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19 settembre 2015

“Dipingere l'incantesimo” - In mostra un'opera di Magri che non viene esposta da 20 anni



Prosegue il programma espositivo del 2015
“Dipingere l'incantesimo – Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio '900”
In mostra un'opera di Magri che non viene esposta da 20 anni
26 settembre – 25 ottobre nel Palazzo delle esposizioni

Alberto Magri - La Sementa

 
Dopo  quasi 20 anni torna “La sementa”, di Alberto Magri, nella mostra “Dipingere l'incantesimo – Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio '900”, che aprirà il 26 settembre, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca nel suo Palazzo delle esposizioni (piazza San Martino, 7 - Lucca). L'iniziativa rientra nell'ambito del calendario delle mostre espositive della Fondazione organizza de è  compresa nel calendario degli eventi “Toscana '900” della Regione Toscana .

La mostra, ad ingresso gratuito, riunisce una settantina di dipinti di pittori che hanno dedicato attenzione al paesaggio lucchese distribuita sui tre piani .

Fra queste rientra l'opera di Alberto MagriLa sementa”: un quadro di grandi dimensioni,  al quale il pittore lavorò per circa dieci anni; presentato nel 1928 alla Biennale di Venezia, uno dei pochi che l'artista riuscì a vendere e che dopo diverse vicissitudini in anni recenti è stato affidato al Comune di Barga. Il dipinto, conservato nel municipio, da quasi 20 anni  non viene esposto al grande pubblico, ma lascerà Barga proprio per entrare a far parte della grande mostra in allestimento al palazzo espositivo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Il grande critico d'arte Ragghianti annoverò Magri fra i pittori italiani che dettero vita al rinnovamento dell'arte di inizio '900. Basterà ricordare che di Alberto Magri, al tempo della sua mostra milanese del 1916, scrisse  un impegnativo giudizio Umberto Boccioni.

La mostra è curata da Umberto Sereni, con il coordinamento del comitato gestione eventi della Fondazione Banca del Monte di Lucca, di Maria Stuarda Varetti, mentre l'allestimento è di Alessandra Guidi. Il catalogo è edito da Maria Pacini Fazzi editore.
La mostra ha tutti i requisiti per  rappresentare un vero e proprio capitolo di storia della sensibilità italiana ed europea e si impone nel panorama delle offerte lucchese la straordinaria  rassegna di artisti  che nei primi anni del Novecento trovarono nel paesaggio lucchese quella autenticità e quella purezza  che la modernità stava distruggendo. Il filo conduttore è rappresentato proprio dal paesaggio lucchese: dalla Versilia, alla Piana, alla Garfagnana, che in quel periodo storico entrò da protagonista nei dipinti di autori lucchesi e stranieri.  Sarà questa l’occasione per rintracciare i  legami di sensibilità e di esperienze che congiunsero in quegli anni  personaggi della statura di Puccini, D’Annunzio , Pascoli , Rilke, Thomas Mann  alle terre di Lucchesia  che  attraverso  le opere dei pittori coevi entrarono a fare parte della Grande Arte  Novecentesca. Da questo punto di vista la mostra promossa dalla Fondazione Banca del Monte  si incarica di sottrarre la lucchesia a quella  marginalità rispetto alle grandi aree dell’arte nella quale è stata ingiustamente confinata.

La campagna lucchese, le montagne della Garfagnana, il lago di Massaciuccoli e le spiagge della Versilia, sono tutte vissute, interpretate e rappresentate da questi artisti come un Eden ancora presente sulla terra, catturato prima che la modernità lo deturpi.
Fra le opere in mostra, oltre a quella di Magri, sono esposti dipinti di artisti quali Moses Levy, Alfredo Meschi, Nino Carrara, Giovan Battista Santini, Plinio Nomellini e Lorenzo Viani, che hanno fatto la storia dell’arte della Toscana.


L’esposizione, a ingresso libero, sarà aperta fino al 25 ottobre con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30; sabato e domenica 10-13 e 15,30-19,30.
Info: www.fondazionebmlucca.it

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