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11 febbraio 2016

DANIELE ROCCI. SOURCE CODE


13th February - 27nd March 2016, SEE YOU AT ROMBERG !



Prossimamente in galleria / Upcoming at ROMBERG
DANIELE ROCCI. SOURCE CODE

Periodo / Period
13 febbraio – 27 marzo 2016
13th February – 27nd March 2016

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Fuori sede / Off site
CLAUDIO MARINI. FRATELLI DI SALE
Spoleto – Palazzo Collicola Arti Visive

Periodo / Period
7 novembre 2015  – 28 febbraio 2016
7th November – 28th February 2016



ROMBERG 
ARTE CONTEMPORANEA
ROOMBERG Project Space

ROMBERG Photo
ROMBERG Edizioni

Sede espositiva / ground floor /
Viale Le Corbusier 39 / Torre Baccari / 04100 Latina
orario di galleria: martedì - sabato 16/19,30 (lunedì e mattina su appuntamento)T. e F. + 39 0773 604788 / M. +39 334 7105049
SKYPE: rombergarte
www.romberg.it
#danielerocci

Scaramouche at Arte Fiera 40th Anniversary


Following the gallery's recent solo show "Threshold of Perception"
we're delighted to be exhibiting a distinctive collection of work by
Antonio Scaccabarozzi
on the occasion of Arte Fiera's 40th Anniversary Edition.

Continuing our collaboration with the artist's archive, the gallery's booth will be the latest in-depth look at this minimalist master, including several historical pieces
which have not been available for decades.



AScaccabarozzi_Essential-carmine-black


Antonio Scaccabarozzi, Essential carmine black, 1992, acrylic on reinforced resin, 20.5 x 25.2 in. (52 x 64 cm)


ANTONIO SCACCABAROZZI | Jan 29 - Feb 1, 2016

Hall 32 
|  Booth A34
 

Artefiera2016

Quartiere Fieristico
Bologna, Italy



Scaramouche | 52 Orchard St. | New York | NY | 10002


"Radice" di Bertille Bak | 19.02.2016 | The Gallery Apart, Roma

RADICE

Bertille Bak



inaugurazione: 19 febbraio 2016, h.18.00
20.02.2016 – 23.04.2016
The Gallery Apart, Via Francesco Negri 43, Roma

The Gallery Apart presenta la prima personale in Italia di Bertille Bak (Arras, F, 1983).

  • Radice legata al piccolo villaggio minerario di Barlin
  • Concetti di sradicare e di eradicare
  • L’objet trouvè o, più spesso,l’object produit.
  • Visione sociologico-politica da etnologa
  • Condivisione del quotidiano, lo studio del territorio, l’analisi dei legami sociali, della cultura, delle tradizioni e dell’organizzazione economica
  • Allieva di Christian Boltanski all’Ecole Nationale des Beaux-Arts di Parigi.
  • Opere video, installazioni, tessuti e performance



MOSTRA: Bertille Bak – Radice
LUOGO: The Gallery Apart – Via Francesco Negri, 43, Roma
INAUGURAZIONE: 19/02/2016
DURATA MOSTRA: 20/02/2016 – 23/04/2016
ORARI MOSTRA: dal martedì al sabato 15,00 - 19,00 e su appuntamento
INFORMAZIONI: The Gallery Apart – tel/fax 0668809863 – www.thegalleryapart.it


Bertille Bak

Born 1983 Arras (F), lives and works in Paris. Represented by Galerie Xippas, Paris and The Gallery Apart, Rome

_ROMA QUASI IERI Emozioni da collezione_ Braschi


EMOZIONI da COLLEZIONE
dialoghi intorno a un’opera d’arte
Museo di Roma Palazzo Braschi ottobre 2015 – maggio 2016

ROMA QUASI IERI
Dialogo intorno alla veduta di Via di Porta Pinciana di G. Van Wittel


a cura di Federico de Martino
venerdì 12 febbraio 2016 ore 17.00
Museo di Roma Palazzo Braschi

Il Museo luogo familiare in cui ritornare e nel quale sentirsi ‘a casa’. Questo lo spirito che anima la stagione di incontri con il pubblico, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che continua con l’appuntamento di venerdì 12 febbraio 2016 ROMA QUASI IERI. Dialogo intorno alla veduta di Via di Porta Pinciana di G. Van Wittel nelle sale del Museo di Roma in Palazzo Braschi.


Gli incontri, ai quali si  partecipa con il solo pagamento del biglietto di ingresso al Museo, si svolgono nelle sale che ospitano le opere oggetto delle conversazioni. Tutti gli appuntamenti vengono proposti in una doppia data  (per Roma quasi ieri, la seconda data è sabato 30 aprile 2016 alle 10.30). Prenotazione obbligatoria allo 060608.



INFO
Museo di Roma Palazzo Braschi:
ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10

Tel e prenotazioni 060608

Partecipazione con il solo biglietto di ingresso al Museo
(secondo tariffazione ordinaria)

Gli incontri avverranno tutti nelle sale del Museo che ospitano le opere oggetto delle conversazioni. Per motivi di sicurezza e tutela degli spazi espositivi, il numero massimo di partecipanti è quindi fissato in 25 persone.
#roma
#vanwittel
#palazzobraschi
#arte

8 febbraio 2016

Del Vecchio Editore pubblica in Italia I dodici cerchi di Yuri Andrukhovych.



Una prodezza narrativa scintillante e grandiosa che racconta con ironia del cuore dell’Europa e della nostra identità.
I dodici cerchi
Yuri Andrukhovych

traduzione di Lorenzo Pompeo
In libreria il 17 marzo 2016



Del Vecchio Editore pubblica in Italia I dodici cerchi di Yuri Andrukhovych.

L’autore: Yuri Andrukhovych, nato nel 1960 in Ucraina, è romanziere, poeta, saggista, intellettuale di nazionalità ucraina. Oltre a essere un autore di culto in Europa centrale, è stato attivista del movimento democratico del Maidan e ha partecipato attivamente alla Rivoluzione Arancione. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il PREMIO PER LA PACE ERICH MARIA REMARQUE nel 2005 e il PREMIO HANNAH ARENDT nel 2014.
Pagine: 336 - euro 17 - ISBN: 9 788861 101661




Secondo incontro biblico alla Libreria Paoline International di Roma - 15 febbraio 2016

ESSERE E AGIRE DA CRISTIANI CON IL «VANGELO DI CRISTO»
secondo la Lettera ai Galati
INCONTRI BIBLICI

Secondo appuntamento – 15 febbraio 2016, ore 18.30
Libreria Paoline International
Via del Mascherino, 94 – ROMA

È partito lo scorso 11 gennaio, presso la Libreria Paoline International di via del Mascherino, 94, un ciclo di incontri di riflessione biblica su "ESSERE E AGIRE DA CRISTIANI CON IL VANGELO DI CRISTO secondo la Lettera ai Galati”. Relatore degli incontri, il noto biblista don Romano PENNA.

Tutti gli incontri si tengono dalle 18,30 alle 19,30 presso i locali della Libreria.

Questo il programma dei prossimi:
Lunedì 15 Febbraio
L’esperienza personale di Paolo (Gal 1,11-2,14)
Lunedì 7 Marzo
Fede e unione ‘mistica’ con Cristo (Gal 2,15-21)
Lunedì 11 Aprile
Dalla legge alla fede: capp. 3-4 (Gal capp. 3-4)
Lunedì 9 Maggio
Dalla fede all’amore (Gal capp. 5-6)


Innocenzo Odescalchi - la musa evasiva - da giovedì 11 febbraio


RAF VALLONE - SERATA EVENTO MERCOLEDI' 17 FEBBRAIO ALLA CASA DEL CINEMA DI ROMA


Mercoledì 17 febbraio
dalle ore 21:00
Casa del Cinema di Roma - Largo Marcello Matroianni 1
 
Serata-evento dedicata a Raf Vallone con la proiezione di 
“Uno sguardo dal ponte”
di Sidney Lumet



Mercoledì 17 febbraio, in occasione del centenario della nascita di Raf Vallone, le figlie Eleonora e Arabella organizzano in collaborazione con la Casa del Cinema di Roma, a partire dalle ore 21:00, una serata dedicata all'attore. Al centro della manifestazione la proiezione del film Uno sguardo dal ponte, diretto nel 1962 da Sidney Lumet, che valse a Vallone il Premio David di Donatello quale migliore attore protagonista.
 Frasi e parole chiave:

  • presentazione anteprima assoluta intervista con Peter Brook
  • dramma teatrale di Arthur Miller A view from the bridge
  • "Quando lo conobbi mi colpirono la sua intelligenza la sua discrezione, la sua mancanza di vanità " Marlène Dietrich
  • e' stato protagonista de Il Cristo proibito

Lascio intatto il testo della biografia di Raf Vallone ricevuto dall'ufficio stampa, perchè è ricco anche di esperienze inusuali per un attore.

Raf Vallone, nato a Tropea il 17 febbraio del 1916, plurilaureato (filosofia e legge), prima di intraprendere la carriera di attore è stato calciatore in serie A con il Torino, con cui vinse anche la Coppa Italia nel 1934 e in seguito capo redattore delle pagine culturali de L'Unità e critico cinematografico su La Stampa. Intellettuale rigoroso, attore internazionale in grado di recitare anche in inglese e francese, dal 1949, suo esordio cinematografico con Riso amaro di Giuseppe de Santis, Vallone ha interpretato come protagonista oltre un centinaio di film. Diretto in Italia da registi quali Pietro Germi, Vittorio De Sica, Alberto Lattuada, Dino Risi, Mario Soldati e all’estero da Marcel Carné, Jules Dassin, Henry Hathaway, Otto Preminger, Francis Ford Coppola, partner maschile di Silvana Mangano, Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Lucia Bosè, Simone Signoret, Lea Massari, Sara Montiel, Elena Varzi (che poi è diventata sua moglie). , unica esperienza dietro la macchina da presa dello scrittore Curzio Malaparte. Molto attivo anche in teatro, ha interpretato Ibsen, Pirandello, Brecht, O'Neill, Shakespeare, Miller, etc. Molto spesso è stato anche regista di se stesso, come nella versione teatrale italiana dello stesso Sguardo dal ponte, con Alida Valli. Vallone ha inoltre curato la regìa di alcune opere liriche in Italia e all'estero e ha partecipato a numerosi sceneggiati televisivi: indimenticato protagonista con Ilaria Occhini del Jane Eyre (1957) di Anton Giulio Maiano e con Giulia Lazzarini de Il mulino del Po (1963) di Sandro Bolchi. Tutta la vita fu legato a sua moglie, l'attrice Elena Varzi , da cui ebbe tre figli: Eleonora, Arabella e Saverio.

 
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
#rafvallone
#casadelcinema
#cinema
#unosguardodalponte

2 febbraio 2016

STEFANO MANCINI : UN ARTISTA CALEIDOSCOPICO E TEATRALE

 STEFANO MANCINI


Stefano Mancini è un artista che abbiamo scoperto sul web tramite il collegamento FB con la storica dell'arte dottoressa Marcella Cossu.
Dei suoi lavori ci ha colpito la mescolanza dinamica di colori e forme che si armonizzano in un gioco collage di quinte teatrali . (Emanuela Dottorini)





Stefano Mancini nasce a Portoferraio (Isola d’Elba) nel 1970. Frequenta l’Istituto Statale d’arte di Tivoli e in seguito l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove nel 93 si diploma con lode in scenografia. Qui segue i corsi di Nato Frascà, Giorgio Scalco e dello storico dell’arte Roberto Maria Siena. E' scenografo e costumista teatrale, artista poliedrico impegnato anche nelle arti figurative e nell’arte applicata. Numerose le collaborazioni, con noti registi, per le realizzazioni di scene e costumi di svariati spettacoli teatrali. A partire dagli anni ’90 si dedica continuativamente alla pittura, sperimentando tecniche materico cromatiche con impreziosimenti di collage di carte e stoffe. Con il suo lavoro propone e affronta allegoricamente l’opera lirica, testi teatrali, favole e racconti rappresentati tutti con la chiave ironica e giocosa con cui legge e rielabora le sue idee e fantasie. I suoi lavori sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero e recentemente il Corriere della Sera pubblica le sue opere. Dal 2013 Artflux Arte Contemporanea (www.artflux.it/) si occupa della distribuzione delle sue opere. Vive e lavora a Castel Madama, tra Tivoli e Roma. 



STEFANO MANCINI

“ C’era una volta … La magia della commedia umana”
Immergersi in un’opera di Stefano Mancini è una “fantastica” peripezia dello spirito. E’ stato dimostrato, da decenni di studi, che molto del nostro nucleo psicologico si forma quando, ancora bimbi, ci confrontiamo con la dimensione della fiaba, la quale, entrando in consonanza con la psicologia infantile, accompagna nel creare una prima visione del mondo, strutturando e guidando l’individuo nel superamento delle paure ancestrali e dei più atavici conflitti interiori. Essa possiede una multiforme ricchezza, in quanto metafora di esperienze di vita e di modelli di comportamento. Costituisce uno dei primi strumenti che dischiudono al pensiero immaginativo, il quale apre uno spazio di riflessione che restituisce e rielabora gli aspetti simbolici con cui il bambino impara a relazionarsi con l’esterno. Medesimo valore hanno anche il mito, la tragedia, la commedia, che altro non sono che fiabe per adulti.


Come scriveva Emilio Tadini, a proposito dell’esperienza pittorica buzzatiana, “Molta letteratura e pittura dell'Ottocento e del Novecento - da Lautréamont a Bréton, da Chagall a De Chirico a Magritte - diventano più comprensibili se interpretate a partire dal concetto di fiaba o addirittura di mito (fiaba e mito, soprattutto in età moderna, sono due categorie in forte contatto fra loro, fra cui spesso non è facile tracciare una linea di demarcazione)….


Stefano Mancini si inserisce in questo contesto. Scenografo, costumista, ma - soprattutto - pittore, è un artista versatile che sa creare un linguaggio espressivo che nasce da un'interessante commistione di elementi appartenenti a diversi ambiti della comunicazione. Acuto conoscitore delle più svariate tecniche pittoriche, tutte quelle che le avanguardie storiche ci hanno consegnato (collage, sperimentazione linguistica, accostamento di differenti materiali attinti dal quotidiano), ama perseguire esperienze contenutistiche in grado di restituirci la magia di quel mondo surreale e fantastico che celebra attraverso i suoi collages polimaterici.


La rappresentazione satirica dell’immaginaria commedia umana vive nei suoi fiabeschi personaggi quale simbologia di un mondo gioioso e lieve, in cui, in un tripudio di colori brillanti e vivaci, trionfano l’amore, la leggerezza e la “joie de vivre”.
In tutte le opere emerge la passione per l’architettura e per il teatro. I personaggi di questo artista si muovono infatti tra magnifiche quinte teatrali, oppure nel contesto di città medievali e rinascimentali, sullo sfondo di splendidi monumenti architettonici. Il loro mondo, così come i loro costumi, è colorato, sgargiante. Sono re e regine, nobildonne e cavalieri, che popolano regni immaginari dove ancora paiono vigere i valori cortesi. E noi in questo magnifico scenario ci immergiamo volentieri, poiché, da qualche parte, nella nostra memoria e nella nostra fantasia, queste figure esistono davvero e abitano i nostri sogni, come paradigmi di quel mondo perfetto che tutti vorremmo vivere. Ma non ci resta che rimanere rapiti ad osservarli, re senza regni, regine senza principi, guerrieri senza vittorie. Ed è questo contrasto, l’eterno conflitto tra reale ed ideale, che ce li fa amare. Dalla realtà al sogno, il mondo raccontato da Mancini appare come un’isotopia che ripropone, pur nella loro ogni volta nuova figurazione, percorsi tematici che entrano in consonanza con lo spettatore. Tutti gli elementi figurativi che l’artista pone sul proscenio della propria rappresentazione concorrono a comunicare il passaggio dal mondo reale alla dimensione magica del sogno. La verosimiglianza del contesto, l’uso della prospettiva, questi dipinti che paiono inquadrature di un cortometraggio, l’inserto della parola, sono tutti elementi comunicativi che contribuiscono a creare un contesto di riferimento "condiviso" che ci rassicura e ci avvince, regalandoci ad un’eternità senza tempo in cui tutto è possibile.


Mancini ricorre, nel dar volto a questo mondo, a materiali disparati, quali stoffe, inserti di giornali, minuterie, e, con la meticolosità di un artigiano, unita alla sua esemplare abilità pittorica, pare per primo divertirsi, smarrendosi in esso con un umorismo di pirandelliana memoria, su questo palcoscenico fantastico, in cui i personaggi recitano il loro copione con velata ironia e sorridente agilità.
CRISTINA PALMIERI


#stefanomancini
#arte

"Non solo carmen, donne vittime dell'amore" / Eko Dance International Project | Stagione di Danza 2015/2016 BTT






Sesto appuntamento della
STAGIONE DI DANZA del BALLETTO TEATRO DI TORINO
alla LAVANDERIA A VAPORE

MERCOLEDI' 10 FEBBRAIO 2016 | h.21
EKO DANCE INTERNATIONAL PROJECT
presenta
NON SOLO CARMEN, donne vittime dell'amore


  • I coreografi svedesi : Mats Ek e di Brigit Cullberg (figlio e madre)
  • Il tema della violenza sulle donne
  • Le quattro donne: Carmen, Giulietta, Giselle, Bernarda Alba


Id 


Ideazione, regia e messa in scena di Pompea Santoro
La scimmia e il suo inconscio: Cor. Mats Ek,
Carmen Coreografia Mats Ek,
Giselle 1°atto Cor. Mats Ek,
Romeo e Giulietta: Cor. Birgit Cullberg
The bed scene (La casa di Bernarda Alba): cor. Mats Ek
La vittima: Cor. Mats Ek
Giselle 2° atto Cor. Mats Ek 

INFO E PRENOTAZIONI   
PREZZI: 15 € intero, 12 € ridotto
Biglietti acquistabili sul sito www.vivaticket.it / Presso il TPE Teatro Piemonte Europa di Torino (v. Rosolino Pilo, 6 Torino) e InfoPiemonte (p.zza Castello, Torino) 
LAVANDERIA A VAPORE, Corso Pastrengo 51 10093 COLLEGNO (TO)  
TEL. +39.011.4033800
MM Fermi + BUS 33-C01-37 fermata PASTRENGO NORD
E’ previsto un servizio navetta gratuito per la Lavanderia a Vapore in partenza dalla stazione “Fermi” della linea metropolitana nelle serate di spettacolo.