Ero una cercatrice di
disturbi
io cercavo l’oro dei
difficili
mi dissero che c’era un tesoro in
casa tua
protetto da due soldati
soli
due mercenari, un arabo e un
francese.
Io cercavo di introdurmi
nella breccia affaticata
e dentro la cavità
frugavo
toccavo polvere con le
dita
e cose molli
e qualcosa che al mio tocco si
spostava.
A quel punto tutto era
corrotto,
le guardie, il cercare, quella
buca.
Nemmeno l’ombra, no, nemmeno
l’ombra
del tesoro.
Mariagiorgia
Ulbar
GLI EROI SONO GLI
EROI
gli alianti
112 pagine 15 euro
112 pagine 15 euro
Anche a maggio, un nuovo libro di
poesia: e l'emozione è grande perché è il libro d’esordio di un nuovo poeta
italiano.
Mariagiorgia Ulbar è giovane e
bravissima; già apparsa con una silloge in Poesia Contemporanea. Undicesimo
quaderno italiano, conferma adesso in pieno il suo talento.
Questi versi procedono da un luogo a un
altro, sul ritmo cadenzato del camminare.
C’è un io che scrive, un tu assente e
un noi come soggetto di una storia.
Attraverso città, zone desolate remote
o urbane, si giunge al testo lungo finale, che racconta l’abisso che si spalanca
quando si vuole raccontare una morte e tutto ciò che soccombe davanti a essa: il
linguaggio, la linea cronologica degli accadimenti, i rapporti di causa-effetto,
la concezione del tempo.
Un’elegia impura, a tratti brusca e a
tratti tenera, che racconta il potere dei morti sui vivi, la sopravvivenza,
l’ingenua orgogliosa resistenza alla tirannia del tempo.
“Le parole di Mariagiorgia
Ulbar non sono mai parole pacificate; ogni suo verso, si direbbe, elabora un
frammento aspro, il tassello di uno scontro, di una violenza
subìta.
Credo che questa autrice
abbia una sua voce, aspra e riconoscibile, che continua e conferma quello che
avevamo pubblicato sul Quaderno”.
Fabio Pusterla
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