LETTERATURE
FESTIVAL
INTERNAZIONALE DI ROMA
Martedì 16 giugno ore 21.00
Piazza
del Campidoglio
#RELAZIONI
con gli autori
EDMUND WHITE - DAŠA DRNDIĆ - NICOLA LAGIOIA - LOLA SHONEYIN
Accompagnamento musicale di Pasquale Laino (sax) Riccardo Manzi (chitarra)
e Vittorino Naso (percussioni).
Il
Festival è promosso dall’Assessorato
alla Cultura e al Turismo di Roma - Dipartimento Cultura, con l’ideazione e
direzione artistica di MARIA IDA GAETA,
responsabile della Casa delle Letterature di Roma, la regia di FABRIZIO ARCURI e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
La serata di martedì
16 giugno ore 21.00 in PIAZZA DEL
CAMPIDOGLIO, dal titolo #RELAZIONI, vedrà protagonisti gli
autori stranieri EDMUND WHITE, DAŠA
DRNDIĆ, LOLA SHONEYIN, e l’autore italiano NICOLA LAGIOIA.
Gli autori leggeranno testi inediti ispirati
al tema scelto per questa edizione COSA RESTA DA FARE ALLA LETTERATURA.
L’accompagnamento musicale della
serata sarà eseguito da Pasquale
Laino (sax) Riccardo Manzi (chitarra) e Vittorino Naso (percussioni).
Coordinamento musicale del festival a cura di Franco
Piersanti.
Gli autori:
Daša Drndić nasce a Zagabria
nel 1946.
Si
laurea in Filologia all'Università di Belgrado, presso la Facoltà di Lingua e
Letteratura Inglese, e completa poi la sua formazione conseguendo un Master in
Teatro e Comunicazione, con una borsa di studio Fullbright, all'Università
dell'Illinois, Stati Uniti. Infine ottiene un dottorato (con una ricerca su
Sinistra e Protofemminismo) presso la Facoltà di Discipline umanistiche e
Scienze sociali all'Università di Fiume (Rijeka).
Oltre
ad essere docente universitaria, Drndić lavora per anni come editor e
produttrice a Radio Belgrado, realizzando oltre trenta sceneggiati radiofonici,
venduti anche all'estero.
Ha
pubblicato saggi, testi teatrali, poesie ed è scrittrice di romanzi tradotti in
inglese, francese, polacco, sloveno, tedesco, slovacco. Ha vissuto in Canada e
negli Stati Uniti.
I
sui lavori, non in traduzione italiana, includono: Put do subote (1982); Kamen s
neba (1984); Totenwande (2000); Leica format (2003); Sonnenschein (2007); April u Berlinu (2009); Belladonna (2012).
In
Italia è stato pubblicato nel 2015, per i tipi Bompiani, Trieste. Un romanzo
documentario, in cui l’autrice racconta attraverso un dramma personale la
tragedia del mondo. Il libro si apre con la
protagonista Haya, a Gorizia, sola e circondata da fotografie e ritagli
di giornali. È una donna anziana, che dopo più di sessant’anni aspetta di
ricongiungersi a suo figlio, avuto da un ufficiale delle SS (Kurt Franz,
realmente esistito) e rapito dalle autorità tedesche per far parte del
programma segreto di Himmler: il progetto “Lebensborn”. In Trieste, Haya, attraverso la ricerca di suo figlio, riflette sulle
esperienze della sua famiglia ebrea convertita al cattolicesimo, e sul massacro
degli ebrei italiani nella Risiera di San Sabba, il campo di concentramento di
Trieste.
Daša
Drndić con questo libro racconta la sconcertante cronaca dell'occupazione
nazista nel nord Italia: riporta tutti i nomi dei novemila ebrei italiani morti
nei lager e ci conduce al processo di Norimberga, tra vittime e carnefici, in
una ballata sul male, al cui centro c'è forte il tema della responsabilità.
Bibliografia
Trieste. Un romanzo documentario, Bompiani, 2015
Nicola Lagioia nasce a Bari nel
1973. Esordisce nel 2001 con il romanzo Tre
sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi) pubblicato
da minimum fax, con cui vince il premio Lo Straniero. Nel 2004 pubblica per
Einaudi il romanzo Occidente per
principianti (vincitore premio Scanno, finalista Premio Bergamo, finalista
Premio Napoli).
Nel
2005, insieme a Francesco Pacifico, Francesco Longo e Christian Raimo, scrive 2005 dopo Cristo (Einaudi Stile Libero),
firmato con il nome collettivo di Babette Factory, in cui si raccontano le
rocambolesche vicende di un gruppo di giovani rivoltosi, un killer
improvvisato, un conduttore di successo e due registe underground su uno sfondo
di missioni in Estremo Oriente, feste vorticose e raduni massonici. Con il
romanzo Riportando tutto a casa (Einaudi,
2009), un romanzo di formazione ambientato nella Bari degli anni Ottanta, si
aggiudica diversi premi tra cui il premio SIAE-Sindacato Scrittori, il premio
Volponi e il premio Vittorini. Del 2013 è il libro I miei genitori (Einaudi), un racconto sulla giovinezza, la fortuna
e l’impossibilità di essere felici. Ancora per Einaudi, nel 2014, pubblica La ferocia, candidato al Premio Strega
2015. Un romanzo che è insieme un noir, un racconto familiare e un ritratto
della società attuale, in cui l’autore mette in scena, con ritmo serrato,
misteri, segreti e rivelazioni.
Acclamato
dalla critica (“I Buddenbrook
pugliesi” lo ha definito Paolo di Paolo), conteso da diversi registi per
realizzarne un film, molto amato dal pubblico, è andato in ristampa a solo un
mese dalla prima pubblicazione.
Ha
pubblicato racconti in varie antologie, tra cui Patrie impure (Rizzoli, 2003), La
qualità dell'aria (minimum fax, 2004), Periferie
(Laterza, 2006), Deandreide, un
omaggio a Fabrizio De André (Biblioteca Universale Rizzoli, 2006), La storia siamo noi (Neri Pozza, 2008).
Nel
2013 e nel 2014 è tra i selezionatori della Mostra internazionale d'arte
cinematografica di Venezia.
Dirige
nichel, la collana di letteratura
italiana di minimum fax. Scrive per diversi quotidiani, settimanali e riviste,
tra cui La Repubblica, Lo Straniero,
Repubblica XL ed è una delle voci di Pagina3, la rassegna stampa culturale di
Radio3.
Bibliografia
Tre sistemi per
sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi), minimum fax, 2001
Occidente per
principianti,
Einaudi, 2004
2005 Dopo Cristo, Einaudi, 2005
Babbo Natale. Dove
si racconta come la Coca-Cola ha plasmato il nostro immaginario, Fazi, 2005
Riportando tutto a
casa,
Einaudi, 2009
Fine della violenza, :duepunti
edizioni, 2010
Un altro nuotatore, Feltrinelli, 2012
I miei genitori, Einaudi, 2013
La ferocia, Einaudi, 2014
Lola Shoneyin
Vitale, agguerrita,
fiera sostenitrice dei diritti delle donne, Lola Shoneyin è nata nel 1974 a
Ibadan, in Nigeria, da una famiglia di religione cristiana. Durante l’infanzia
ha studiato in diversi college del Regno Unito, per poi tornare nel suo paese e
laurearsi in Letteratura inglese. Appassionata lettrice di Toni Morrison e
Isabel Allende, amante della grande poesia americana (da Allen Ginsberg a
Sylvia Plath a Alice Walker), ha pubblicato vari racconti su riviste
letterarie, un libro per bambini e tre raccolte di poesie. Prudenti come
serpenti, il suo primo romanzo, è stato inserito nel 2010 nella longlist
dell’Orange Prize for Fiction. Dopo aver insegnato per molti anni del Nord della
Nigeria, oggi vive a Lagos, e organizza l’Aké Arts and Book Festival. Collabora
con numerose riviste internazionali.
Bibliografia
Prudenti come
serpenti,
66thand2nd, 2012
Edmund White nato nel 1940 a
Cincinnati, Ohio, è
cresciuto a Chicago
dove si è laureato nel 1962. Trasferitosi a New York ha lavorato come membro dello staff a Time Life Books e
freelance per Newsweek. Ha vissuto poi per un periodo a Roma e successivamente
in Francia per poi tornare a New York e continuare la sua carriera di
giornalista per diverse testate, scrittore e saggista. Esordisce nella
letteratura nel 1973 con il romanzo Forgetting
Elena ma ha conseguito un enorme successo di pubblico e critica con la
tetralogia, di ispirazione autobiografica, che comprende i romanzi Un giovane americano, La bella stanza è vuota, La sinfonia dell'addio e L’uomo sposato. Nella teatralogia descrive le fasi della vita di un giovane
omosessuale dalla fanciullezza alla mezza età. Un indimenticabile ritratto
degli Stati Uniti che a partire dal Midwest degli anni Cinquanta nei diversi
volumi descrive le grandi trasformazioni sociali degli anni successivi.
Agli
inizi degli anni Ottanta White vive in Francia ed è tra i fondatori della prima
organizzazione mondiale che si occupa della lotta all’Aids. Dopo il ritorno in
America White mantiene il suo interesse per la letteratura francese e pubblica
una biografia su Jean Genet, in Italia pubblicata con il titolo Ladro di stile (Il Saggiatore, 1997) con
cui vince nel 1994 il prestigioso
National Book Critics Circle Award. Pubblica poi i saggi ll flâneur. Vagabondando tra i paradossi
di Parigi ( Guanda,
2005) Ritratto di Marcel Proust,
(Lindau, 2010) e La doppia
vita di Rimbaud (minimum fax, 2009)
Nel
2005 pubblica la sua autobiografia non fiction, My Lives (Playground, 2007) in cui Edmund White racconta gli Stati
Uniti "sedati" e omofobi dell'era Eisenhower, gli anni della
rivoluzione sessuale, ma anche l'oggi attraverso una storia d'amore inconsueta
e toccante.
Sempre
l’editore Playground ha pubblicato negli ultimi anni Hotel de Dream (2008), Caos (2009)
e Ragazzo di città (2010) Un giovane americano con una nuova
traduzione (2011) Jack Holmes e il suo
amico (2012). Il suo più recente libro, Inside
a Pearl: My Years in Paris, è stato scritto nel 2014.
Considerato uno dei più grandi scrittori americani viventi è membro della American Academy of Arts and Letters ed è ufficiale dell'Ordine Francese delle Arti e delle Lettere ed è stato vincitore nel 2013 del Premio France-Amériques pere la sua opera Rimbaud.
Considerato uno dei più grandi scrittori americani viventi è membro della American Academy of Arts and Letters ed è ufficiale dell'Ordine Francese delle Arti e delle Lettere ed è stato vincitore nel 2013 del Premio France-Amériques pere la sua opera Rimbaud.
Nel
2007 Tiziano Sossi ha realizzato il film intervista Edmund White. A conversation in New York.
Narrativa
Un giovane
americano, Einaudi,
1990
E la bella
stanza è vuota, Einaudi, 1992/ Playground 2013
Stati del desiderio. Guida alle città e agli
uomini americani,
Zoe, 1999
L'uomo
sposato, Baldini e Castoldi, 2001
Scorticato
vivo, introduzione di David Leavitt,
DeriveApprodi, 2002
My lives, Playground, 2007
Hotel de Dream, Playground, 2008
Caos, Playground, 2009
Ragazzo di città, Playground, 2010
Un giovane
americano, Playground,
2011, nuova traduzione
Jack Holmes e il suo amico, Playground, 2012
Saggistica
Le
gioie dell'omosessualità, Ed. Centro Studi Terapie Sessuali, 1985
Altars, Leonardo 1995
Altars, Leonardo 1995
Ladro di
stile. Le diverse vite di Jean Genet, Il Saggiatore,
1997
ll flâneur. Vagabondando tra i paradossi di Parigi, Guanda, 2005
ll flâneur. Vagabondando tra i paradossi di Parigi, Guanda, 2005
Ritratto
di Marcel Proust, Lindau, 2010
I musicisti:
Franco Piersanti
Assistente
di Nino Rota all’inizio della carriera, Franco Piersanti, compositore
poliedrico, ha composto dal ’75 ad oggi oltre 100 partiture per il cinema
lavorando con Nanni Moretti, Gianni Amelio, Daniele Luchetti, Ermanno Olmi,
Margarethe von Trotta, Carlo Mazzacurati, Emanuele Crialese, Cristina
Comencini, Carlo Lizzani, Alberto Sironi, Paolo Virzì, Gianfranco Cabiddu.
Pasquale Laino
Il
sassofonista Pasquale Laino ha esperienza a 360 gradi dalla musica sinfonica
alla musica leggera, dal jazz alla musica contemporanea, fa parte del quartetto
di saxofoni “Arundo donax”, del gruppo di world music “Klezroym”, dell’ensemble
“Open Trios”. Come compositore e arrangiatore ha collaborato alla produzione di
diverse colonne sonore per il cinema e la televisione. Nel 2010 incide per la
Cni il disco “The river will carry me“ con Alessandro Gwis e Andrea Avena.
Riccardo Manzi
Chitarrista,
cantante, compositore e autore ha sempre cercato di mescolare differenti
linguaggi creando un suo stile personale.Ha fondato con Gabriele Coen i
KlezRoym e ha suonato tra gli altri con Max Manfredi, Nada, Mango, Marcello
Murru, Badara’ Seck e Mauro Pagani, Agricantus, Sidh, Alessandro Gwis, Michele
Rabbia, Marco Siniscalco, Raul Scebba, Andrea Marcelli, Frank London, Kocani
Orkestar, Vieux Farka Toure, Cheick Tidiane Seck.
In
teatro ha lavorato con Ascanio Celestini, Marco Presta, Giancarlo Ratti,
Ulderico Pesce, Olek Mincer, Anna Ammirati, Sara Modigliani.
Vittorino Naso
Diplomato
in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, le sue
collaborazioni orchestrali includono: Orchestra dell’Accademia di Santa
Cecilia, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra Sinfonica della Rai
di Roma, etc.
Collabora
abitualmente con alcuni fra i più importanti compositori italiani di musiche
per film, televisione e teatro, tra cui Franco Piersanti, Nicola Piovani, Ennio
Morricone.
Tra
le moltissime colonne sonore cinematografiche nelle quali ha suonato, si
possono ricordare: “La Vita è Bella”, “Malena”, “La Stanza del Figlio”, “Tutta
la Vita Davanti”.
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