quanto sprovvista di permesso di soggiorno, ma questi, a sua volta, ha bisogno della sua “protetta” che contribuisce, con l'affitto, al sostentamento economico suo e di suo figlio. Ognuno stringe con il prossimo un compromesso, un patto che preveda l'antichissima formula del do ut des: ti do qualcosa per avere in cambio qualcos'altro. Ed è difficile stabilire, in quest'ottica, la linea di demarcazione, chiara, evidente, fra buoni e cattivi. Tutti potrebbero essere ascritti al primo, come al secondo gruppo. Ognuno, in fondo, è, all'occorrenza, vittima e carnefice.
Andrea Bizzarri

READARTO OFFICINE ARTISTICHE
La Readarto Officine Artistiche si occupa di produzione e promozione di spettacoli dal vivo ed eventi culturali. Tra le opere in repertorio: Calabroni, Bòbo, Diana e la Tuda e Viva la guerra!, che debutta al Teatro dell’Orologio a gennaio 2015, riscuotendo un gran successo di pubblico e critica. Spicca, inoltre, una folta schiera di spettacoli dedicati ad un pubblico di ragazzi.


INFO E PRENOTAZIONI
La prenotazione è vivamente consigliata
le prenotazioni possono essere effettuate dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00
INTERO //  15 euro
RIDOTTO // 12 euro
ingresso consentito ai soli soci: tessera associativa annuale 3 euro

Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/A

00186 - Roma

AL PICCOLO OROLOGIO DI REGGIO EMILIA "DONNA NON RIEDUCABILE"

ELENA ARVIGO
in

DONNA NON RIEDUCABILE
Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja 
di Stefano Massini


27 febbraio ore 21.00 e 28 febbraio ore 17.00
Teatro Piccolo Orologio – Reggio Emilia

“Donna non rieducabile è un memorandum teatrale su Anna Politkovskaja”, il testo  è di Stefano Massini  con il nuovo allestimento e l’interpretazione di Elena Arvigo.
Lo spettacolo è  ispirato ai reportage della giornalista russa, nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche  al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, assassinata nell’ ottobre del 2006.

Elena Arvigo propone dunque un monologo di forte impatto e attualità  in grado di stimolare il pubblico e  far riflettere sul tema della libertà di stampa e la responsabilità del sapere.

Questo spettacolo è parte del progetto “Le imperdonabili”, ideato dalla stessa Arvigo, una serie di monografie su differenti personaggi storici femminili legati dal filo rosso della guerra. Tra queste Etty Hillesum , Elena di Sparta , Marina Cvetaeva, Marguerite Duras.
       
In occasione dello spettacolo ci sarà un incontro pubblico sulla figura di Anna Politkovskaja, a 10 anni dalla sua scomparsa, che si terrà sabato 27 febbraio alle ore 17, nella Sala Reggio–Africa presso la sede di Istoreco, in via Dante Alighieri, 11 a Reggio Emilia. All'incontro parteciperanno: Elena Arvigo – attrice dello spettacolo;  Nando Rinaldi – presidente di Istoreco; Luca Bertoni, Presidente Associazione AnnavivaMarco Maccieri – direttore artistico del Centro Teatrale MaMiMò; ed in collegamento skype da Mosca, Lucia Sgueglia – giornalista.

Crediti
DONNA NON RIEDUCABILE
Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja 
di Stefano Massini
un progetto di e con Elena Arvigo

A cura di              Elena Arvigo e Rosario Tedesco
Video designer    Andrea Basti 
Foto                     Damiano D’Innocenzo
Produzione Teatro delle Donne in associazione con Santarita Teatro
Residenza Santa Maria della Pieta’ di Roma ( Ass. Ex Lavanderia)

Si ringraziano  inoltre Compagnia Gank  (Antonio Zavatteri , Paolo Zanchin , Alberto Giusta , Nadia Fauzia)  e Teatro Out Off di Milano .