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11 giugno 2016

ARTE: I LICEALI GUIDANO ALLA MOSTRA DI FRANCO FOSSA





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DOMENICA 12 GIUGNO 2016LEGNANO - PALAZZO LEONE DA PEREGOALLE ORE 11.00 e 16.00

VISITE GUIDATE GRATUITE


ALL’ANTOLOGICA 


Franco Fossa. La figura e i suoi luoghi



Saranno gli studenti del Classico Linguistico Galilei di Legnano ad accompagnare il pubblico tra le oltre cinquanta opere tra sculture in gesso, cera, legno, bronzo e disegni a pastello, realizzate da uno dei più significativi autori del secondo dopoguerra italiano.

Franco Fossa, Parcheggio, 1971, cemento ferro, 50x175 cm, Archivio Franco Fossa

Domenica 12 giugno 2016, alle ore 11.00 e alle ore 16.00, a Palazzo Leone da Perego/MA*GA di Legnano (MI) si chiude il ciclo di visite guidate gratuite all’antologica dello scultore Franco Fossa (Milano 1924 – Rho 2010), uno degli interpreti del “realismo esistenziale” italiano nel secondo dopoguerra,  fino al 26 giugno.
Gli studenti del Classico Linguistico Galilei di Legnano che hanno seguito un percorso di formazione organizzato dallo stesso Museo, accompagneranno il pubblico tra le oltre cinquanta opere del maestro Fossa. 
L’esposizione Franco Fossa. La figura e i suoi luoghi, curata dall’Associazione Franco Fossa, con Emma Zanella, ripercorre la carriera dell’artista milanese che dopo gli studi con Marino Marini, Giacomo Manzù e Francesco Messina, si inserisce nella corrente del Realismo Esistenziale, movimento attivo a Milano nella seconda metà degli anni Cinquanta. 
Accompagna la mostra, il catalogo generale dell’opera di Franco Fossa, a cura di Massimo Bignardi (Nomos Edizioni).

Franco Fossa, Testa bambino, 1949, cera, 16x16x30 cm, Archivio Franco Fossa


FRANCO FOSSA. La figura e i suoi luoghi
A cura dell'Associazione Franco Fossa con Emma Zanella
Palazzo Leone da Perego, Legnano (MI), via Gilardelli 10
Fino al 26 giugno 2016
Orari:    venerdì, 15.00 - 19.00
            sabato e domenica, 10.00 - 12.30 | 15.00 - 19.00
Ingresso gratuito
Visite guidate per gruppi e scuole su prenotazione: tel. 0331706011/51/52

Domenica 2 giugno: Visite guidate gratuite a cura degli studenti del Liceo Classico e Linguistico Galileo Galilei di Legnano alle ore 11.00 e alle ore 16.00
http://www.clponline.it/sites/default/files/14-%20l%27Angelo_1959_legno

10 giugno 2016

ARTE E LIBRI: OGGETTO LIBRO

OGGETTO LIBRO

Inaugurazione 14 giugno ore 12.30Lunedì / giovedì dalle 10.00 alle 18.00 venerdì dalle 10.00 alle 17.00

Biblioteca Nazionale Braidense 


Un confronto tra libri di design, prodotti industrialmente  realizzati con soluzioni tecniche e libri d’artista, pezzi unici o a tiratura limitata.

La Cavallerizza,
Biblioteca Nazionale Braidense
Milano, Via Foldi 2
14 / 30 giugno 2016

 


ARTE E PERFORMANCE: IL NANO BAJOCCO...VA IN SCENA | ispirato alla mostra 'L'ARTE DEL SORRISO'

L’ARTE DEL SORRISO.
LA CARICATURA A ROMA DAL SEICENTO AL 1849

Museo di Roma Palazzo Braschi9 giugno - 2 ottobre 2016

DOMENICA 12 GIUGNO 2016, ore 16.00
MUSEO DI ROMA PALAZZO BRASCHI


Prendendo spunto dalla mostra
L’ARTE DEL SORRISO. LA CARICATURA A ROMA DAL SEICENTO AL 1849


IL NANO BAJOCCO.. VA IN SCENA
Storytelling al Museo di Roma

La storia del nano Bajocco raccontata con l’animazione teatrale di Dodo Gagliarde, Monica Carpanese, Edoardo Terzo.
Testo e regia Alberto Macchi




Sarti, cappellaie e rammendatrici di calze, accanto a soffiatori di vetro, burattinai e musicisti. Ma anche servitori gobbi che fanno bella mostra di sé, sono le 120 opere esposte nella mostra L’Arte del sorriso. La caricatura a Roma dal Seicento al 1849, al Museo di Roma dal 9 giugno al 2 ottobre 2016, e provenienti da diverse istituzioni culturali (Palazzo Chigi di Ariccia, Accademia Nazionale di San Luca, Archivio Storico Capitolino, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, Istituto Centrale per la Grafica di Roma, Museo del Risorgimento di Roma e la Collezione d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca) oltre che dal Gabinetto delle Stampe di Palazzo Braschi.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è a cura di Angela Maria D’Amelio, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, Simonetta Tozzi, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Catalogo a cura di Campisano Editore.
A lungo ritenuta un genere minore, la caricatura è tuttavia presente nella produzione di molti grandi artisti, da Leonardo ad Annibale Carracci, a Gian Lorenzo Bernini che per molti aspetti è considerato il vero iniziatore di questo peculiare tipo di ritratto irriverente. Ma è solo nel Settecento che l’arte della caricatura ha iniziato ad affermarsi acquisendo una  maggiore impostazione intellettualistica.
Come già nel secolo precedente, la caricatura a Roma nel XVIII secolo mirava a ‘colpire’ non la collettività ma il singolo personaggio, com’è evidente nella prolifica produzione di Pier Leone Ghezzi (1674-1755), protagonista indiscusso di questo genere, soprannominato il ‘Cavaliere delle caricature’ per la sua abilità nel ritrarre con arguzia natura e costumi degli uomini di ogni ceto sociale.
Altro magnifico interprete fu l’architetto pontificio Carlo Marchionni (1702-1786) che, con la sua penna bonaria, si dedicò alla caricatura per svago e diletto ma con grande qualità grafica e profondità d’introspezione psicologica. Anche un suo allievo, Giuseppe Barberi (1746-1809), coltiverà assiduamente questo genere parallelamente alla quotidiana attività di architetto raffigurando, oltre i membri della propria famiglia, molteplici personaggi tra nobili, intellettuali, diplomatici, collezionisti, prelati, artigiani e venditori ambulanti.
Con differente stile i tre artisti ci offrono una capillare e sagace cronaca della loro epoca non solo attraverso le caricature ma anche, e soprattutto, con le annotazioni manoscritte poste a margine dei disegni, relative alla vita pubblica e privata dei personaggi ritratti. Una sorta di “diari figurati” che, con le loro microstorie, ci regalano uno spaccato sociale assolutamente inconsueto e affascinante.
Con la fine del Settecento si conclude la fortunata stagione della caricatura a Roma, gradualmente soppiantata dalla vignetta satirica quale illustrazione di una stampa politica e strumento di critica sociale. Sull’esempio dei primi due giornali satirici francesi La Caricature (1830-35) e Le Chiarivari (1832-93) - entrambi fondati a Parigi da Charles Philipon e aperti alla collaborazione di disegnatori quali Honoré Daumier, Grandville, Paul Gavarni - a Roma ne nascono molti simili, tra i quali spicca il notissimo Don Pirlone. Di stampo socialista e anticlericale, esso abbandona definitivamente il tono indulgente della caricatura settecentesca per uno assai più immediato e incisivo, di forte impegno civile. 

ARTE E DOCUMENTARIO: LECTIO MAGISTRALIS DEL PROF. PAOLUCCI CHE RACCONTA LA CAPPELLA PAOLINA

Il Prof. Antonio Paolucci a Foligno sabato 11 giugno 

"Michelangelo sconosciuto. Gli affreschi della Cappella Paolina"

sala conferenze di Palazzo Trinci

ingresso libero

Il Prof. Antonio Paolucci


Nella 35a Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Foligno, sabato 11 giugno 2016, alle ore 17, nella sala conferenze di Palazzo Trinci, con ingresso libero, si terrà una Lectio Magistralis su "l’ultimo Michelangelo pittore" del Prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani.

Verrà in seguito proiettato "Michelangelo sconosciuto. Gli affreschi della Cappella Paolina", un racconto in video di Antonio Paolucci, per la regia di Nino Criscenti,, Land Comunicazioni, 2014.

Un particolare della Cappella Paolina


Per la prima volta si entra nella Cappella Paolina, attigua alla Sistina ma non aperta al pubblico poichè cappella privata del Papa e della famiglia ponti­ficia.

Sei metri e sessanta per sei e venticinque misurano ciascuno dei due “quadroni” dipinti ad affresco sulle pareti: un’impresa sofferta che Michelangelo inizia a  67 anni e fi­nisce a 75. Nel documentario Antonio Paolucci racconta la storia di questa tormentata e sconosciuta opera , portata a termine nell'arco  di otto anni, un tempo doppio rispetto a quello della Sistina.


L'iniziativa è in collaborazione con Associazione Orfi­ni Numeister.

#cappellapaolina
#antoniopaolucci
#michelangelo

9 giugno 2016

Archivio e Fondo dell’Opera di Duilio Cambellotti

logo Galleria russo

Archivio e Fondo dell’Opera di Duilio Cambellotti

Duilio Cambellotti


Dopo una collaborazione più che ventennale la Galleria Russo, in collaborazione con gli eredi Cambellotti, è la nuova responsabile e custode dell’intero Archivio e Fondo dell’Opera di Duilio Cambellotti.

A seguito della sua riorganizzazione l’Archivio è a disposizione di collezionisti privati, case d’asta e galleristi per procedere al rilascio del certificato di autenticità delle opere dell’artista in previsione della pubblicazione del Catalogo Generale dell’Artista.

Bertozzi e Casoni in mostra alla GAM

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GALLERIA D’ARTE MODERNA DI PALERMO
10 GIUGNO - 4 SETTEMBRE 2016

BERTOZZI & CASONI


La mostra presenta 12 sculture recenti- alcune inedite - realizzate da due tra i più riconosciuti maestri della scultura ceramica contemporanea.


Dal 10 giugno al 4 settembre 2016, la Galleria d’Arte Moderna di Palermo presenta 12 sculture di Bertozzi & Casoni,  maestri della scultura ceramica contemporanea.

La rassegna fa parte del progetto “Sicilia Contemporanea” ideato dalla GAM Galleria d’Arte Moderna di Palermo in collaborazione con l’associazione Ars Mediterranea per offrire uno sguardo sui linguaggi della contemporaneità.
Le opere in mostra sono la produzione recente dei due artisti e rivelano una riflessione sui temi più rilevanti del contemporaneo. Tra queste, si segnala Non ricordo (2015), in cui un Pinocchio burattino, malinconico e invecchiato, col viso umano e il naso allungato, è seduto su una pila di libri, le innumerevoli edizioni del capolavoro di Collodi.
Non mancano le tipiche ‘sparecchiature’ di Bertozzi & Casoni, ovvero rifiuti e resti di cibo, come Sparecchiatura di maggio, Mai più, Che cos’è la vita, o come Disgrazia con tulipani rossi (2012), dove la spazzatura funge da zolla dalla quale nasce un rigoglioso mazzo di tulipani popolati di farfalle. Bertozzi & Casoni indagano da anni i rifiuti della società contemporanea in una messa in scena dove si alternano  degrado e  bellezza.
Tra gli altri lavori, ecco le vanitas contemporanee di Auguri e 23 dicembre, entrambe del 2015, in cui un teschio e un bucranio (lo scheletro di una testa di bue) sono posti alla sommità di torte di compleanno, o ancora di Ossobello (2002), un ordinato accumulo di ossa.
Tra le opere inedite spicca l’imponente Brillo box con pappagalli, una composizione alla Warhol di scatole del detersivo Brillo, da dove spuntano coloratissimi pappagalli.
Giampaolo Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957) e Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961) 
Il catalogo della mostra e di Afa edizioni .

BERTOZZI & CASONI
Palermo, Galleria d'Arte Moderna (via Sant'Anna, 21)
10 giugno - 4 settembre 2016
Progetto di ArsMediterranea e Galleria Giovanni Bonelli, Milano

Orari: da martedì a domenica 9.30 - 18.30 (La biglietteria chiude un'ora prima). Lunedì chiuso
Ingresso: Intero: 7,00 euro; Ridotto: 5,00 euro riservato ai gruppi (minimo 15 persone), ai visitatori tra i 19 e i 25 anni, ai maggiori di 65 anni, agli studenti universitari in corso (esibire il libretto)
Informazioni: tel. 091.8431605; info@gampalermo.it

Informazioni e prenotazioni visite guidate: tel. 091.8431605; didattica@gampalermo.it

ARTE: LE IDENTITA' ALTERATE DI EMANUELE GIANNELLI


EMANUELE GIANNELLI, Identità alterate

Villa Argentina, Viareggio (LU)11 giugno – 31 luglio 2016A cura di Niccolò Bonechi

Inaugurazione: sabato 11 giugno, ore 17.30


Emanuele Giannelli, Mr Kiribaty, 2016, resina, grandezza naturale cad, foto Gabriele Ancillotti
 
 

Le “Identità alterate” dello scultore Emanuele Giannelli dall'11 giugno al 31 luglio 2016 nella storica sede di Villa Argentina a Viareggio (LU). Curata da Niccolò Bonechi, la mostra sarà inaugurata sabato 11 giugno alle ore 17.30. e contiene una ventina di opere in resina, oltre ad alcune sculture in bronzo e terracotta,  realizzate tra il 2009 e il 2016.

 “Identità alterate” – fa riferimento alla ricerca dell'artista che rappresenta esseri dalle sembianze umane, ma appartenenti ad una realtà aliena e futuribile. Le figure presentano delle dissonanze che sono le difficoltà dell'uomo  nell’ affrontare la propria contemporaneità.

Il percorso espositivo si sviluppa al primo ed al secondo piano della villa liberty, recentemente restaurata ed adibita a sede espositiva. Dai lavori museali (“Mr Kiribaty”, 2016), allestiti nelle prime sale, ad “Haida” (2009), “I visionari” (2012), “Sospesi” (2014), “Dizzy two” (2014) e “Polaroid” (2015). Opere caratterizzate da un'anatomia mutante, gruppi scultorei in cui la figura umana viene replicata perché, dichiara l'autore, «l'uomo è produttore ed allo stesso tempo consumatore, oggetto che fa mostra di sé all'interno dello scaffale di un supermercato».

La mostra sarà visitabile fino al 31 luglio 2016, da martedì a sabato con orario 10.00-13.00 e 16.00-24.00, domenica orario 16.00-24.00 chiuso lunedì. Ingresso libero.
La presentazione del catalogo bilingue italiano / inglese con un testo di Niccolò Bonechi si terrà domenica 3 luglio con una performance di danza del gruppo Keos Dance Project.



LIBRI: TUTTO IN ROSA IL GREGOR VON REZZORI GIOVANI LETTORI.

Giovani Lettori e ottimi recensori crescono e prosperano: quest'anno tutto in rosa. Giovanissime ragazze liceali si cimentano e vincono recensendo i colossi stranieri del Gregor Von Rezzori. 

Le proclama Alba Donati.

FESTIVAL DEGLI SCRITTORI

Firenze, 6\8 giugno 2016

PREMIO GREGOR VON REZZORI GIOVANI LETTORI

Premio offerto da Giunti al Punto Librerie


Sono cinque le vincitrici del Premio Gregor von Rezzori Giovani Lettori: 

Federica Nicosia e Mircea Cartarescu ph Alessandro Moggi.
Federica Nicosia 4 Liceo Classico Scuola Aereonautica “G.Douhet” per la recensione al libro di Mircea Cartarescu, Margherita Riccieri 4^D Liceo Classico Galileo per la recensione al libro di Yuyun Li
Margherita Riccieri e Yiyun Li ph Alessandro Moggi
Carolina Mischi del Liceo Scientifico Rodolico per la recensione al libro di Lorrie Moore

Carolina Mischi e Lorrie Moore ph Alessandro Moggi
Alma Bossi 4^M Liceo Lingustico Internazionale Machiavelli Capponi 
Alma Bossi e Dany Laferrière ph Alessandro Moggi
Dinaw Mengestu 
Virginia Toccafondi IV^N, Liceo Liceo Linguistico Int. "Machiavelli-Capponi” per la recensione al libro di Dinaw Mengestu.
L'annuncio è stato dato da Alba Donati, presidente della giuria del Premio von Rezzori Giovani Lettori composta da Simone Fortuna, Olga Mugnaini, Susanna Nirenstein, Raffaele Palumbo e Vanni Santoni. Ai premiati un buono di 250 Euro da spendere nelle libreria Giunti al punto.


Il Festival degli Scrittori, nato dall’esperienza della Fondazione Santa Maddalena presieduta da Beatrice Monti della Corte, moglie di Gregor von Rezzori - è promosso e sostenuto dal Comune di Firenze nell’ambito delle attività del Gabinetto G.P. Vieusseux ed è realizzato con il determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. E’ sostenuto inoltre dal Centro per il libro e la lettura del Mibact.

I VINCITORI
Abbacinante. Il corpo, Mircea Cartarescu (Voland)

Federica Nicosia
4 Liceo Classico Scuola Aereonautica “G.Douhet”

Recensione di particolare brillantezza per la capacità che ha l'autrice di inquadrare, attraverso un ragionamento di ordine anzitutto intuitivo, l'opera di Cartarescu all'interno di un più ampio e transmediale filone psichedelico, nonché di sottolineare le modalità con cui Abbacinante realizza un viaggio nei recessi dell'animo e della psiche umana capace di andare oltre la dimensione dell'esperienza e fare dell'anima un vettore aperto alla conoscenza gnostica dell'universale.

Segnalazioni per  Orlando Santucci: recensione ben strutturata che trasmette al lettore i punti salienti dell'esperienza che la lettura di Abbacinante e il confronto con la sua dimensione visionaria può fornire al lettore; Diego d'Anna: inquadra con efficacia l'approccio, anche spirituale, che deve avere il lettore nell'affrontare un'opera fortemente atipica narrativamente e intensa simbolicamente. (entrambi 4 Liceo Classico Scuola Aereonautica “G.Douhet”)


Più gentile della solitudine, Yiyun Li (Einaudi)
Margherita Riccieri
4^D Liceo Classico Galileo

Giusto equilibrio fra commento e ricostruzione narrativa. La recensione riesce a restituire il sapore, gli stati d'animo e le atmosfere di un intreccio che si snoda tra più livelli temporali e geografici, e fra i  diversi co-protagonisti.  Si coglie il doppio piano su cui Yiyung Li ambienta il suo romanzo, con la macro-storia _ a cominciare dai fatti di Tienanmen _ che fa da fondale alle micro-vicende di tre cinesi sorpresi in bilico fra  XX e XXI secolo.
Segnalazione per Cosimo Recchi (4 Liceo Classico Galileo) per l’ efficace ricostruzione della trama e dei personaggi e per aver ben articolato anche le critiche e gli aspetti che non hanno convinto dell'opera della Yiyun Li e per Fiammetta Tesi (4^B liceo classico galileo)  per la convincente analisi sociologica del romanzo. 


Bark, Lorrie Moore (Bompiani)
 Carolina Mischi
Liceo Scientifico Rodolico

La migliore, perché con un linguaggio libero e scorrevole ha saputo cogliere la diversità e l’unità dei contenuti nei racconti della Moore, e in modo molto poco scolastico, ne ha apprezzato la crudezza, l’umorismo, la tragicità, vedendone la lezione ultima: l’inutilità di piangersi addosso.

 Segnalazione per Matilde Zoppi (Liceo Scientifico Rodolico) Perché la sua immaginazione è capace di creare molteplici similitudini, e di svolgerle con musicalità; e a Michela Caliari, (Liceo Scientifico Gramsci) perché coinvolta nella lettura, ne ha compreso ogni particolare, e ha notato, per poi citarle con sapienza e divertimento alcune frasi significative e calzanti.   


Tutto si muove intorno a me, Dany Laferrière (66thand2nd)
Alma Bossi
4^M Liceo Lingustico Internazionale Machiavelli Capponi

"Con uno stile efficace e di sapore giornalistico, molto comunicativo, riesce a fornire accanto alle proprie osservazioni sul libro, una serie di informazioni utili sia sull'autore che sulla catastrofe del terremoto di Haiti. Il tutto con garbo e buona padronanza dell'italiano".

Segnalazioni speciali per Chiara Brogi (4^M Liceo linguistico Internazionale Machiavelli Capponi)  intelligente e forse la più originale nell'uso della lingua; e Fiammetta Terzani (4^M liceo linguistico Internazionale Machiavelli Capponi) che ha un approccio più scientifico con schede dettagliate a precedere le proprie valutazioni. 



Tutti i nostri nomi, Dinaw Mengestu  (Frassinelli)
Virginia Toccafondi
IV^N, Liceo Liceo Linguistico Int. "Machiavelli-Capponi"
Per aver scritto una recensione capace di parlare al cuore usandano gli argomenti che fanno del libro di Mengestu un libro strarodinario. Poche righe efficaci, in grado di restituire al lettore l'affresco di storie contenute nel libro, senza nessuna banalizzazione né retorica.
Una segnalazione va anche a Raymond El Asmar (IV° N, Liceo linguistico internazionale "Machiavelli-Capponi" per aver scritto una recensione capace di raccontare le connessioni e la complessità contenute nel libro di Mengestu e a Bianca Susini (IV° N, Liceo linguistico internazionale “Machiavelli-Capponi”) per aver scritto una recensione capace di raccontarci, attraverso una corretta analisi del linguaggio, le intenzioni narrative dell’autore.


#premiogregorvonrezzori
#libri
#firenze

CONVENZIONI: MAXXI E BIBLIOCARD

Il Museo MAXXI entra a far parte delle convenzioni Bibliocard


MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo - Via Guido Reni 4A


Biblioteche di Roma e la Fondazione MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, con un Protocollo d'intesa consentono a chi possieda la Bibliocard delle agevolazioni per le attività a pagamento del MAXXI: mostre, workshop, convegni, laboratori, spettacoli, proiezioni, progetti formativi .

I possessori Bibliocard potranno acquistare con la riduzione del 10% la card , la tessera individuale per adulti di € 50,00, per avere un accesso illimitato e preferenziale e partecipare, a condizioni agevolate, a tutti i programmi culturali, alle attività didattiche e agli eventi speciali.  

Convenzione Bibliocard:
Riduzione a € 8,00 per gli ingressi al museo dal martedì alla domenica, presentando la Bibliocard alla cassa . 
Riduzione del 10% sul prezzo di acquisto della card My Maxxi Individual (€ 50 tessera individuale per adulti) presentando la Bibliocard alla cassa e compilando il modulo di registrazione nuovo utente.
#bibliocard
#maxxi
#roma

8 giugno 2016

VITE CORAGGIOSE | GIUSEPPE FIORELLO per FONDAZIONE BAMBINO GESù

  Sabato 11 giugno 

alla Casa del Cinema 
proiezione in anteprima del video con l’attore 
Giuseppe Fiorello 
che dà il via alla campagna di 
Musei in Comune 
a supporto della 
Fondazione Bambino Gesù 
per la raccolta fondi destinati alla ricerca su malattie rare ed orfane di diagnosi.

In programma anche una rassegna cinematografica sul tema del coraggio nell’arte ideata dalla Casa del Cinemae letture ad alta voce ospitate dalla Casina di Raffaello


“Vite Coraggiose” 



è la campagna della Fondazione Bambino Gesù centrata sulla lotta alle malattie rare, ultrarare e orfane di diagnosi. I Musei in Comune di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura sostengono questa campagna con Vite Coraggiose nell’Arte perché, anche attraverso i capolavori del nostro patrimonio artistico, si può raccontare l’importanza del coraggio nell’affrontare la vita. Quel coraggio che appartiene a tutti i bambini/pazienti del Bambino Gesù e alle loro famiglie e che li accompagna durante e dopo la degenza.

Vite coraggiose nell’arte partirà sabato 11 giugno alla Casa del Cinema con la proiezione in anteprima del video che vede la straordinaria partecipazione dell’attore Giuseppe Fiorello e del giovane Lorenzo, paziente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Lo spot, con la regia di Francesco Martinotti, prodotto da Iterfilm, ha un “testimonial” d’eccezione: la statua d’oro di Ercole dei Musei Capitolini, vero e proprio simbolo di coraggio.

Dall’11 giugno il video sarà anche diffuso online, nei principali musei del sistema, presso il PIT di Fiumicino, a Technotown e alla Casa del Cinema per sensibilizzare il pubblico alla grande attività di ricerca della Fondazione Bambino Gesù e moltiplicare le possibilità di raccolta fondi attraverso il sito www.donaora.it.

Dopo la proiezione in anteprima del video, la giornata della Casa del Cinema proseguirà con una rassegna cinematografica dedicata al coraggio nell’arte:
· Sala Deluxe ore 17.00 Cave Of Forgotten Dreams, di Werner Herzog, 2010, 90’
· Sala Deluxe ore 19.00 Caravaggio, di Derek Jarman, 1986, 97’
· Sala Deluxe ore 21.00 Il Tormento E L’estasi di Carol Reed, 1965, 137’

Anche la Casina di Raffaello, a pochi passi dalla Casa del Cinema, offre il suo contributo alla campagna con la sua programmazione dell’11 giugno: alle 12.30 e alle 17.30 i bambini potranno ascoltare le letture ad alta voce “Per essere bambini ci vuole coraggio”: una raccolta di storie dedicate alla forza e alle paure dei piccoli, tra mostri, streghe e gorilla (attività libera e gratuita con prenotazione sul posto fino ad esaurimento posti).

Inoltre, la campagna Vite coraggiose nell’arte si arricchirà con tante altre storie di coraggio, scelte tra le opere del sistema museale. Per scoprirle si potrà visitare il sito www.museiincomuneroma.it e i canali social dei MiC con l’hashtag #coraggionellarte dove saranno diffuse delle cartoline digitali delle opere scelte e dove ognuno potrà contribuire all’ampliamento della galleria, individuando nuove storie di coraggio tra i capolavori dei musei.

#coraggionellarte

MIRCEA CARTARESCU vince il PREMIO GREGOR VON REZZORI | X edizione Firenze


Firenze, 8 Giugno 2016 

VINCE  

MIRCEA CĂRTĂRESCU 

conAbbacinante. Il corpotraduzione di Bruno MazzoniVoland


Mircea Cartarescu ph Alessandro Moggi_


È Mircea Cărtărescu   con Abbacinante. Il corpo - Voland, traduzione di Bruno Mazzoni –  il vincitore della decima edizione del Premio Gregor von Rezzori per la migliore opera di narrativa straniera tradotta in Italia.
Lo scrittore romeno è stato premiato oggi alla presenza del Sindaco di Firenze Dario Nardella. Ad annunciare il vincitore, nel corso di una cerimonia che si è svolta nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, la giuria composta da Ernesto Ferrero, Beatrice Monti della Corte, Edmund White, Alberto Manguel, Paolo Giordano e Andrea Bajani.

Questa la motivazione con cui la giuria ha assegnato il Premio a Mircea Cărtărescu
"Uno dei libri più travolgenti e originali della nostra epoca, Abbacinante brulica di insetti che sembrano il prodotto di allucinazioni, esseri semi-umani, bachi e farfalle, come nel Pasto nudo di Burroughs. Si tratta di un’autobiografia mitica, come il Paradiso di José Lezama Lima. Opera originale e inventiva come Cent’anni di solitudine; come quella, sarà di ispirazione per innumerevoli altri scrittori in una miriade di lingue. Ma fare paragoni di questo genere è un esercizio senza senso, perché Abbacinante. Il corpo è assolutamente originale. Unico. È un libro caratterizzato da un tema conduttore medico che ci accompagna nelle tante visite alle cliniche – assolutamente inadeguate — di Bucarest, dove il narratore si frigge il cervello quando si auto somministra degli elettrochoc. Condivide il reparto con due ragazze psicopatiche e sadiche che, ogni qualvolta siano presenti infermieri o medici, ostentano un comportamento normale, mentre invece complottano tra loro per riuscire a umiliarlo e ferirlo. Il narratore ha un attaccamento morboso per sua madre nei cui confronti ha fantasie grottesche. Viene spesso spinto giù per misteriosi scivoli (ai piedi di un albero, nel sottosuolo dell’ospedale), per finire in mondi abbaglianti abitati da migliaia di mostri ibridi. La storia della Romania e la vita insignificante di Mircea si svolgono in sequenza e si intrecciano, sempre in versioni da incubo. Tutto obbedisce a una logica onirica – con improvvisi salti di scala, di probabilità, di luogo e di generi. Un momento ci troviamo in un grattacielo che sembra un condominio in architettura di stile sovietico, una struttura servita da un inquietante ascensore (un incubatoio di farfalle) che attraversa piani misteriosi e senza inquilini; e subito dopo siamo in un parco pubblico, a osservare le statue degli eroi nazionali. La scrittura è talmente elettrica e imprevedibile che il lettore non riesce a voltar pagina con sufficiente rapidità. Il libro che stiamo leggendo viene spesso evocato, mentre viene scritto. Si contrasta la vita cittadina della Romania con quella rurale.  Il narratore bambino possiede una sua percezione mitica del bombardamento di Bucarest nella seconda guerra mondiale. Sacrifici umani, fantasie su New Orleans, eresie religiose, urla senza fine – questo libro si pone sull’orlo della follia, come Les Chants de Maldoror. Forse è tenuto insieme dal suo narratore, innocente, alla ricerca, giovanile, che tutto teme, tutto accetta, tutto studia. È un libro delle meraviglie, un circo popolato da belle e da bestie, un testo che sfonda le porte della percezione e ci stupisce con prodigi dell’invenzione e dell’immaginario. Con la sua perenne alternanza tra malvagità e incantesimo, risulta sempre nuovo e imprevedibile. Cartarescu è il moderno Hieronymus Bosch in prosa, e Abbacinante è il suo Giardino delle Delizie".




Gli altri finalisti erano: Dany Laferrière, Tutto si muove intorno a me, 66thand2nd (traduzione di Giuseppe Girimonti Greco e Francesca Scala), Yiyun Li, Più gentile della solitudine, Einaudi (traduzione di Laura Noulian), Dinaw MengestuTutti i nostri nomi,  Frassinelli (traduzione di Mariagiulia Castagnone) e Lorrie Moore, Bark, Bompiani (traduzione di Alberto Pezzotta).


Nel corso della cerimonia è stato conferito il premio per la migliore traduzione di opera straniera. La giuria composta da Ilide Carmignani e Leonardo Marcello Pignataro,  presieduta da Martina Testa, ha attribuito il premio per la traduzione a Fulvio Ferrari 

Fulvio Ferrari

per L’arte di collezionare mosche di Fredrik Sjöberg, edito da Iperborea

Questa la motivazione con cui la giuria gli ha assegnato il Premio:
"L’arte di collezionare mosche di Fredrik Sjöberg, uscito originariamente in Svezia nel 2004, tradotto in una decina di lingue e accolto da unanime consenso critico e successo di pubblico, è stato un inatteso caso letterario. È merito di Iperborea, casa editrice indipendente che da più di vent’anni svolge un prezioso lavoro di mediazione culturale rispetto all’ambito letterario del Nord Europa, aver pubblicato quest’opera in Italia affidandola alle mani sapienti di Fulvio Ferrari, scandinavista di profonda esperienza che affianca all’attività accademica quella di traduttore (dalle lingue nordiche, ma anche dal fiammingo e dal tedesco) e ha al suo attivo decine di titoli, fra cui testi di autori ormai classici come Cees Noteboom e Knut Hamsun. Nelle pagine de L’arte di collezionare mosche l’autore parla della sua esperienza di entomologo dilettante e rievoca la storia di un suo illustre predecessore, lo scienziato svedese René Malaise, dando vita a un’opera ibrida che intesse aneddoti, dati, riflessioni: un affascinante esempio di narrative non-fiction in cui la tematica autobiografica si mescola a quella scientifica e storico-biografica in un racconto disteso e suggestivo. La traduzione di Ferrari unisce la scorrevolezza e la spontaneità richieste dal tono discorsivo della prosa all’estrema precisione imposta dai punti in cui prevalgono i dettagli storici e scientifici. In mancanza di una vera trama, la forza del libro si concentra nella voce narrante, autorevole e confidenziale al tempo stesso, che riesce a rendere appassionante un argomento a prima vista peregrino e forse addirittura noioso. Ferrari ha saputo restituire questa voce nella nostra lingua con magistrale grazia ed efficacia, conquistando il lettore fin dalle prime pagine. La giuria è lieta di premiare un libro significativo di questa stagione editoriale, un traduttore di indiscussa competenza, un lavoro di mediazione linguistica tanto delicato quanto brillante".




Biografie dei vincitori

MIRCEA CĂRTĂRESCU 
Mircea Cărtărescu, nato a Bucarest nel 1956, è uno dei più interessanti e raffinati scrittori dell’Est Europa, e sicuramente il più importante autore romeno contemporaneo. Tradotto in tutte le maggiori lingue europee e acclamato dalla critica, ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 2012 gli è stato conferito a Berlino l’Internationalen Literaturpreis- Haus der Kulturen der Welt, l’anno successivo, in Svizzera, lo Spycher-Literaturpreis Leuk, e più di recente il Premio di Stato per la Letteratura Europea 2015 da parte della Repubblica Austriaca. Di Mircea Cărtărescu Voland ha già pubblicato Travesti (2000), Abbacinante. L’ala sinistra (2008), Perché amiamo le donne (2009) e Nostalgia, di cui è uscita una nuova edizione completa nel 2012 e con il quale l’autore si è aggiudicato anche il prestigioso Premio Acerbi, e a maggio 2016 Abbacinante. L’ala destra.
Abbacinante. Il corpo - Voland – traduzione di Bruno Mazzoni
Nel pieno incubo della Romania degli anni ’50-’60, la storia di Vasile – il bambino senza ombra nella pittoresca Bucarest del XIX secolo – si fonde e si congiunge, come in un nastro di Möbius, con quella dell’autore stesso, Mircea, e con il ritratto poderoso di un’infanzia densa di figure, sogni, suggestioni, angosce. Dagli uomini-statua che popolano le viscere di una Amsterdam grottesca e stupefacente, agli artisti di un circo che trovano nello strabiliante Uomo Serpente un’incarnazione dell’anima meravigliosa dell’antica India, questo secondo volume della trilogia cominciata con Abbacinante. L’ala sinistra (Voland 2008) è una instancabile invenzione di creature, incubi, allucinazioni, alchimie, tratte in parte da una sconfinata realtà caleidoscopica, in parte da una fantasia intellettuale ed eversiva che è stata accostata spesso ad autori quali Kafka e Borges.


FULVIO FERRARI
Fulvio Ferrari è nato a Milano nel 1955. Ha studiato presso le università di Torino, Milano e Stoccolma. Dal 1981 svolge l’attività di traduttore letterario, traducendo prima dal tedesco (Hölderlin, Klaus Mann), poi dallo svedese (Sven Delblanc, August Strindberg, Göran Tunström, Stig Dagerman, Fredrik Sjöberg), dal norvegese (Knut Hamsun) e dal nederlandese (Cees Nooteboom, Adriaan van Dis). Sempre nell’ambito dell’attività di traduzione ha curato le versioni italiane di alcuni testi medievali di area nordica (Saga di Oddr l’arciere, Saga di Egill il monco) e nederlandese (Storia di re Carlo e di Elegast, La meravigliosa e veritiera storia di Mariken di Nimega). Nel 1992 ha preso servizio come ricercatore di Filologia germanica presso l’Università di Trento, dove ha poi lavorato come professore associato dal 1998 e come professore ordinario dal 2005. I suoi studi di filologia germanica si sono principalmente incentrati sulle saghe leggendarie islandesi, sulla letteratura svedese medievale e sulla ricezione della leggenda nibelungica nella cultura moderna e contemporanea. È stato presidente dell’Associazione Italiana di Filologia Germanica dal 2009 al 2014 e membro del Comitato scientifico dell’Istituto Italiano di Studi Germanici dal 2012 al 2016. È membro dell’accademia Kungliga Humanistiska Vetenskaps-Samfund di Uppsala. È attualmente direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.



Il Festival degli Scrittori, nato dall’esperienza della Fondazione Santa Maddalena presieduta da Beatrice Monti della corte, moglie di Gregor von Rezzori - è promosso e sostenuto dal Comune di Firenze nell’ambito delle attività del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux ed è realizzato con il determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.