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6 dicembre 2015

Catalogo generale Galleria Nazionale dell’Umbria, 1° volume: presentazione a Perugia il 14 dicembre 2015

  
Lunedì 14 dicembre 2015, a Perugia, alle ore 17.30 presso la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, si terrà la presentazione del 

Catalogo generale della Galleria Nazionale dell’Umbria - primo volume - "Dipinti e sculture dal XIII al XV secolo" 
di Vittoria Garibaldi

Beato Angelico, Polittico Guidalotti, 1447-49


Interverranno: Marco Pierini, Direttore della #Galleria Nazionale dell’#Umbria - Francesco Federico Mancini, Ordinario di Storia dell'Arte Moderna all'Università degli Studi di Perugia - Marco Carminati, giornalista de Il Sole 24 Ore.
L'evento sarà coordinato dallo scrittore e giornalista Mimmo Coletti.
Sarà presente l'autrice.
Porteranno i saluti le seguenti Autorità: Andrea Romizi, Sindaco di Perugia - Nando Mismetti, Presidente della Provincia di Perugia - Giorgio Mencaroni, Presidente della CCIAA Umbria - Massimo Calzoni, Presidente dell’ANCE Umbria - Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria - Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
La Galleria Nazionale dell'Umbria
 Maestro di San Francesco, dossale, Deposizione, part.1272ca
custodisce la più importante raccolta di opere d’arte presenti nella regione. È il museo di maggior attrazione culturale in Umbria ed uno dei venti più importanti in Italia.
L’impegno di Vittoria Garibaldi e della #QUATTROEMME Editore, ha fatto sì che anni di lavoro siano confluiti in questo primo catalogo generale. Altri due ne seguiranno a breve distanza così da comprendere tutte le opere di varia tipologia presenti nella Galleria, quasi tremila tra quelle esposte e quelle conservate nei depositi, tra dipinti, sculture, ceramiche, ori, avori, bronzi, tessuti, disegni, incisioni e stampe.

 Arnolfo di Cambio, Popolana assetata alla fonte, 1277-81
Il primo volume di questo progetto editoriale, oltre a diventare indispensabile strumento per biblioteche, università, musei, studiosi e storici dell’arte, esalta ancora di più il ruolo di testimone dell'immagine dell'Umbria che la Galleria ha nel contesto internazionale, custode preziosa di beni espressione di lungimirante visione culturale e di valorizzazione del territorio.
379 schede, ciascuna corredata da immagine a colori, forniscono dati documentari, bibliografici e critici relativi alla storia, all'acquisizione, alla tecnica artistica, ai restauri, alle esposizioni in mostre, alle immagini fotografiche storiche di ciascuna opera, pitture e sculture dal XIII al XV secolo.
Duccio di Boninsegna, Madonna con Bambino, 1300ca
Un ampio saggio introduttivo è dedicato alla formazione della raccolta, inizialmente custodita presso la locale Accademia di Belle Arti poi, con la nascita dello Stato Italiano, istituita nel 1863 come Pinacoteca Pietro Vannucci, dal 1879 nel Palazzo dei Priori, sede del governo cittadino, per giungere nel 1918 al riconoscimento della sua validità nazionale prima come Regia Galleria d’arte medioevale e moderna dell’Umbria, poi, come Galleria Nazionale dell’Umbria, all’ultima apertura della nuova, “Grande Galleria” avvenuta il 18 dicembre del 2006.
La campagna fotografica di tutte le opere, dei luoghi di provenienza e delle sale espositive del museo è stata realizzata appositamente da Bernardino Sperandio.
Il volume è inoltre corredato da preziosissime immagini,

Piero della Francesca
inedite, databili tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, tratte dall'Archivio Moretti Caselli di Perugia, che documentano in modo circostanziato l'esposizione, sala per sala, del percorso di visita dell'allora Pinacoteca Vannucci. A queste si affiancano scatti tratti dai Fondi fotografici storici della Galleria - Guardabassi, Umbria Illustrata, Cirenei - come le eccezionali immagini del trasferimento delle opere all’interno dell’Abbazia di Montelabate durante la seconda guerra mondiale per custodirle al riparo dei bombardamenti.

Vittoria Garibaldi, autrice del volume, è storico dell'arte.

Struttura del volume "Dipinti e sculture dal XIII al XV secolo":
Presentazioni istituzionali
Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario Ministero Beni Culturali
Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria
Andrea Romizi, Sindaco del Comune di Perugia
Giorgio Mencaroni, Presidente CCIAA Umbria
Introduzioni
Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani
Francesco Federico Mancini, Ordinario di Storia dell'Arte Moderna – Università di Perugia
Primo capitolo, “La pinacoteca Vannucci [...]sarà una delle più belle d'Italia”, pp. 118
Secondo capitolo, Dipinti, pp. 389
Terzo capitolo, Sculture, pp. 98
Quarto capitolo, Luoghi di provenienza delle opere, pp. 10 (con immagini)
Apparati:
Bibliografia, pp. 57
Indice degli artisti, pp. 5
Tavola di confronto tra il numero degli inventari e il numero delle schede, pp. 3
Caratteristiche tecniche del volume:
formato chiuso cm. 24 x 31
pagine 712
foto a colori 335
foto in b/n 231
confezione cartonata con coperta a colori plastificata lucida.
Prezzo di copertina in libreria € 200,00

Matteo da Gualdo, Nicchia di Colle Aprico, part.inv 878 b 

Inaugura 9 dicembre mostra sui costumi della Callas, Fondazione Pasquinelli corso Magenta 42 ore 18.30

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Un dì, felice, eterea. L’opera si veste di nuovo 

Dal 10 al 23 dicembre Accademia Teatro alla Scala e Fondazione Pasquinelli insieme per celebrare il mito di Maria Callas.

Grazie al sostegno della Fondazione Pasquinelli la celeberrima Traviata di Luchino Visconti interpretata da Maria Callas rivive negli spazi aperti al pubblico di Corso Magenta 42.

Inaugura mercoledì 9 dicembre alle 18.30 presso la Fondazione Pasquinelli la mostra Un dì, felice, eterea. L’opera si veste di nuovo dedicata alla “divina” Maria #Callas e al poliedrico regista milanese Luchino Visconti, attraverso la ricostruzione di due costumi disegnati da Lila de Nobili per La Traviata che andò in scena al Teatro alla Scala nel 1955.

La mostra rappresenta l’occasione per festeggiare un anno dall’inizio di un importante sodalizio tutto milanese tra la #FondazionePasquinelli e l’Accademia Teatro alla Scala; la Fondazione infatti promuove un progetto triennale, in linea con il suo costante impegno verso i giovani, chiamato "Un patrimonio da tramandare - "A Scuola di Scala" destinato a sostenere alcuni dei corsi di palcoscenico dell’Accademia scaligera, corsi che si fondano sulla trasmissione del sapere artigianale e dell’abilità manuale, con una metodologia che, come nella bottega rinascimentale, privilegia il contatto diretto del maestro con l’allievo in un percorso di costante apprendimento quotidiano. 




All’interno di questa tradizione di altissimo artigianato, il corso per sarti dello spettacolo, nato nel 1997 per volontà di Cinzia Rosselli, responsabile del Reparto sartoria del Teatro alla Scala e ancora oggi coordinatore tecnico del corso, permette di acquisire competenze specifiche per la realizzazione di abiti di scena attraverso un programma che abbraccia tutte le fasi di lavorazione del costume, dalla preparazione e confezione alla manutenzione e conservazione.

Nell’ambito del piano didattico, è nato il progetto di ricostruzione dei costumi disegnati dalla de Nobili, andati irrimediabilmente perduti in circostanze ancora oggi non chiarite. Gli allievi hanno compiuto un lavoro filologicamente accurato e corretto, attingendo sia alla documentazione fotografica dello spettacolo scaligero sia alla testimonianza della nipote del regista, Cristina Gastel Chiarelli. Sotto la supervisione dei docenti, fra cui si annoverano oltre a Cinzia Rosselli, Rita Citterio, responsabile del Magazzino Costumi del Teatro alla Scala ed esperta di tecniche di elaborazione costumi, Sabina Rostri, tagliatrice di costume storico-teatrale, Patrizia D’Anzuoni, responsabile del Reparto Sartoria Vestizione del Teatro alla Scala ed esperta di tecniche di elaborazione costumi, Maria Chiara Donato, esperta di costume storico teatrale e Pasqualina Inserra, docente di tecniche sartoriali, gli allievi hanno lavorato alle diverse fasi della creazione, dalla realizzazione dei prototipi in tela fino alla confezione e decorazione. Ciò è stato possibile anche grazie al contributo dell’azienda Taroni di Como e della Fondazione Lisio di Firenze, che hanno donato i tessuti, in raso di seta duchesse. La Fondazione fiorentina, in particolare, ha donato il tessuto damascato utilizzato per il costume nero, ricreando appositamente per il progetto il motivo del disegno originale.

La mostra offrirà al pubblico l’occasione di rivivere l’opera viscontiana attraverso le immagini storiche firmate da Erio Piccagliani, gentilmente concesse dall’Archivio Fotografico del Teatro alla Scala. Inoltre si potranno ripercorrere le fasi di lavorazione dei costumi attraverso le immagini realizzate da Siria Chiesa, ex allieva del Corso per fotografi di scena dell’Accademia.

Per la Fondazione Pasquinelli questa esposizione è anche l’unione tra due attività centrali della sua natura: da un lato la musica perseguita attraverso il presidio lombardo del Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili voluto dal Maestro Claudio #Abbado, dall’altro l’attività espositiva che ha già dato luogo a più mostre d’arte molto apprezzate dal pubblico.
 
Esposizione: 10 - 23 dicembre 2015 
Apertura gratuita al pubblico:
dal lunedì al venerdì 9.30-12.30; 14.30-18.30

Inaugurazione mercoledì 9 dicembre ore 18.30
Fondazione Pasquinelli, Corso Magenta 42, Milano

GALLERIA ALESSANDRA BONOMO | JOSÈ ANGELINO | 10 DICEMBRE | ORE 19.00

GALLERIA ALESSANDRA BONOMO
Josè Angelino
SWING

Josè Angelino, 2011, Untitled, vetro ed argon, cm 100x150x100

10 DICEMBRE 2015
ORE 19.00
GALLERIA ALESSANDRA BONOMO
VIA DEL GESU' 62 00186 #ROMA 

#mycultureinblog

7-8 dicembre | Aperture straordinarie Mostra MILANO CITTA' D'ACQUA a Palazzo Morando

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
dal 12 novembre 2015 al 14 febbraio 2016
LUNEDÍ 7 E MARTEDÍ 8 DICEMBRE 

APERTURE STRAORDINARIE PER LA MOSTRA

MILANO, CITTÀ D’ACQUA

In occasione del Ponte dell’Immacolata, la mostra “Milano, città d’acqua”, che racconta con 150 immagini d’epoca e un ricco materiale cartografico la ricchissima presenza d’acqua in città, resta aperta in via eccezionale dalle 10 alle 19.
Ai primi cento visitatori in omaggio una locandina dell’esposizione.

“MILANO CITTÀ D’ACQUA”
A cura di Stefano Galli
12 novembre 2015 - 14 febbraio 2016
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, spazi espositivi pianoterra, via Sant’Andrea 6, Milano
 
Orari:
Martedì- domenica: 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Giovedì: 10.00 - 22.30 (la biglietteria chiude un'ora prima)
 
Catalogo: edizioni Spirale d’Idee (€ 32 in mostra, € 37 in libreria)
 
Biglietti (comprensivi di audioguida):
intero: € 10
ridotto: € 8 (Under 26, O0ver 65, insegnanti e tutte le convenzioni, gruppi adulti)
Biglietto Famiglia:
1 genitore: € 8 + 1 figlio entro i 14 anni, € 5
2 genitori: € 8 cad. + 1-2 figli, € 5 cad.
Ridotto Speciale: € 8 (per chi esibisce un biglietto della Pinacoteca di Palazzo Morando – Costume Moda Immagine relativo ad una visita effettuata il giorno stesso); € 5 (Giornalisti, gruppi scuole)
Omaggio: bambini da 0 a 6 anni, guide turistiche (Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria), portatori di handicap e relativo accompagnatore

 
Visite guidate (adulti): € 100,00 + biglietto ingresso; gruppi min 15 - max 30 persone (1 accompagnatore gratis)
Visite guidate (scuole): € 80,00 + biglietto ingresso; gruppi min 15 - max 30 persone (2 accompagnatori gratis)
Visite guidate (adulti in inglese): € 130,00 + biglietto ingresso; gruppi min 15 - max 30 persone (1 accompagnatore gratis)
 
PER PRENOTAZIONI VISITE GUIDATE (obbligatoria per i gruppi)
visite@mostramilanoacqua.it
T. +39 338 7811024
 
INFORMAZIONI
T. +39 02 49 79 83 88 | info@mostramilanoacqua.it | www.mostramilanoacqua.it
T. +39 02 884 65735 – 64532 | c.palazzomorando@comune.milano.it | www.civicheraccoltestoriche.mi.it
 
#milanocittadacqua

Il pianista Giuseppe Andaloro ai concerti Univ. Roma "Tor Vergata" mercoledì 9 dicembre

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA"
ASSOCIAZIONE ROMA SINFONIETTA
ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSICA D’OGGI

#GiuseppeAndaloro, 


uno dei pianisti della sua generazione più apprezzati in campo internazionale, è il protagonista del concerto di mercoledì 9 dicembre alle 18.00 della stagione di concerti di Roma Sinfonietta presso l'Università di Roma #"TorVergata" (Auditorium "Ennio Morricone", Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Il suo repertorio spazia dal rinascimento e dal barocco italiani al periodo romantico e alla musica contemporanea. In questo suo recital Andaloro


alternerà tre grandi autori del Seicento (Girolamo Frescobaldi, Tarquinio Merula e Giovanni Trabaci, protagonisti di "Cruel Beauty", il suo ultimo cd, pubblicato da Sony) a due grandi romantici come Frédéric Chopin (Scherzo n. 1 e Ballata n.4) e Johannes Brahms (Scherzo op. 4) e a due dei più rappresentativi compositori dei primi decenni del Novecento, entrambi russi (Aleksandr Skrjabin con il visionario Vers la flamme e Igor Stravinsky con un vivace e ironico Tango).
Palermitano, trentatreenne, Andaloro

Giuseppe Andaloro

ha vinto alcuni dei più prestigiosi concorsi internazionali per pianoforte (Londra, Sendai, Hong Kong e il severissimo "Ferruccio Busoni" di Bolzano) e svolge un’appassionata e intensa attività concertistica, come ospite di importanti festival (Salisburgo, Due Mondi di Spoleto, Ruhr Klavier, Enescu di Bucarest, Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo) e di prestigiose sale (Teatro La Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Mozarteum di Salisburgo, Salle Gaveau di Parigi, Royal Festival Hall di Londra). Si è esibito come solista con grandi orchestre del mondo intero come London Philharmonic, NHK Symphony di Tokyo, Singapore Symphony, Hong Kong Philharmonic, Philharmonische Camerata di Berlino, Accademia Santa Cecilia di Roma).

Biglietti: E. 10,00 Ridotti E. 8,00 Studenti E. 4,00
Acquistabili anche all'auditorium "E. Morricone" da mezz'ora prima del concerto
Info per il pubblico: 06 3236104, 06 32111712, 339 8693226

Il tango di Gardel Piazzolla Bacalov suonato e danzato, Roma Univ. Tor Vergata mercoledì 2 dicembre

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA"
ASSOCIAZIONE ROMA SINFONIETTA
ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSICA D’OGGI
STAGIONE DEI CONCERTI 2015-2016
AUDITORIUM ENNIO MORRICONE
Macroarea di Lettere e Filosofia - via Columbia 1
Il tango di Gardel, Piazzolla e Bacalov
danzato da Pablo Moyano e Roberta Beccarini

Il concerto di mercoledì 2 dicembre alle 18.00 della stagione di Roma Sinfonietta e Musica d'Oggi presso l'Auditorium "Ennio Morricone dell'Università di Roma "Tor Vergata" (Macroarea di Lettere e Filosofia - via Columbia 1) è un appuntamento veramente speciale. Non solo si potranno ascoltare le musiche dei più grandi autori argentini di tango eseguite dall'Ensemble Musica d'Oggi, ma si potranno anche vederle danzate da una coppia di bravissimi (e bellissimi) ballerini, l'argentino #PabloMoyano e l'italiana Roberta Beccarini.

Roberta Beccarini
Togliere al tango la danza significa infatti privarlo di una buona parte del suo fascino.
La musica è dei quattro più grandi compositori di tango.
Angel Villoldo fu uno dei pionieri di questa danza bonairense, tanto da essere chiamato "il "padre del tengo": il suo tango più famoso è indubbiamente El choclo.
Carlos Gardel morì in un incidente aereo esattamente ottanta anni fa ed entrò immediatamente nella leggenda: ancora oggi la sua tomba è meta di pellegrinaggi ed è ricoperta da ex voto e che viene tenuta sempre accesa la sigaretta che la sua statua stringe tra le dita. Fu uno dei primi a portare il tango in Europa (tournées in Spagna, Francia, Italia, Inghilterra, Germania, Austria) e Usa, e non solo nella sale da ballo ma anche in teatri prestigiosi come l'Opéra di Parigi e il Goya di Barcellona, trasformando così questa malfamata danza argentina in un fenomeno raffinato e alla moda. Nel 2003 la sua voce è stata proclamata Patrimonio Culturale dell'Umanità dall'Unesco.
Nel 1934 il giovanissimo Astor Piazzolla conobbe a New York Carlos Gardel, che gli propose di unirsi al suo gruppo. I genitori non vollero e forse così gli salvarono la vita, perché nel successivo giro di concerti Gardel morì con tutti i suoi musicisti in un incidente all'aeroporto di Medellin. Piazzolla era destinato a diventare il più famoso autore di tango, che egli trasformò con elementi presi dal jazz e con l'introduzione di moderne armonie dissonanti. Creò così il "nuevo tango", attirandosi le critiche dei tradizionalisti, che giunsero a definirlo "el asesino del Tango".
Luis Bacalov, argentino naturalizzato italiano, è noto principalmente come compositore di musiche da film per registi quali Pasolini, Fellini, Damiani, Scola e Tarantino. Ha vinto anche un Oscar per Il Postino. Ha scritto anche di opere liriche, di balletti e della celebre Messa tango, ma la sua passione è il tango.
Pablo Moyano e Roberta Beccarini

Moyano Beccarini
sono ballerini professionisti di tango salon e tango escenario e si caratterizzano per uno stile elegante, essenziale, raffinato, esplosivo ed espressivo. Lavorano nei più importanti teatri italiani e in eventi artistici di prestigio di livello internazionale. Sono coppia solista della prestigiosa compagnia "Tango x2" di Miguel Angel Zotto e hanno lavorato con importanti ballerini come Raffaele Paganini. Tengono stabilmente corsi di #tango a #Roma.

Biglietti: E. 10,00 - Ridotti E. 8,00 - Studenti E. 4,00
acquistabili anche all'ingresso dell'auditorium prima del concerto
Info per il pubblico: 06 3236104, 06 32111712, 339 8693226

Gli chef di Scuola MADE cucinano per il pubblico del Desco lunedì 7 dicembre ore 15,30-17 INGRESSO LIBERO

Lunedì 7 dicembre dalle 15,30 alle 17 allo stand di Scuola MADE
Gli chef di Scuola MADE cucinano per il pubblico del Desco
Ingresso libero fino ad esaurimento posti per assaggiare il Pecorino alla cenere cucinato dagli chef di Scuola MADE

Studenti del MADE


Ingresso libero fino ad esaurimento posti per assaggiare il “Pecorino alla cenere gratinato al miele di castagno con ventaglio di anatra alla melagrana” preparato dagli chef di Scuola MADE.

Appuntamento dalle 15,30 alle 17 al Desco (Real Collegio, Lucca), lunedì 7 dicembre, allo stand della scuola, dove gli studenti della seconda edizione del corso in Management dell’Accoglienza e Discipline Enogastronomiche (organizzato da Fondazione Campus e Fondazione Palazzo Boccella in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova) cucineranno per il pubblico della manifestazione.



1 dicembre 2015

VANISHING COVER: PITACCO IN MOSTRA PER “VEDERE LA MUSICA”

VANISHING COVER
PITACCO IN MOSTRA PER 
 “VEDERE LA MUSICA”


Pier Paolo Pitacco, forza creativa dietro i più importanti magazine del mondo, sarà in mostra a Milano con un progetto fotografico suggestivo .

Dal 3 dicembre, nella Galleria Sabrina Raffaghello di Milano, 36 fotografie di diverso formato inizieranno da una selezione di covers di ellepì che hanno segnato la storia della musica. 
#PierPaoloPitacco è riconosciuto come uno dei più grandi art director al mondo, ed è la forza creativa che sta dietro i magazine e i marchi più prestigiosi.

«Tutti abbiamo avuto la sensazione che la musica sia da vedere e non solo da ascoltare – dice #OlivieroToscani, tra i promotori della mostra – e Pitacco con questo progetto ha messo in scena proprio la visione della musica che ha fatto la storia contemporanea. Lo ha fatto in modo nuovo, sperimentale: è riuscito a tirare fuori l’energia della memoria e non la banale nostalgia».


«Ho sempre apprezzato Pitacco – dice Fabio Castelli, fondatore e direttore di mia Fair, la prima fiera di fotografia in Italia - e lo apprezzo ancora di più da quando si è aperto ai progetti di fotografia come questo. Questa è una mostra che non ha valore solamente sotto il profilo della memoria, ma anche sotto quello artistico ed estetico».

In Vanishing Cover possiamo trovare l’instant della melodia, l’instant della polaroid, volutamente ricostruita grazie alle app digitali, l’instant dei nostri ricordi e l’instant di deframmentazione dell’artista, che nel suo viaggio ascolta e plasma con colori e forme le note. Da Lee Morgan ai Nirvana, da Gil Evans ai Velvet Underground, fino a Nino Rota o i Jefferson Airplane, sono moltissimi
i protagonisti della musica trattati.

La mostra, curata da Sabrina Raffaghello, sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 19, a partire dal 3 dicembre fino al 31 gennaio. Un’occasione imperdibile che vede, nella fusione del linguaggio musicale con quello fotografico, la nascita di un nuovo idioma universale.

Il 3 dicembre alle ore 19, in occasione del Vernissage della mostra, verrà presentato il libro “Vanishing Co- ver” edito da Danilo Montanari con testi critici di Sabrina Raffaghello, Giovanna Calvenzi, Daniel Soutif.

INFO
Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea via Gorani 7, 20122 Milano
Dal 3 dicembre 2015 al 31 gennaio 2016 Dal lunedì al venerdì 11-19
Ingresso gratuito

La storia dell'arte dall'antichità al Rinascimento | In libreria l'ultimo libro di Giorgio Cortenova




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GIORGIO CORTENOVA
LA FORMICA NERA
Edizioni Academia Universa Press
 
Da uno degli studiosi di riferimento della critica d’arte degli ultimi quarant’anni, un nuovo modo di raccontare l’arte e la sua storia, dalle origini al primo Rinascimento.
La formica nera (Edizioni Academia Universa Press) è il titolo dell’ultima grande opera di Giorgio Cortenova (1944-2013), studioso di riferimento nel panorama della critica d’arte degli ultimi quarant’anni che presenta un nuovo modo di raccontare l’arte e la sua storia, dalle origini al primo Rinascimento, in modo semplice ma efficace, fornendo gli strumenti critici fondamentali per cogliere il fatto artistico nelle sue varie epoche ed espressioni.

La formica nera è un viaggio affascinante all’interno dell’universo artistico, lungo un arco temporale che lega le prime esperienze creative umane, testimoniate dalla civiltà preistoriche, fino ai maestri del primo Rinascimento italiano, sia quello fiorentino di Sandro Botticelli, che quello ferrarese della triade Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, a quello veneziano, con i Vivarini, i Bellini, Vittore Carpaccio e Cima da Conegliano.
Il racconto, corredato da immagini a colori, supera il tradizionale approccio enciclopedico e conduce il lettore alla scoperta dei significati profondi dell’esperienza artistica, senza eccedere in tecnicismi, con una rara capacità di cogliere l’essenza dell’arte lungo il corso dei secoli.

Giorgio Cortenova giunge così a una sintesi narrativa in grado di proporre un inedito approccio narrativo capace di offrire coordinate generali a chi si accosta per la prima volta a questi ambiti, ma anche analisi e riflessioni nuove e illuminanti per i più esperti.
Il volume è disponibile in tutte le librerie e nei bookstore on line.


Note biografiche
Giorgio Cortenova (Como, 1944 - Arco, TN, 2013) ha diretto per oltre venticinque anni la Galleria d’Arte Moderna di Verona a Palazzo Forti, ideando e organizzando da autentico precursore una sequenza straordinaria di mostre e rassegne dedicate ai massimi esponenti dell’Arte internazionale visitate da milioni di persone, proponendo una visione del fatto artistico come cultura, conoscenza, ricerca, ricchezza interiore. Tra queste, si possono ricordare “Degas scultore”, “Modigliani a Montparnasse”, “Da Van Gogh a Schiele”, “Picasso in Italia, “Da Magritte a Magritte”, “Paul Klee”, “Vasilij Kandinskij”, “Toulouse Lautrec”, “Dalí, Miró, Picasso e il Surrealismo Spagnolo”, “Kandinskij, Chagall, Malevic e lo Spiritualismo Russo”, “Il Settimo splendore. La modernità della malinconia”.

È stato una firma della pagina della Cultura del Corriere della Sera e autore di numerosi saggi che hanno accompagnato le sue rassegne a Palazzo Forti e in altre istituzioni; scrittore di rara efficacia, narratore in grado di proporre analisi critiche e spunti interpretativi sempre interessanti. Nell’ultimo decennio della sua attività professionale si è dedicato anche alla stesura di quest’opera - di cui La formica nera rappresenta il primo volume - con l’obiettivo di offrire alle nuove generazioni di lettori una Storia dell’Arte capace di “parlare” in modo semplice ma efficace, fornendo gli strumenti critici fondamentali per cogliere il fatto artistico nelle sue varie epoche ed espressioni.

Compie 40 anni "Il pubblico della poesia" - Castelvecchi - il 10 dicembre in libreria

Alfonso Berardinelli – Franco Cordelli

Il pubblico della poesia


Nuova edizione con le prefazioni di Alba Donati, Paolo Febbraro,
Roberto Galaverni, Matteo Marchesini, Emanuele Trevi

Collana: Le Navi
Pp. 320 – Euro 25.00

Uscito per la prima volta nel 1975, Il pubblico della poesia offriva un panorama dei poeti italiani dopo la crisi delle scritture militanti e la fine della Neoavanguardia. Composto da un questionario, da un’antologia e da uno schedario critico il libro rendeva conto della disorientante molteplicità di ispirazioni e linguaggi dell’epoca, interrogandosi anche sul futuro della società contemporanea e sulla tendenza della scrittura poetica a diventare sempre più autoreferenziale. Ripubblicato nel 2004 con la sostituzione di cinque poeti, questo testo seminale e profetico torna ora in una edizione completa, che recupera tutti gli autori presenti nelle precedenti versioni e si arricchisce dei saggi introduttivi di cinque poeti e critici appartenenti a generazioni più giovani.

 Poesie di Eros Alesi, Dario Bellezza, Mariella Bettarini, Patrizia Cavalli, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Alberto Di Raco, Fabio Doplicher, Vivian Lamarque, Attilio Lolini, Angelo Lumelli, Giorgio Manacorda, Dacia Maraini, Renato Minore, Franco Montesanti, Nico Orengo, Renzo Paris, Elio Pecora, Paolo Prestigiacomo, Gregorio Scalise, Adriano Spatola, Sebastiano Vassalli, Cesare Viviani, Valentino Zeichen.

 Alfonso Berardinelli
Saggista e critico letterario, ha insegnato Letteratura contemporanea presso l'Università di Venezia. Tra i suoi libri La poesia verso la prosa (1994) e Casi critici (2007). Collabora con «Avvenire», «Il Sole 24 Ore» e «Il Foglio». 

 Franco Cordelli
Scrittore e criticoha esordito con Procida (1973). Tra gli altri suoi romnzi ricordiamo Un inchino a terra (1999) e La marea umana (2010). È critico teatrale per il «Corriere della Sera».
  

SOCIALE: L'IMPORTANZA FUTURA DELLA SHARING ECONOMY

Competere.Eu: La sharing economy ha modelli di innovazione e   governance strategici per il rilancio del Paese e Milano può rappresentare un laboratorio. Presentato uno studio.
Pietro Paganini


In che modo la sharing economy, con la sua carica di innovazione e nuovi modelli di governance, può migliorare la qualità della vita dei cittadini e creare una nuova economia. Nasce da questi interrogativi il 
policy paper di 
Competere.EU (www.competere.eu)   "Innovazione e governance ai tempi della sharing economy. Opportunità e proposte per Milano 2016" presentato oggi a Milano in un incontro a porte chiuse a cui hanno partecipato alcuni tra i rappresentanti dei principali player del mercato della sharing economy. 
Il paper offre un'analisi sulle principali sfide legate allo sviluppo tecnologico e allo scambio sempre più diffuso di beni intangibili, e quindi alla così detta sharing economy o Economia della Condivisione. L’analisi discute gli attori e gli interessi in gioco e i conflitti che le istituzioni sono chiamate ad anticipare e gestire, proponendo alcuni principi a cui amministratori e politici possono ispirarsi. 
Roberto Race


La ricerca, messa a punto dal fellow di Competere.EU #FrederickDooley,  vuole dimostrare che la sharing economy potrebbe rappresentare una grande risorsa economica per l’Italia. #Milano è la città che più di tutte in Italia e in Europa ha visto la nascita di imprese il cui modello di business è fondato attorno alla condivisione. 

"Milano- dichiara il Curiosity Officer e Presidente di Competere.EU Pietro Paganini- è sicuramente il modello italiano ed europeo. Imprese e imprenditori stanno dando vita ad uno straordinario sforzo creativo che ha urgente bisogno di un sistema di regole che tutelino si l’utente ma che non limitino l’innovazione e quindi gli stessi vantaggi di cui il consumatore godrebbe. Regolare significa per noi creare le condizioni affinché questo riscoperto modello di sviluppo possa crescere più rapidamente, migliorando le condizioni di vita delle nostre città.
​". ​

"Milano -dichiara il segretario Generale di Competere.EU Roberto Race- rappresenta il luogo migliore del Paese  dove sperimentare le opportunità nate grazie alle imprese della #sharingeconomy e sarebbe interessante che i temi proposti nel paper entrassero anche nei programmi elettorali e nel dibattito pubblico.
E fondamentale che l'Italia sappia essere leader e non follower nel grande cambiamento che sta avvenendo in alcuni settori come il turismo e la mobilità
Nelle prossime settimane presenteremo le nostre proposte sul tema al Governo e ai rappresentanti delle Autorità regolatrici."

L'impatto economico della sharing economy nei prossimi anni avrà significativi risvolti sia a livello occupazionale sia fiscale. Tuttavia, nel nostro paese, fatta eccezione per Milano, il mercato dei servizi legati alla Sharing Economy è molto limitato, anche a causa dei contrasti a livello normativo ed economico/fiscale, che negli ultimi mesi ha dato vita ad un acceso dibattito all'interno delle istituzioni nazionali senza, per il momento, giungere ad una risoluzione finale. Hanno generato scalpore ad esempio  lo scontro tra Uber e i tassisti e tra Airbnb e Federalberghi. 

"Il grande sviluppo della tecnologia e l'abbassamento dei suoi costi- sottolinea Frederick Dooley, fellow di Competere.EU e autore del paper- offriranno nei prossimi anni la prospettiva della creazione di molteplici applicazioni altamente innovative. 
​ ​
Il settore che al momento sta vedendo una importante crescita è sicuramente la sharing economy.


La sharing economy tende a crescere in settori dove l'innovazione faceva fatica a trovare spazio come per esempio la mobilità, il turismo e l'accoglienza
​,​
 anche a causa dell'esistenza di 
​una ​
regolamentazione molto stringente o a veri e propri monopoli legali. I vantaggi di prezzo per i consumatori e la possibilità di usare un proprio bene altrimenti inutilizzato sono dei grandi incentivi specialmente in un periodo di crisi economica. Le istituzioni in questo campo giocano un ruolo fondamentale sia nel facilitare le imprese che fanno innovazione
 sia nell'anticipare e governare i conflitti tra i tanti interessi in gioco. Un esempio di come le istituzioni possano collaborare coi privati è il servizio di car sharing a Milano
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 Il Comune ha fatto un passo indietro dal punto di vista dal coinvolgimento diretto nella gestione del servizio, operando come
​ semplice​
 regolatore di sistema, lasciando che gli operatori privati investano e competano tra di loro creando dei servizi sempre più adatti alle esigenze del pubblico."