Gli ultimi ottanta giorni di Giaime Pintor, il simbolo del riscatto italiano
LA MINA TEDESCA
Il vero romanzo di Giaime Pintor
di
Carlo Ferrucci
(Tra le righe, Isbn 9788899141141, 15.00 €, pp. 228)
Da giugno 2015 in libreria
Giaime Pintor nel 1943 è una giovane promessa della cultura italiana, collabora con le maggiori riviste nazionali e traduce con abilità dal tedesco opere liriche e teatrali. Nei giorni successivi all'Armistizio dell'8 settembre, decide di vivere fino in fondo il suo tempo e di impugnare le armi nel nome di un ideale di libertà, partecipando alla difesa di Roma dall'attacco tedesco e scegliendo di continuare a combattere anche dopo la resa delle forze italiane. Parte perciò per Brindisi, nella speranza che il re e il primo ministro Pietro Badoglio, rifugiatisi nella città occupata dagli angloamericani, si affrettino a organizzare in funzione antitedesca quel che resta dell’Esercito italiano. È breve però la permanenza nel capoluogo pugliese e presto abbraccia l’idea di partecipare alla creazione di un corpo di volontari; il fallimento di questo progetto lo spinge a partire alla testa di un commando inquadrato nell’esercito inglese per aggregarsi alla Resistenza. Ha soli 24 anni quando muore dilaniato da una mina tedesca nel tentativo di attraversare le linee di guerra presso il Volturno.
Carlo Ferrucci è nato a Roma nel 1947. Ha insegnato Storia dell’estetica all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dal 1992 al 1996 è stato addetto culturale presso il Consolato Generale d’Italia a Barcellona. I temi ai quali ha dedicato la maggior parte delle sue ricerche e pubblicazioni sono stati il pensiero poetante di Giacomo Leopardi, la psicoanalisi dell’arte, le poetiche del ’900, l’estetica della pensatrice spagnola Maria Zambrano e la filosofia del teatro. Ha all’attivo numerose pubblicazioni, tra cui cinque testi teatrali, quattro dei quali andati in scena.
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