La morte improvvisa di Sebastiano Vassalli di recente candidato al NobelLo scrittore novarese ha raccontato la storia italiana e la pianura
È stato stroncato da un male incurabile. La chimera del 1990 è il suo capolavoro tradotto nel mondo e adottato a scuola accanto ai Promessi sposi. Aveva appena terminato un nuovo romanzo, Io, Partenope, in uscita il 12 settembre, quando avrebbe ritirato il premio Campiello alla carriera. Nelle sue opere, pubblicate da Einaudi, Interlinea e Rizzoli, viaggi nel tempo e metafore della società contemporanea alla ricerca del carattere nazionale degli italiani. Mercoledì dalle ore 10 camera ardente alla Biblioteca civica negroni di Novara e funerali civili alle ore 17,30 al Broletto di Novara, con una lettura no stop dei suoi testi a cura della sua casa editrice novarese.
È mancato improvvisamente per un male
inguaribile lo scrittore novarese Sebastiano Vassalli che di recente aveva
ricevuto notizia della candidatura ufficiale dell’accademia svedese al premio
Nobel 2015 per la Letteratura. L’autore della Chimera,
romanzo nel 1990 premio Strega
da poco riedito nella “Bur”, tradotto in tutto il mondo e molto adottato nelle
scuole superiori accanto ai Promessi
sposi, è nato a Genova nel 1941 ma fin da piccolo ha vissuto a Novara;
viveva da anni in un’antica casa in mezzo alle risaie in località Marangana dove
conduceva un’esistenza sobria e riservata, quasi eremitica, dedicandosi alla
scrittura. L’annuncio è stato dato dalla moglie e dal Centro Novarese di Studi
Letterari. I suoi libri sono pubblicati da Einaudi, Rizzoli e Interlinea. Aveva
appena terminato un nuovo romanzo, Io,
Partenope, in uscita il 12 settembre, quando avrebbe ritirato il premio
Campiello alla carriera.
Mercoledì dalle ore 10 camera ardente alla
Biblioteca civica negroni di Novara e funerali civili alle ore 17,30 nell’antico
al Broletto di Novara, luogo di memoria
storica e letteraria dove trascorse l’ultima notte di dolore la giovane Antonia
protagonista della Chimera.
Nell’occasione Interlinea ricorderà l’autore invitando a un reading no stop del
suo capolavoro durante l’apertura della camera ardente in biblioteca, di cui
vassalli è stato testimonial.
I maggiori dati biografici di Vassalli sono raccolti nel
sito dello scrittore www.letteratura.it/vassalli. Negli anni anni ’60 e ’70, dopo la laurea in Lettere
con una tesi sull’arte contemporanea e la psicanalisi discussa con Cesare
Musatti e durante un primo periodo di insegnamento, spicca l’attività di pittore
ed esponente della neoavanguardia nell’ambito del Gruppo 63. Ha infatti esordito
con testi poetici affermandosi con alcune prose sperimentali (tra cui Narcisso
Attenzione
privilegiata ha sempre dedicato al territorio novarese ricevendo anche il premio
alla carriera Dante Graziosi/Terra degli aironi per la narrativa di pianura. Tra
i suoi atti d’amore per i suoi luoghi vanno ricordati almeno Il mio
Piemonte, con fotografie di
Carlo Pessina, e Terra d'acque. Novara, la pianura, il riso, con
presentazione di Roberto Cicala, con fotografie a colori, editi da Interlinea,
come Il robot di Natale e altri racconti, Natale a Marradi. L'ultimo Natale di
Dino Campana e di recente Il supermaschio da Alfred
Jarry. Interventi militanti di Vassalli sono stati pubblicati sui
quotidiani "La Repubblica", “La Stampa” e "Corriere della Sera", negli ultimi
anni con la rubrica “Improvvisi”. Nel 2014 con Terre selvagge è passato a Rizzoli, che
a fine primavera ha pubblicato Il confine. È del maggio 2015 la
candidatura ufficiale dall'accademia svedese al premio Nobel per la
Letteratura.
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