Prosegue il programma espositivo del 2015
“Dipingere l'incantesimo –
Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio '900”
In mostra un'opera di Magri
che non viene esposta da 20 anni
26 settembre – 25 ottobre nel Palazzo delle esposizioni
Alberto Magri - La Sementa |
Dopo quasi 20 anni torna “La sementa”, di Alberto Magri, nella mostra “Dipingere
l'incantesimo – Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio '900”, che
aprirà il 26 settembre, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte
di Lucca nel suo Palazzo delle esposizioni (piazza San Martino, 7 - Lucca).
L'iniziativa rientra nell'ambito del calendario delle mostre espositive della Fondazione organizza de è compresa nel calendario degli eventi
“Toscana '900” della Regione Toscana .
La mostra, ad ingresso gratuito, riunisce una settantina di
dipinti di pittori che hanno dedicato attenzione al paesaggio lucchese
distribuita sui tre piani .
Fra queste rientra l'opera di Alberto Magri “La sementa”:
un quadro di grandi dimensioni, al quale
il pittore lavorò per circa
dieci anni; presentato nel 1928 alla Biennale di Venezia, uno dei pochi che
l'artista riuscì a vendere e che dopo diverse vicissitudini in anni recenti è
stato affidato al Comune di Barga. Il dipinto, conservato nel municipio, da
quasi 20 anni non viene esposto al
grande pubblico, ma lascerà Barga proprio per entrare a far parte della grande
mostra in allestimento al palazzo espositivo della Fondazione Banca del
Monte di Lucca. Il grande critico d'arte Ragghianti annoverò Magri fra i
pittori italiani che dettero vita al rinnovamento dell'arte di inizio '900.
Basterà ricordare che di Alberto Magri, al tempo della sua mostra milanese del
1916, scrisse un impegnativo giudizio Umberto Boccioni.
La mostra è curata da Umberto Sereni, con il coordinamento del comitato gestione eventi della
Fondazione Banca del Monte di Lucca, di Maria Stuarda Varetti, mentre l'allestimento è di Alessandra
Guidi. Il catalogo è edito da Maria Pacini Fazzi editore.
La mostra ha tutti i requisiti per
rappresentare un vero e proprio capitolo di storia della sensibilità
italiana ed europea e si impone nel panorama delle offerte lucchese la
straordinaria rassegna di artisti che nei primi anni del Novecento trovarono
nel paesaggio lucchese quella autenticità e quella purezza che la modernità stava distruggendo. Il filo conduttore è rappresentato proprio
dal paesaggio lucchese: dalla Versilia,
alla Piana, alla Garfagnana, che in quel periodo storico
entrò da protagonista nei dipinti di autori lucchesi e stranieri. Sarà questa l’occasione per rintracciare
i legami di sensibilità e di esperienze
che congiunsero in quegli anni
personaggi della statura di Puccini, D’Annunzio , Pascoli , Rilke,
Thomas Mann alle terre di Lucchesia che
attraverso le opere dei pittori
coevi entrarono a fare parte della Grande Arte
Novecentesca. Da questo punto di vista la mostra promossa dalla
Fondazione Banca del Monte si incarica
di sottrarre la lucchesia a quella
marginalità rispetto alle grandi aree dell’arte nella quale è stata
ingiustamente confinata.
La campagna lucchese, le montagne della Garfagnana, il lago di
Massaciuccoli e le spiagge della Versilia, sono tutte vissute, interpretate e rappresentate da questi artisti come un Eden
ancora presente sulla terra, catturato prima che la modernità lo deturpi.
Fra le opere in mostra, oltre a quella di Magri, sono esposti dipinti
di artisti quali Moses Levy, Alfredo
Meschi, Nino Carrara, Giovan Battista Santini, Plinio
Nomellini e Lorenzo Viani, che hanno fatto la storia dell’arte della
Toscana.
L’esposizione, a ingresso libero, sarà aperta fino al 25 ottobre con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì 15,30-19,30; sabato e domenica 10-13 e 15,30-19,30.
Info: www.fondazionebmlucca.it
Info: www.fondazionebmlucca.it
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