TRANSLATE

27 marzo 2017

EVENTI A ROMA "LA LETTERA DI SAN PAOLO AI FILIPPESI"

 

LA LETTERA DI SAN PAOLO AI FILIPPESI
INCONTRI BIBLICI
4° appuntamento – 3 aprile 2017
Libreria Paoline Multimedia International
Via del Mascherino, 94 – ROMA
Dal 9 gennaio, presso la Libreria Paoline Multimedia International di via del Mascherino, 94, è iniziato il nuovo ciclo di incontri di riflessione biblica sulla Lettera di San Paolo ai Filippesi, condotti dal noto biblista don Romano PENNA.


Tutti gli incontri sono dalle 18,30 alle 19,30 presso i locali della Libreria.
I prossimi:
Lunedì 3 Aprile - La corsa cristiana aperta ai valori (Fil 3,12-4,9)
Lunedì 8 Maggio - Gioia personale nel rapporto con i lettori (Fil 4,10-23)

EVENTI DI CRITICA LETTERARIA "GIACOMO DEBENEDETTI TRA CRITICA E ROMANZO"

 



GIACOMO DEBENEDETTI TRA CRITICA E ROMANZO
a 50 anni dalla scomparsa
Una Giornata di studio al Gabinetto Vieusseux
a cura di Alfonso Berardinelli
Mercoledì 5 aprile 2017, ore 10 e ore 15.30
Firenze, Palazzo Strozzi, Sala Ferri

Cinquant’anni fa moriva a Roma Giacomo Debenedetti, ormai considerato il più importante critico italiano del Novecento. L’omaggio del Gabinetto Vieusseux è una giornata in due tempi a cura di Alfonso Berardinelli.

L’apertura dei lavori sarà dedicata all’eredità di Debenedetti, al suo impegno nell’indagare le origini e le forme del romanzo contemporaneo. Ci saranno interventi di Alfonso Berardinelli, Marino Biondi, Mario Andreose e Raffaele Manica e la conduzione sarà affidata a Franco Contorbia. Il pomeriggio, invece, si parlerà della  complessa relazione tra critici e narratori con Giorgio Ficara, Carla Benedetti, Massimo Onofri, Giulio Ferroni, Luca Doninelli, Elisabetta Rasy, Mauro Covacich e Walter Siti.
Il cosiddetto “secolo della critica”, il Novecento, è infatti finito da tempo e già negli anni Novanta si avvertivano i sintomi di una mutazione nella cultura letteraria. Mentre nella prima metà del secolo scorso e fino al 1980, la critica era vincolata alla letteratura, negli ultimi due o tre decenni questo legame si è allentato e si è spesso trasformato in una specie di estraneità. I narratori, più che lamentarsi dei critici o implorarne l’attenzione, tendono a farne a meno, privilegiando il rapporto diretto con gli editori e con i lettori. I critici sono, a loro volta, sempre più insoddisfatti della letteratura che si pubblica. La loro autorità e influenza sembra nettamente diminuita. Ma succede anche che siano proprio i critici a ritenere la letteratura attuale un oggetto poco degno di attenzione, intorno al quale è difficile o inutile costruire sia un’idea di letteratura che argomentazioni e valutazioni culturalmente solide. Il pomeriggio sarà invece dedicato allo stato attuale dei rapporti fra critici e narratori. Esiste uno stile del romanzo italiano oggi? Quali sono i suoi temi dominanti? Quale idea della vita individuale e sociale ne emerge? C’è ancora un rapporto fra i nuovi romanzi e il romanzo del Novecento? Sono stati creati personaggi nuovi, capaci di esprimere i problemi del presente?

Nato a Biella nel 1901, Giacomo Debenedetti compie a Torino gli studi e inizia ben presto la sua attività di saggista e scrittore, rivelando fin dalle prove giovanili una impeccabile maturità stilistica. Grazie alla sensibilissima apertura di interessi verso la cultura europea, contribuì tempestivamente a far conoscere, in un’Italia arresa al fascismo, le novità della psicoanalisi e la grande rivoluzione letteraria di Marcel Proust. Di famiglia ebraica, subì le conseguenze delle leggi razziali e visse in clandestinità fino alla fine della guerra; il suo racconto 16 ottobre 1943 è una delle testimonianze più importanti sulle persecuzioni antiebraiche in Italia. Nel dopoguerra ebbe un incarico universitario a Messina e successivamente a Roma, la città dove si era da tempo stabilito, e dove attese per il resto della vita alla sua attività di saggista. Dopo le tre raccolte pubblicate in vita dei Saggi critici, gran parte della sua opera sarà stampata postuma. In essa si definisce un vasto panorama di idee che sono un riferimento essenziale per l’interpretazione della civiltà letteraria del Novecento, e non solo. Tra i testi principali della sua bibliografia, ricordiamo Il romanzo del Novecento, pubblicato nel 1971 con prefazione di Montale, e Poesia italiana del Novecento, pubblicato nel 1974 con prefazione di Pasolini. Altre raccolte specifiche di saggi sono dedicate, oltre che a Proust, ad autori come Montaigne, Tommaseo, Verga, Pascoli.


Il Fondo Giacomo Debenedetti, che comprende un ricco patrimonio di carte del grande studioso e la corrispondenza intrattenuta con le personalità più importanti del Novecento italiano, è stato uno dei primi fondi archivistici ad essere collocato, per volontà degli eredi e col fondamentale tramite della Regione Toscana, all’Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti’, e costituisce tutt’oggi uno un lascito fra i più prestigiosi e studiati tra i tanti che sono conservati presso il Gabinetto Vieusseux.
Il Gabinetto Vieusseux si avvicina ai 200 anni: Alba Donati, neo-presidente della prestigiosa istituzione del Comune di Firenze, ha creato, insieme al direttore Gloria Manghetti, un percorso di avvicinamento ai 200 anni nel quale  rientrano, oltre alla giornata di studio dedicata a Giacomo Debenedetti, anche Scrittori raccontano scrittori, attraverso il quale scrittori contemporanei rileggono i grandi della letteratura le cui carte sono custodite nell'archivio del Gabinetto Vieusseux, e Culture di carta, dedicato alla conoscenza dei diversi supplementi culturali dei quotidiani italiani. 
 
Gabinetto G.P. Vieusseux
Piazza e Palazzo Strozzi, 50123 Firenze
Tel. 055 288342 - fax 055 2396743
 

 

 
#CRITICALETTERARIA
#GABINETTOVIEUSSEUX
#ALBADONATI
#GIACOMODEBENEDETTI

23 marzo 2017

FASHION "FRESH SILVER IN THE EARLY SPRING DAYS"


Care Lettrici,

un po' di argento fresco e grintoso per affrontare i primi giorni tiepidi e vincere la dolce sonnolenza primaverile.




 




#fashion
 

ARTE A TORINO "LE VIE DELL'AVORIO"

 

LE VIE DELL’AVORIO 



Dall’Africa al museo
Incontro con Ivan Bargna, antropologo dell’Università Milano Bicocca
e Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama
Palazzo Madama - Gran Salone dei Ricevimenti
Piazza Castello - Torino
Mercoledì 29 marzo 2017 ore 17.30


Il commercio dell'avorio è vietato severamente per contrastare il bracconaggio degli elefanti che tuttavia non sembra scongiurato tanto che alcuni si chiedono se sia etico esporre oggetti di avorio nei musei.



Partendo dagli avori africani delle collezioni di Palazzo Madama, Ivan Bargna ripercorre la biografia culturale di questi oggetti, segno delle  relazioni interculturali e di dominazione tra Europa e Africa.

Ingresso conferenza euro 5
(ridotto euro 2 Abbonati Musei Torino Piemonte)
Prenotazione obbligatoria
 t. 011 4436999 (da lunedì a venerdì, orario 9,30-13 e 14-16)
e-mail: didattica@fondazionetorinomusei.it
 


#arte
#torino
#palazzomadama
#leviedellavorio
#musei 

22 marzo 2017

ARTE DEL CUOIO A ROMA " DARIO ALFONSI ARTISTA E ARTIGIANO DEL CUOIO"



L'ARTE DI LAVORARE IL CUOIO 
NEL CENTRO DI ROMA

Cari Lettori,

sempre alla ricerca della cultura italiana che ci piace abbiamo scoperto, questa volta anche per nostra personale necessità (perchè dobbiamo far restaurare una poltrona in cuoio), un meraviglioso spazio di lavorazione del cuoio a Roma, in Via dei Chiavari 40.
Lo abbiamo incontrato così Dario Alfonsi, concentrato e appassionato sul lavoro 

Dario Alfonsi
Claudio Panunzi Ph




mentre restaurava una poltrona, immerso nel suo laboratorio pieno di macchinari dal fascino antico:

Claudio Panunzi Ph




cucitrici, fili per cucire, strumenti, arnesi vari

Laboratorio di Dario Alfonsi
Claudio Panunzi Ph

Laboratorio di Dario Alfonsi
Claudio Panunzi Ph

e tanto cuoio colorato 

Laboratorio di Dario Alfonsi
Claudio Panunzi Ph
Cuoio colorato
Claudio Panunzi Ph




per realizzare magnifici oggetti di design d'arredo

Poltrona di Dario Alfonsi
Claudio Panunzi Ph


e un corner di gioielli design in cuoio e applicazioni di pietre o argento curate dalla figlia.

Bijoux in cuoio da Dario Alfonsi
Claudio Panunzi Ph



Il laboratorio sa di buono e di antico, di mani d'artista che elaborano materiali informi che diventano bellissimi oggetti, fatti di talento e di passione che arriva persino a una bicicletta vestita e accessoriata di cuoio 

Biciletta accessoriata da Dario Alfonsi
Claudio Panunzi Ph



Via dei Chiavari 40 
Roma 


#artigianato
#cuoio
#darioalfonsi
#roma

ARTE A COLLE VAL D'ELSA "LA VIA DEL VETRO"

Museo del Cristallo, Colle di Val d’Elsa (Si)
8 aprile – 27 agosto 2017
SILVIO VIGLIATURO
La via del vetro
Silvio Vigliaturo, Amanti sereni, 2017, scultura in vetro, cm. 85x35

A cura di Boris Brollo e Francesca Mirabelli Giordano
Inaugurazione: sabato 8 aprile, ore 18.00
Sculture oltre la semplice tridimensionalità plastica, alleanza tra masse e colori, riverberi e trasparenze. Il Museo del Cristallo di Colle di Val d’Elsa (Si) ospita “La via del vetro” di Silvio Vigliaturo,
Silvio Vigliaturo, Vibrazioni marine, 2016, scultura in vetro, cm. 68x52

artista e maestro del vetro riconosciuto a livello internazionale.
La mostra, a cura di Boris Brollo e Francesca Mirabelli Giordano, è promossa dal Museo del Cristallo e da ODE Oesum Digital Exhibition, con il patrocinio del Comune di Colle di Val d’Elsa e della sezione italiana dell’AIAP Unesco, nonché di alcuni dei musei in cui Vigliaturo ha esposto in passato:
Silvio Vigliaturo, Angeli e Diavoli, Il critico, 2016, scultura in vetro,  cm. 72x25

Erezt Israel Museum di Tel Aviv, Hsinchu City Glass-Museum, Museo dell’Arte Vetraria Altarese, Museo Civico di Sansepolcro, Muzeum Karkonoskie di Jelenia Gora, OMA Orlando Museum of Art.

Silvio Vigliaturo, Maternità, 2016, scultura in vetro, cm. 224x40, particolare.jpg
 
“La via del vetro” è il riferimento al percorso cheha portato Silvio Vigliaturo dallo studio-bottega di Chieri (To) ai principali musei d’arte vetraria in Europa, Asia e Stati Uniti. In mostra, oltre venti sculture di grandi dimensioni: una sequenza di corpi e di volti dai lineamenti essenziali e  arricchiti dalla flessuosità del segno. Il segno trova nella scultura una naturale destinazione, sorprendendo per le infinite possibilità di traduzione tridimensionale. Le tematiche trattate dall’artista – spiega Francesca Mirabelli Giordano – sono attuali «perché connaturate alla specie umana e alla sua evoluzione: maternità,

Silvio Vigliaturo, Maternità, 2016, scultura in vetro, cm. 224x40

musica, mescolanza. In ciascuno degli aspetti, l’artista fa rivivere allegoricamente un’idea della complessità sociale escatologicamente positiva, in quanto finalizzata ad una sintesi creativa; una sorta di processo dialettico hegeliano, che vede nella sintesi il superamento dei contrari ed il conseguimento di un risultato evolutivo: nella musica, l’armonia; nella maternità, la nuova vita; nella mescolanza, quell’intreccio etnico-culturale che caratterizza le società nuove, in un costante riproporsi anche dell’antico».

Silvio Vigliaturo, Il Generale, 2016, scultura in vetro, cm. 234x107
 
Il percorso espositivo è completato da un video sul lavoro dell’artista, realizzato da Piero Muscari Comunicazione.
La personale sarà visitabile da martedì a domenica ore 10.00-13.30 e 14.00-18.30, chiuso il lunedì. Ingresso Euro 4.00, ridotto Euro 2.50. Accesso gratuito in occasione del vernissage. Catalogo Priuli & Verlucca, 2017.
Per informazioni: tel. 0577 924135, info@museodelcristallo.it, www.museodelcristallo.it 
Per approfondimenti sul lavoro di Silvio Vigliaturo: info@silviovigliaturo.it, www.silviovigliaturo.it

Silvio Vigliaturo, Angeli e Diavoli, L'attore, 2016, scultura in vetro e oro, cm. 83x24


Silvio Vigliaturo (Acri, 1949) è artista e maestro del vetro. Dalle prime esposizioni, nel ‘77, sino alla partecipazione alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, il percorso artistico di Vigliaturo si presenta in costante evoluzione. Il disegno, il dipinto, il vetro, l’acciaio, la terra cotta sono tutti trattati allo stesso tempo come materia e come scelta ideologica. Grazie alla mescolanza delle tecniche, l’orizzonte delle esperienze di Vigliaturo si dilata e apre la strada a una visione originale e inedita. L’approccio che l’artista adotta nel lavorare il vetro è derivato dalla sua instancabile attività pittorica. Il forte impatto visivo delle sue opere nasce dalla trasparenza dei colori, capace di generare un’affascinante sembianza di fluidità, e dall’antinomia tra il peso della materia utilizzata e la leggerezza delle forme che l’artista riesce a foggiare attraverso di essa. Nel 2006, è testimonial artistico dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino. Nello stesso anno, la Calabria gli dedica un museo – il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) – che ospita una collezione permanente delle sue opere intesa come un biografico che si snoda attraverso più di duecento esemplari, tra sculture e dipinti. È artista testimonial della Regione Calabria a Expo Shanghai 2010 e nuovamente ad Expo Milano 2015. Nel 2013, prende parte alla mostra “Contemporary Glass Sculpture”, all’Orlando Museum of Art, che raccoglie i più importanti artisti del vetro e celebra i 50 anni del movimento Studio Glass. Espone sue opere in Europa, America e Asia e nel 2016 rappresenta l’Italia all’European Glass Festival a Wroclaw (Polonia), Capitale Europea della Cultura 2016. Vive e lavora a Chieri (To), portando avanti una costante ricerca nei forni del suo studio-bottega, secondo un modo di operare (e sentire) antico, ma anche assolutamente contemporaneo. «Ogni opera di Vigliaturo – scrive Andrea Rodi – è il suo personale contributo a un tema di attualità, alla moltitudine di suggestioni del tempo presente. Una metamorfosi sinestetica trasforma il suono della sua voce in stimoli visivi; la mano, il gesto e il segno traducono e sintetizzano in un’unica immagine fortemente espressiva il punto di vista di Vigliaturo sul mondo».
Il Museo del Cristallo di Colle di Val D’Elsa, inaugurato nel 2001, si inserisce perfettamente in questa tradizione. Allestito in uno spazio sotterraneo, nell'area un tempo occupata da una delle fornaci dell’ottocentesca fabbrica di Cristallerie e Vetrerie Schmidt o ex vetreria Boschi, il museo è diviso in diverse sezioni che ricostruiscono il percorso compiuto dall'industria vetraria colligiana dal 1820, anno dell'impianto della prima fornace, fino alla piena realizzazione del cristallo al piombo avvenuta nel 1963, presentando esempi di produzione preindustriale e reperti vitrei risalenti al XIV-XV secolo. Attenzione particolare è stata riservata agli articoli di design e quelli incisi con le tecniche più antiche.

 
 
 
Silvio Vigliaturo, La via del vetro
A cura di Boris Brollo e Francesca Mirabelli Giordano
Museo del Cristallo
Via dei Fossi n. 8/A, 53034 Colle di Val d’Elsa (Si)
8 aprile – 27 agosto 2017
Inaugurazione: sabato 8 aprile, ore 18.00
Orari: da martedì a domenica ore 10.00-13.30 e 14.00-18.30, chiuso il lunedì.
Ingresso: biglietto intero Euro 4.00, ridotto Euro 2.50, accesso gratuito in occasione del vernissage
Catalogo Priuli & Verlucca, 2017

PER INFORMAZIONI:
Museo del Cristallo
Via dei Fossi n. 8/A, 53034 Colle di Val d’Elsa (Si)

#arte
#museodelcristallo
#vetro
 

21 marzo 2017

GRAZIE

Vogliamo ringraziare gli Stati Uniti e la Norvegia che sono i Paesi fuori dall'Italia che ci seguono di più.
Grazie!
 
 
 

20 marzo 2017

POESIA A VICENZA "POETRY VICENZA"

 
A VICENZA
DAL 21 MARZO AL 4 GIUGNO 2017
LA TERZA EDIZIONE DI
POETRY VICENZA


Il Festival di poesia e musica, diretto da Marco Fazzini, presenta un cartellone con 24 poeti, provenienti da 10 paesi, e 35 musicisti.
Per quasi tre mesi Vicenza diventa la capitale italiana della poesia grazie a POETRY VICENZA, il Festival di poesia e musica che porterà nella città palladiana, dal 21 marzo al 4 giugno 2017, un ricco programma con il meglio della poesia mondiale.
L’iniziativa promossa dal Comune di Vicenza - assessorato alla crescita - e dalle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, sede culturale e museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, in collaborazione con l’associazione TheArtsBox, il Dipartimento di studi linguistici e culturali comparati di Ca’ Foscari e il Festival VicenzaJazz, è diretta da Marco Fazzini.

Basilica Palladiana


Il festival sarà ospitato nei luoghi più significativi e affascinanti di Vicenza (Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati, Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari) e nei vari spazi delle associazioni, tutte site nel centro storico, spazi ora pronti ad accogliere 24 poeti provenienti da 10 paesi.

Palazzo leoni Montanari

Poetry Vicenza presenterà due significativi periodi ricchi d’eventi: quello a cavallo del 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia, e i primi quindici giorni di maggio, periodo in cui la poesia incrocerà anche la musica jazz, grazie alla collaborazione con VicenzaJazz. Il mese di aprile sarà invece dedicato a dibattiti, tavole rotonde sulla poesia,

Palazzo Chiericati

incontri con piccoli e medi editori di poesia, stampatori di libri di poesia a caratteri mobili, e professionisti di libri d’arte ormai noti in tutta Europa: Tallone, Mardesteig, Passerini, Antiga, Amos, Book, ecc. Poetry Vicenza si trasforma così da rassegna di poesia in vero e proprio festival, coinvolgendo vari partner cittadini a una iniziativa unica in Italia.



I poeti ospiti per il 2017 condivideranno la loro visione del mondo e della vita, recitando alcune delle loro poesie più famose e significative, raccontando le proprie esperienze e interagendo con il pubblico e i giovani. Ogni appuntamento sarà anche un evento musicale, proprio perché il Festival punta a sottolineare la musicalità e l’oralità della poesia, che fin dalle sue origini nasce e si sviluppa con e nella musica. I musicisti, anche loro rappresentanti di varie nazioni, offriranno contrappunti, accompagnamenti e commenti originali ai testi poetici.
Il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza, Jacopo Bulgarini d’Elci:
Investire sulla poesia è una scelta politica: un antidoto alla drammatica e brutale semplificazione della realtà, e del linguaggio, a cui assistiamo. Nel tempo della fretta, dell’efficientismo, dell’ignoranza rivendicata a valore, del sospetto verso ogni autorità e sapienza, in questo tempo vi è più che mai bisogno di poesia. Ci servono la sua capacità di creare scarti, di costringerci a un passo di lato per guardare da un’altra prospettiva, la sua pulsione a ri-consacrare il linguaggio, la sua pretesa di un tempo e di una energia rivendicati e sottratti. Costruire occasioni di poesia equivale a piantare un seme, e prendersene cura: in ciascuno di noi, e nel terreno della comunità”.


Dopo un prologo col reading del poeta Giovanni Fontana per l’inaugurazione della mostra dei libri d’artista della Galleria Peccolo di Livorno, l’edizione 2017 di Poetry Vicenza prenderà il via martedì 21 marzo alle 18, presso Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, con il recital Amore Traduttore, fatto di letture e testimonianze di Anna Maria Carpi, Fabio Scotto, Bianca Tarozzi, Rino Cortiana, Andrea Molesini, con l’accompagnamento musicale di Paolo Birro.
Tra gli appuntamenti più attesi del primo blocco di eventi ricordiamo quello con due poeti anglofoni molto distanti fra loro, l’inglese Jeffrey Wainwright e il caraibico Lasana Sekou (Palazzo Chiericati, sabato 1 aprile alle 18.00) accompagnati dalle musiche di Massimo Tuzza (percussioni) e Filippo Rinaldi (basso), e quello di due poeti cantautori, l’americano Eric Andersen e l’italiano Michele Gazich , i quali saranno i protagonisti d’un incontro curato da Marco Fazzini (Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, domenica 2 aprile alle 18). Ma non saranno queste le uniche performance prevalentemente  musicali: la chitarrista e cantautrice Sylvie Genovese si esibirà in una performance di musica e poesia, dal titolo Corde migranti, su brani originali di Brassens, Leon Gieco e Atahualpa Yupanqui, in programma a Der Ruf venerdì 31 marzo, alle 21.
Nel blocco finale del festival, quello di maggio, due importanti voci femminili, quali la romena Marta Petreu e la scozzese Christine De Luca si alterneranno nella lettura delle loro poesie, accompagnate dalla musica di Ilaria Fantin e Irene Brigitte (Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, venerdì 12 maggio, alle 18). E, sempre in maggio, il 13 e 14, ancora tanta poesia con Nico Naldini, Guy Goffette, Lello Voce e Marta y Micò, che proporranno spettacoli di poesia e musica, assieme a Wanderer Guitar Duo, Frank Nemola, Vicotr Valisena, Bruno Censori e Gionni Di Clemente, SolEnsemble, ecc.
A un grande autore-poeta-cantautore recentemente scomparso, Leonard Cohen, sarà dedicata la serata di venerdì 19 maggio, alle 18, presso Teatro Spazio Bixio. Per celebrare i cinquant’anni dall’uscita dell’album Songs of Leonard Cohen si terrà un reading musicato con Piergiorgio Piccoli, Michele Silvestrin, Marica Rampazzo, Anna Zago e Livio Pacella, con le musiche di Valter Tessaris, Paolo Barbieri, Vittorio Ghirardello, e Francesco Martini.
A completare l’offerta artistica di Poetry Vicenza 2017, si apriranno in città ben dieci mostre d’arte, tra cui quella che presenta al Galla Caffè, i 43 libri d’artista delle Edizioni Peccolo (dal 17 marzo al 23 aprile), o Visi d’arte che propone, allo Spazio Der Ruf, le fotografie dell’artista padovano Pierantonio Tanzola (dal 18 marzo al 14 maggio), o Il volto, la poesia, la personale dell’artista goriziano Franco Dugo presso lo spazio The ArtsBox (dal 25 marzo al 14 maggio) o, ancora, la Mostra d’un giorno: I Poeti contemporanei in cui si espongono - domenica 19 marzo, dalle 10 alle 22 - ritratti, libri, lettere, manoscritti, foto, filmati rari di vari poeti italiani e stranieri, tra cui Seamus Heaney, Charles Tomlinson, Edwin Morgan, ecc.
Accompagna l’iniziativa, il volume antologico Poetry Vicenza 2017 (Pisa, Edizioni ETS) con una scelta bilingue di testi a cura di vari traduttori, e ricche note bio-bibliografiche per ogni singolo autore.
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero (fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Vicenza, marzo 2017
POETRY VICENZA 2017
Vicenza, 21 marzo - 4 giugno 2017
I luoghi ufficiali della rassegna:
Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari | contra’ S. Corona, 25
Palazzo Chiericati | Piazza Matteotti
TheArtsBox | contra’ San Paolo, 23
Teatro Olimpico | Piazza Matteotti, 37/39

Altri spazi per mostre, letture e tavole rotonde:
Spazio Der Ruf | contra’ Porta Padova
Hands | contra’ SS. Apostoli
Laboratorio09 | contra’ Frasche del Gambero
Mirror | contra’ S. Lucia
Spazio6 | contra’ S. Pietro
Teatro Spazio Bixio | via Goffredo Mameli
Galla Caffè | Porta del Castello

#poetryfestival
# poesia
#vicenza

FASHION "LA ID BAG DI MOLESKINE: UFFICIO IN BORSA"


ID. La nuova collezione di borse Moleskine


Forma e funzione insieme in una nuova linea di borse
disegnate per il lavoro in movimento

Moleskine espande la collezione Traveling con una nuova linea di borse disegnate per contenere gli oggetti di ogni giorno e come ufficio mobile.


La collezione ID gioca con elementi in prestito dai taccuini: angoli arrotondati, elastico di chiusura.
Questa collezione è stata disegnata invece come contenitore agile, comodo e sicuro per tenere sempre organizzati gli oggetti del nostro ufficio mobile, senza sacrificare lo stile: device digitali, taccuini, penne, chiavi, cuffie, portafogli, barrette energetiche, ecc, sempre a portata di mano.
DIMENTICA LE PREVISIONI DEL TEMPO.
Tutte le borse della collezione ID sono di nylon impermeabile e di tela cerata. La base solida conferisce struttura e dà protezione aggiuntiva alla borsa quando la si appoggia, anche all'aperto.
CONNETTI LE TUE IDEE, IN MOVIMENTO.
Ogni borsa della collezione ID è disegnata per trasportare in sicurezza ogni tipo di dispositivo digitale, con compartimenti imbottiti e una tasca esterna con chiusura lampo. Le mani intruse sono mantenute a distanza dalla banda elastica, dalle cerniere e dallo speciale bottone magnetico che sigilla la copertura esterna.


All'interno, la tasca Moleskine Notes mantiene ben organizzati e facili da estrarre gli strumenti di scrittura. Fanno parte della collezione anche tre speciali ID Device Bag, disegnate specificamente per varie misure di laptop e device, con ampio spazio per documenti e taccuini, nei compartimenti posteriori con chiusura a bottone.

DETTAGLI DI DESIGN INTUITIVI.
La collezione è stata concepita avendo in mente comodità e funzionalità. Due occhielli metallici all'esterno di tutti i modelli offrono la possibilità di agganciare chiavi e altri oggetti da tenere sottomano. Maniglie e spallacci sono sempre regolabili e imbottiti, per un'ottimale portabilità anche durante lunghi trasferimenti. Il modello ID Messenger Bag ha una cintura adattabile per maggiore stabilità. Entrambi i modelli di zaini ID Backpack hanno un occhiello per il passaggio dei cavetti per le connessioni digitali. La ID Tote Bag ha anche una tasca esterna aperta, per oggetti e accessori cui accedere al volo.
UNA CLOUD ANALOGICA: IL GIOCO “MY ANALOG CLOUD”.
La collezione è linkata al gioco online My Analog Cloud: seleziona una serie di oggetti che ti definiscono, la borsa che meglio ti rappresenta e divertiti a guardare e condividere il tuo profilo personale. http://myanalogcloud.com/ 
Nome:  ID Bag Collection
 


Moleskine® è una marca creata nel 1997 con l’idea di riportare in auge gli anonimi  taccuini neri usati da famosi scrittori e artisti come Vincent van Gogh, Pablo Picasso, Ernest Hemingway e Bruce Chatwin, che erano stati per molto tempo fuori stampa. Oggi la marca Moleskine include una famiglia di strumenti per la creatività e la produttività: taccuini, agende, quaderni, borse, strumenti per scrivere e oggetti per leggere. La sede di Milano in Italia, comprende le filiali controllate, Moleskine America, Inc. (fondata nel 2008), Moleskine France (2013), Moleskine Germany (2013) and Moleskine Asia Ltd (2011), che controlla Moleskine Shanghai e Moleskine Singapore.

#moleskine
#idbag
#cancelleria 

ARTE A PERUGIA "L'ANNUNCIAZIONE DI ALVARO PIRES DA EVORA DONATA DA FRANCO BUITONI"


PERUGIA
DAL 17 MARZO 2017
LA GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA
SI ARRICCHISCE DI UN NUOVO CAPOLAVORO
L’ANNUNCIAZIONE DI
ÁLVARO PIRES DA ÉVORA


L’opera, una doppia tavola, realizzata nel secondo decennio del Quattrocento dal maestro portoghese, giunge al museo perugino
grazie a un lascito di Franco Buitoni.




L’Annunciazione di Álvaro Pires da Évora arriva al museo per un generoso lascito di Franco Buitoni (1934-2016), imprenditore e grande mecenate nel mondo della cultura.

L’Annunciazione è una doppia tavola, realizzata nel secondo decennio del Quattrocento dal maestro portoghese. In essa, L’arcangelo Gabriele ha appena raccolto il volo. Piegate sul dorso le lunghe ali dalle piume rosso arancio, il messaggero divino si genuflette: a terra il ginocchio destro, flessa l’altra gamba sulla quale poggia delicatamente il gomito. Non reca con sé alcun attributo, né giglio né baculus viatorius, con la sola eccezione del diadema al vertice dell’elegante viluppo dell’acconciatura.
Accompagna la donazione un volume edito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria con testi di Ilaria Borletti Buitoni, don Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della cattedrale di San Lorenzo di Perugia e Marco Pierini direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria.






ANNUNCIAZIONE di ÁLVARO PIRES DA ÉVORA
Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria (corso Pietro Vannucci, 19)
Orari: da martedì a domenica, 8.30-19.30; lunedì chiuso
dal 3 aprile aperto anche i lunedì con orario 12.00-19.30
Biglietti Intero, € 8,00; ridotto, € 4,00
Informazioni: Tel. 075.58668415; gan-umb@beniculturali.it

#gnu
#perugia
#arte
ilariaborlettibuitoni